AGGIORNAMENTO: Durante la conferenza stampa niente di notevole da Jerome Powell, se non l’esclusione di possibili rialzi ai tassi sul breve periodo.
Come ampiamente previsto dai mercati, il FOMC ha tagliato i tassi di riferimento negli Stati Uniti di 25 punti base. Una decisione forse sostenuta più da vicende di carattere politico che da fondamentali che vedono comunque l’economia USA e il relativo mercato del lavoro piuttosto resilienti e un’inflazione ancora lontana dal target del 2%. Nonostante ciò, la riunione guidata da Jerome Powell ha deciso di operare un taglio.
I mercati avevano ampiamente scontato la decisione del FOMC in anticipo, per quello che sarà l’ultimo con questa configurazione, prima della rotazione che porterà dentro quattro nuovi votanti, mantenendo però, almeno a grandi linee, gli equilibri invariati. A cambiare probabilmente le prospettive per quanto riguarda la politica monetaria degli Stati Uniti sarà la nomina del successore di Jerome Powell.
Ora testa a gennaio
I mercati supereranno a breve quanto deciso da Jerome Powell e dagli altri 11 membri votanti del FOMC. Si trattava infatti di una decisione quasi perfettamente anticipata nel corso delle ultime settimane, con un movimento pro-tagli che è cresciuto in modo sostanziale, nonostante JPow si fosse detto più volte incerto in pubblico.
Per Bitcoin e per il mondo delle criptovalute si tratta, tutto sommato, di una buona notizia, per quanto vada comunque integrata in analisi di più ampio respiro.
Il taglio arriva infatti senza che ci siano fondamentali a spingerlo, in quello che è un percorso di lento ritorno verso livelli di tassi più contenuti e più vicini a quelli neutrali.

Starà ora alla conferenza stampa (non) fornire delle anticipazioni sul meeting di fine gennaio, meeting che sarà il primo con i nuovi membri – qui trovi una disamina di chi entra e chi… esce.
Palla ora a Powell
Avremo tempo in uno speciale successivo di analizzare cosa verrà fuori dal dot plot e più in generale dalle parole di un Powell che dovrà cercare sia di giustificare la scelta attuale del FOMC, sia di cercare di dare indicazioni sulla prossima riunione, quella di fine gennaio 2026.
Difficilmente lo vedremo prendere una posizione, dato che non ha interesse a farlo e dato che mancano sei settimane che saranno comunque dense di dati e che potrebbero cambiare gli equilibri tra falchi e colombe.
Aumenteranno con ogni probabilità anche le pressioni da parte della politica e nello specifico della Casa Bianca affinché si continui con un percorso di tagli che non sembra affatto scontato, a meno di importanti novità sul fronte dell’inflazione.
Novità che però FED/FOMC non sembra aspettarsi a breve, insistendo sulla necessità di giocare d’attesa in una fase complicata per i prezzi che però si protrae ormai da quasi 5 anni.
FOMC SPACCATO: sono in 3 ad aver votato contro i tagli di 25 punti base. Miran, uomo di Trump, avrebbe preferito già 50 punti base. Schmid e Goolsbee avrebbero preferito lasciare i tassi invariati.
Criptovaluta.it® Ultime Notizie Bitcoin e Crypto News | Criptovalute Oggi

Significato strategico: il ribasso NON è finito. La purga continua