Si tenta l’ennesima spallata politica a Trump per via delle crypto. Ad animare il tentativo, ancora una volta, è Elizabeth Warren, senatrice pasionaria anti-crypto, che ha richiesto un’indagine su diverse piattaforme di finanza decentralizzata, nel tentativo di scoprire legami con il principale inquilino della Casa Bianca. Il tentativo sarebbe quello di prendere i proverbiali due piccioni con una sola fava, ovvero da un lato il mondo crypto decentralizzato, dall’altro Donald Trump.
Il sistema al quale vorrebbe ricorrere Elizabeth Warren è quello che viene utilizzato per le questioni di sicurezza nazionale, concetto invero assai ampio che già in passato aveva permesso indagini su temi che con la sicurezza nazionale non sembrerebbero poi avere molti legami. Tra le principali destinatarie delle preoccupazioni di Warren troviamo PancakeSwap, che secondo la senatrice potrebbe aver avuto un ruolo nel pompare il prezzo di diversi token legati a WLFI, la piattaforma DeFi alla quale partecipa con il proprio capitale anche la famiglia del presidente.
Un’altra lettera
Elizabeth Warren passerà alla storia anche per le sue lettere. Ne scrive tante, dirette alle principali autorità del governo federale degli Stati Uniti, cercando di colpire quello che ritiene essere il malaffare dei suoi nemici giurati.
Mentre il Congresso sta per effettuare considerazioni sulle leggi per i mercati crypto – incluse regole per prevenire l’uso di questi sistemi da parte dei terroristi, dei criminali e degli stati canaglia – è critico capire se state investigando seriamente questi rischi.
Questa è la parte centrale di una missiva inviata a Scott Bessent, Tesoro USA, e Pam Bondi, Procuratrice Generale degli States.
Quali possono essere le conseguenze? Probabilmente nessuna, come gli altri attacchi che Warren sta cercando di portare al settore da anni, attacchi che hanno sortito pochi effetti anche quando a guidare il governo federale erano i democratici, ai quali Warren politicamente appartiene.
Non ci sarà probabilmente risposta
In quanto è estremamente difficile che Tesoro USA e Procura Generale – che sono dello stesso segno politico di Trump e che da questo sono stati nominati – indaghino sul presidente per questioni di questo tipo.
Potrà dunque dormire sonni tranquilli anche PancakeSwap, che è stato citato come protocollo dalla senatrice, evidentemente ancora in grado di crearsi nuovi nemici nel settore.
Rimane il problema dell’opposizione alle leggi sul mercato crypto da parte di una senatrice, Warren, che è il membro del Senate Banking Committee di più alto rango tra i democratici. Tuttavia, almeno per il Genius ACT – il complesso di leggi sulle stablecoin già approvato dagli USA – le rimostranze della senatrice Warren, che erano già allora presenti, non hanno ottenuto nulla se non spingere diversi dem a votare con i repubblicani.
Il sospetto è che anche questa volta l’esito sarà simile.
Criptovaluta.it® Ultime Notizie Bitcoin e Crypto News | Criptovalute Oggi
