Il settore DeFi è pieno di opportunità di ogni genere, ma bisogna sapere come muoversi e quali strumenti utilizzare per cercare le giuste informazioni. In un mondo così trustless a livello operativo, senza le armi adeguate, è facile incappare in progetti poco trasparenti o commettere errori fatali che potrebbero costare la perdita dei propri fondi. In altri casi meno pessimisti, ci potrebbero essere difficoltà ed attriti nel capire come svolgere determinate azioni on-chain.
In questa guida cerchiamo di togliere tutti i possibili, presentiamo i 4 tool ( o simili) più conosciuti per lo studio e per le analisi della DeFi. Tutti i dettagli di seguito.
Il primo strumento “must have” per navigare nel mondo DeFi
Per gli utenti DeFi, il primo degli strumenti da salvare obbligatoriamente sulla barra dei preferiti del proprio browser è DeFiLlama. Parliamo di una piattaforma all-in-one che consente di avere una panoramica completa di tutto ciò che riguarda il mondo blockchain.
Al suo interno possiamo trovare informazioni riguardanti il TVL ( Total Value Locked) del settore DeFi, suddiviso in base alle chain e alle applicazioni decentralizzate. In particolare, questo risulta molto utile nel momento in cui vogliamo passare per una nuova catena e non conosciamo quali siano le sue Dapp di riferimento.
Sulla sezione a sinistra “Top Protocols” riusciamo anche a distinguere le maggiori applicazioni per chain, in base alla tipologia del protocollo: DEX, lending liquid staking, CDP, yield, RWA, derivatives ed altro. Tendenzialmente più TVL c’è in una DApp più questa è “affidabile”. Analizzando l’andamento di questa metrica capiamo anche quali sono le piattaforme che stanno attirando più capitali.
Non è finita qui: su DeFiLlama possiamo integrare molti altri dati in relazione a catene e protocolli, come volumi, indirizzi, fees, revenue ed attività dei developers. Ci sono anche dati interessanti sugli NFT, stablecoin, risorse posizionate in liquid staking, liquidazioni on-chain e spese annuali dei protocolli. C’è addirittura una dashboard che mostra i maggiori hacks della DeFi e una lista delle attività di governance dei vari progetti.
Lo studio dei dati on-chain: questo strumento non può mancare per le analisi DeFi
Un altro strumento fondamentale per lo studio dei dati on-chain, che viene utilizzato quasi quotidianamente dai professionisti, è Dune Analytics. Si tratta di una piattaforma che permette di visualizzare e costruire dashboard personalizzate, basate su query SQL, che prendono i dati direttamente dalla blockchain.
È semplice ed aperta a tutti: basta digitare nella barra di ricerca la query che si vuole analizzare e Dune fornisce tutte le relative dashboard. Al suo interno possiamo trovare la qualunque: dai dati sul numero di utenti giornalieri di una Dapp fino alle informazioni sull’attività di trading di un protocollo, passando per analisi più dettagliate in tema airdrops, hacks e lanci di nuovo monete.
Quando si vuole approfondire un tema nel mondo DeFi, basta cercarlo su Dune. Attenzione tuttavia a valutare l’affidabilità dei dati ( scegliere solo utenti con uno storico di dashbaord) e l’ultima volta che sono stati aggiornati. Un altro limite di questo strumento è che è incentrato per la maggior parte su chain e protocolli EVM. Sta diventando sempre più componibile espandendosi su altre catene ma il grosso è sulla nicchia Ethereum.
Altri strumenti simili che possono sostituire o diventare complementari a Dune sono Intotheblock, CryptoQuant e Glassnode. A differenza del primo, sono più focalizzati su metriche macro e insight di mercato, spesso con dati aggregati e modelli predittivi. Su questi però, alcune funzioni, soprattutto quelle più interessanti, sono a pagamento.
Analizzare i token listati su DEX: gli elementi da tenere in considerazione
Passiamo ad analizzare strumenti che offrono un vantaggio a livello operativo durante l’esplorazione del mondo DeFi. Prima abbiamo visto che su DeFiLlama possiamo trovare i migliori DEX per ogni chain, ma non abbiamo ancora parlato di come trovare i migliori trading pair per ogni piattaforma. Capita infatti di non conoscere le monete che sono listate all’interno di un exchange decentralizzato, e di volerne sapere di più.
Esiste una soluzione anche per questo: si chiama Gecko Terminal. Uno strumento ideato dal team di CoinGecko che consente di monitorare in tempo reale il prezzo e l’attività dei token listati su migliaia di DEX. La piattaforma distingue anche i trading pair in base alle categorie, ai token più in trending e alle nuove pool create.
Gecko Terminal offre anche chart con cui osservare la price action di una moneta DeFi, spesso non disponibile nell’interfaccia delle piattaforme DEX. È importante sottolineare comunque che prima di fare trading su questi ambienti ostici, bisogna conoscere bene
alcuni elementi distintivi delle pool: volume, liquidità ( verificare se bloccata o meno), holders, TXN, età ed altro ancora. Senza esperienza nel campo, perderete sicuramente denaro.
Anchi qui, esistono degli strumenti simili a Gecko Terminal, anche se esso risulta il più completo, e tra l’altro anche quello con le APY pubbliche esportabili. Soluzioni simili possono essere Dexscreener e Dextools: il primo è semplice e molto usato per token emergenti su più chain, mentre il secondo è più tecnico e orientato al trading su Ethereum e BSC
Come scoprire se un token è sicuro o no a livello di smart contract
Cerchiamo di alzare un po’ l’asticella: uno strumento che andrebbe utilizzato quando ci si imbatte in un token poco conosciuto, listato in qualche exchange DeFi, è Token Sniffer. Ricordiamo che quando utilizziamo un DEX, stiamo semplicemente firmando un contratto intelligente, autorizzandolo a svolgere determinate azioni con i nostri fondi nel wallet ( es. scambiare un token). A volte però dietro gli smart contract si nascondono falle di sicurezza e scam.
Un malintenzionato potrebbe creare un token con delle caratteristiche nel codice che gli permettono di drenare i fondi attraverso funzioni nascoste. In altri casi potremmo imbatterci in un token “honeypot”, ovvero che può solo essere acquistato ma non può essere venduto. Dunque prima di accettare di firmare uno smart contract nel mondo DeFi, dovremmo prima accertarci di cosa c’è scritto al suo interno, anche se il linguaggio non è dei più comprensibili ai non-esperti.
Qui entra in gioco Token Sniffer, uno strumento che analizza il contratto dei token ed assegna un punteggio di rischio, citando eventuali criticità e problemi gravi. L’utente deve solo inserire il CA ( contract address) del token in questione e la piattaforma restituisce un report di affidabilità. Nell’immagine seguente riportiamo l’esempio di un token targato come Honeypot, il cui nome ironicamente è proprio HONEYPOT.
Esistono altri strumenti per la sicurezza DeFi simili a Token Sniffer, come ad esempio Honeypot.is, Rugdoc e Bscheck. Molto importante anche revocare le approvazioni dei contratti firmati in precedenza presso Revoke.cash, per evitare che un contratto, ad oggi legittimo, possa essere manomesso in futuro causando danni al nostro portafoglio.