Nel mercato delle crypto la distinzione tra spot e future è oggi più rilevante. I future sono strumenti più adatti al trading, consentono operatività long e short e, nel contesto attuale della (pessima) riforma fiscale italiana, risultano tassati in modo meno penalizzante rispetto allo spot.
Questo comporterà uno spostamento di operatività e volumi verso i derivati a livello nazionale. Pertanto partiamo da un’analisi comparata per comprendere i differenti movimenti di prezzo di Bitcoin.
Spot, future con scadenza e future perpetual
Il mercato spot rappresenta lo scambio reale di Bitcoin, con trasferimento effettivo dell’asset. È il mercato della domanda strutturale, tipicamente più lento ma più solido e adatto all’accumulo nel tempo.
I futures con scadenza sono contratti derivati che prevedono una data di regolamento e vengono utilizzati spesso per copertura o strategie di medio periodo.
I futures perpetual, invece, non hanno scadenza e sono regolati dal funding rate. Sono lo strumento dominante per la speculazione di breve termine e concentrano la maggior parte dell’attività a leva e nel 2025 hanno aumentato la diffusione.
Confronto volumi spot e volumi future

Nel grafico allegato, riportiamo un confronto tra volumi spot e i volumi future su Bitcoin, emerge una differenza strutturale evidente. I volumi spot sul grafico di sinistra, risultano più regolari nel tempo e meno erratici. Invece i volumi sui future presentano picchi improvvisi, legati all’ingresso o all’uscita rapida di leva.
Quando il prezzo si muove accompagnato da volumi spot crescenti, il movimento è sostenuto da capitale reale. Al contrario, fasi di volatilità guidate prevalentemente dai volumi future indicano un mercato più fragile e maggiormente esposto a squeeze e ritracciamenti.
Prezzi spot e future
La differenza tra prezzo spot e prezzo future indica come sono posizionati gli operatori sui derivati.
Se il future quota più dello spot (base positiva), significa che molti trader sono long a leva e pagano un premio per mantenere le posizioni aperte.
Se il future quota meno dello spot (base negativa), prevalgono coperture e posizioni short, segnalando timore o stress di mercato.
Il Futures/Spot Volume Ratio di CoinGlass

Il grafico CoinGlass del Futures/Spot Volume Ratio consente di sintetizzare questo squilibrio. Questa metrica confronta il volume dei future perpetual con quello dello spot.
Attualmente il ratio resta su livelli elevati, pur mostrando una lieve flessione rispetto ai massimi di metà dicembre. Questo segnala che i derivati continuano a dominare il mercato, ma con una progressiva riduzione dell’attività a leva. Non si tratta ancora di un ritorno deciso dello spot, bensì di una fase di raffreddamento dopo eccessi speculativi.
Open interest e volume dell’open interest

Se si osserva il grafico dell’open interest (OI) su Bitcoin Futures, conferma questa lettura. Nell’ultima parte l’OI mostra una contrazione graduale, mentre il prezzo di BTC cala. Questo indica un deleveraging ma non una capitolazione violenta. Le posizioni vengono chiuse progressivamente, riducendo il rischio che aveva toccato picchi elevati. Tuttavia, l’OI resta comunque su livelli storicamente elevati, segno che la leva non è stata completamente scaricata.
Funding rate e contesto dei future perpetual
Il funding rate invece è la metrica che misura lo squilibrio tra posizioni long e short nei future perpetual. Va sempre interpretato insieme a open interest e Futures/Spot Volume Ratio.
Funding elevato in presenza di OI crescente e ratio alto segnala mercati vulnerabili per eccesso di leva. Nella fase attualei, il funding tende a normalizzarsi, coerentemente con il calo dell’open interest, indicando una riduzione delle posizioni più aggressive.
Riserve di Bitcoin sugli exchange spot

Il grafico delle Bitcoin exchange reserve sugli spot, di CryptoQuant, aggiunge un ulteriore livello. La tendenza di medio-lungo periodo mostra una riduzione costante delle riserve, segnale di accumulo e sottrazione di offerta dal mercato.
Questo dato è strutturalmente positivo, ma nel breve termine non è sufficiente a compensare un mercato ancora dominato dai derivati.
Due forze opposte su Bitcoin
Bitcoin si muove tra due forze opposte: lo spot, che misura la solidità di fondo, e i future, che misurano il grado di rischio e leva. I grafici analizzati mostrano un mercato in fase di riequilibrio, con riduzione della leva e del rischio, ma senza un ritorno deciso della domanda spot.
Finché questo equilibrio non cambia, ogni movimento direzionale resta tecnicamente fragile e fortemente dipendente dalle dinamiche dei derivati.
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