In arrivo MONAD: la nuova blockchain “Solana Killer” che sfida i limiti di SCALABILITÀ!

A breve potrebbe essere il turno di Monad, una delle blockchain di ultima generazione più all’avanguardia e discusse di sempre, di cui già si parlava intensamente ad inizio 2024. Si tratta di un layer-1 EVM compatibile che ambisce ad offrire l’infrastruttura più scalabile in assoluto dello spazio crypto, con un throughput maggiore addirittura di quello di Solana ed un target teorico di 10.000 TP/s.

Il progetto è in fase di sviluppo da circa 3 anni, ma ora finalmente si attende il lancio ufficiale della mainnet entro la fine dell’anno, come confermato dal team stesso. Il token $MON, risorsa nativa della nuova chain, è già negoziabile tramite i contratti derivati di pre-market disponibili su Hyperliquid ed altri perp DEX, dove ha raggiunto già una quotazione parecchio elevata. In ballo c’è anche un enorme airdrop. Vediamo tutto nei dettagli in questo articolo.

Monad: la nuova chain “Solana Killer”

Monad si presenta come una rete L1, compatibile con l’ecosistema Ethereum a livello di bytecode, ossia in grado di eseguire direttamente smart contract e DApp native senza la necessità di riadattare il codice. Il suo marchio di fabbrica è l’elevata scalabilità, capace di raggiungere una velocità di esecuzione pari a 10.000 transazioni per secondo, con una finalità di blocco pari a 800 ms e un tempo di conferma praticamente istantaneo, il tutto accompagnato da costi di commissione irrisori.

Monad punta a raggiungere questi risultati grazie ad un’architettura innovativa modulare che separa il livello del consenso dall’esecuzione. Da un lato il protocollo MonadBFT di tipo “pipelined”, dove le fasi di proposta, votazione e finalizzazione dei blocchi sono sovrapposte e dunque più efficienti. Dall’altro il meccanismo di esecuzione parallela “optimistic“ che permette di elaborare in contemporanea più transazioni rispetto alle classiche chain sequenziali, addirittura ancor prima che le operazioni vengano confermate dal consenso.

Monad: verso la decentralizzazione

Monad punta anche a raggiungere un’ampia decentralizzazione grazie ad un’infrastruttura che richiede basse specifiche di hardware. Il database ottimizzato MonadDB consente di ridurre al minimo lo sforzo computazionale richiesto ai nodi per aggiornare lo stato della chain, riuscendo comunque a garantire prestazioni elevate tramite tecniche di indicizzazione avanzate.

Ciò significa che si può eseguire lo storage su SSD invece che su RAM, riducendo ampiamente il costo per la creazione di un nodo, cosa che favorisce il cammino verso la decentralizzazione. Da sottolineare come Monad abbia attualmente circa 150-200 validatori che operano nel consenso, con la possibilità di espansione in futuro.

Tutto pronto per il lancio della mainnet

Il team di Monad ha confermato che l’ingresso in mainnet avverrà entro fine anno, e di recente sull’account X del progetto sono emersi certi messaggi che fanno pensare ad un lancio ormai imminente. Proprio in questi giorni infatti il team del progetto ha pubblicato vari post in cui mostra una barra di caricamento che avanza con la scritta “airdrop claim loading”, attualmente al 98%.

A breve ci sarà il lancio del token $MON, che ovviamente sarà distribuito in concomitanza con il debutto ufficiale della blockchain in mainnet. La nuova moneta avrà il ruolo di gas token per pagare le commissioni di transazione su Monad e servirà per partecipare alla sicurezza del consenso MonadBFT tramite staking.

È previsto un airdrop per i partecipanti della testnet, per la community più attiva e per tutti i costruttori partner che hanno contribuito allo sviluppo dell’ecosistema in questi anni. Ci sarà un contributo importante anche per i possessori di Monad Cards, un particolare riconoscimento per 5.000 utenti attivi su X.

Secondo un recente video di un intern di Monad, è emerso che il claim dell’airdrop sarà a finestra di tempo limitato. Non FCFS (first come, first served), ma comunque all’interno di un periodo ristretto per riscattare le monete.

Quale potrebbe essere la valutazione del token $MON?

Il token $MON è già negoziabile tramite contratti di pre-market attraverso Hyperliquid o altri protocolli di derivati on-chain come Extended e Lighter. Non rappresenta il vero mercato del token ma solo una sua rappresentazione speculativa anticipata, creata appositamente per permettere a traders ed operatori di scommettere prima del listing ufficiale. Dunque non è il mercato “ufficiale”, ed essendo poco liquido potrebbe differire con le valutazioni reali future, ma è comunque lo strumento più vicino per fare previsioni.

Non conosciamo ancora i dettagli della tokenomics di $MON ma alcuni rumors parlano di una total supply di 100 miliardi di token. Su Hyperliquid la moneta viene scambiata attualmente ad un prezzo di $0,11, il che implica una FDV di $11 miliardi. Da queste prime cifre, possiamo dire che i traders si aspettano grandi cose da Monad, collocando la sua moneta nativa come una delle più capitalizzate tra lo spazio crypto, ancor prima del suo lancio.

Monad è davvero un problema per Solana?

Si parla di Monad come la prossima “Solana Killer” già dall’inizio del 2024, ma c’è da dire che risulta più un manifesto per attirare hype che una vera e propria minaccia al competitor. Solana vanta una base utenti decisamente più consolidata e uno storico di protocolli e capitali che non può essere ignorato. Monad si presenta al pubblico con una scalabilità maggiore, ma ciò non esclude che entrambe le reti possano coesistere in futuro, ognuna con la sua fetta di mercato

C’è poi da sottolineare come lo slogan dei 10.000 TP/s debba in realtà essere confermato in mainnet con condizioni di congestione reali, e non solo in testnet. Quel dato è solo il picco teorico raggiunto durante i lavori in corso, e non rappresenta ancora la capacità effettiva della rete. Attualmente poi, senza la struttura completamente ottimizzata e senza un vero set hardware, Monad in testnet è molto lontana da quell’obiettivo.

Non stiamo mettendo in dubbio le potenzialità di Monad, che restano indiscusse, ma è solo per evidenziare come tante chain in passato abbiano promesso fuoco e fiamme, per poi portare risultati ben diversi in mainnet. La stessa Solana dichiarava TP/s teorici maggiori di 100.000 unità, così come Sui ed Aptos, mentre oggi hanno una capacità molto più limitata. Monad è comunque quella che sembra più credibile e veramente dedita a perseguire i propri obiettivi di scalabilità.