La settimana per i mercati crypto è stata all’insegna del rialzo, e in parte anche per gli indici azionari tradizionali. Bitcoin (BTC) quota 92.700$ e, su base settimanale, segna un +8,69%. Con questo movimento, è tornato a chiudere il daily sopra i 90.000$, cosa che non accadeva dal 5 marzo.
Dazi USA-Cina: svolta diplomatica in arrivo?
La guerra dei dazi sembra aver trovato la strada del dialogo, ma al momento si tratta solo di indiscrezioni e non di fatti concreti. Potete leggere un approfondimento: A un passo dall’accordo? Cina e USA lavorano dietro le quinte. La prospettiva appare bullish per Bitcoin e crypto, scenario che sta portando ad un apparente clima più disteso.
Clima di incertezza e rischio stagflazione
Nonostante i segnali positivi, sui mercati si respira ancora un’aria di tensione e incertezza. Negli Stati Uniti si fa sempre più concreta l’ipotesi di recessione e, soprattutto, di una delle condizioni economiche più pericolose: la stagflazione.
La stagflazione è una condizione anomala, in cui stagnazione economica (bassa crescita o recessione) e inflazione elevata convivono, mettendo sotto pressione economia e mercati finanziari. Questo tema è stato anche affrontato nella live di ieri sera da Gianluca Grossi.
Bitcoin e crypto scenario ancora inesplorato
In uno scenario del genere, possiamo fare delle ipotesi su cosa potrebbe accadere all’economia e ai mercati tradizionali, basandoci su casi storici. Tuttavia, nel mercato crypto ci muoviamo ancora in un territorio inesplorato. Le dinamiche potrebbero essere nuove e imprevedibili rispetto a quelle viste in passato.
Bitcoin meglio di S&P500
Allo stato attaule Bitcoin sta performando meglio dell’indice S&P500 come si può osservare dalla tabella allegata.
Timeframe | Bitcoin (BTC) | S&P 500 |
---|---|---|
Weekly | +6,85% | +1,39% |
Monthly (Aprile) | +12,36% | -4,67% |
Year 2025 | -0,68% | -9,20% |
Dai dati emerge il miglior andamento di Bitcoin, che nella fase di rimbalzo — successiva al crollo di inizio mese — ha mostrato una decorrelazione con l’S&P500, in termini di performance. Questo aspetto è ben visibile anche confrontando i due grafici allegati.
Bitcoin è riuscito a rompere la resistenza in area 92.500$ (anche se è ancora necessaria cautela per confermare il breakout), mentre l’S&P500, nella giornata di ieri, ha testato al tick la resistenza a 5.500 punti, per poi ritracciare e chiudere a 5.401 punti.
A livello grafico, sul daily, S&P500 ha configurato una candela shooting star, tipica di correzione o inversione di un trend, soprattutto quando si configura su un possibile top.
Alleghiamo anche un grafico lineare di Bitcoin e S&P500 per far cogliere meglio questa fase, in cui il primo è andato sopra la resistenza, mentre il secondo rimane sotto il livello, lasciando ancora aperto uno scenario ribassista.
Bitcoin tra incertezze grafiche e geopolitiche
Questo scenario, tra divergenze grafiche e incertezze geopolitiche, lascia aperti diversi interrogativi anche sull’andamento di Bitcoin. Sul grafico daily si può osservare nel dettaglio la fase di accelerazione rialzista degli ultimi giorni.
Nel pomeriggio di ieri, alcune notizie provenienti dagli Stati Uniti relative a dazi e politica commerciale hanno generato forte volatilità. A fine giornata, Bitcoin ha formato una candela doji su un potenziale massimo di periodo: questa configurazione rientra tra i classici pattern di possibile inversione. Pertanto, si apre ora il rischio di trovarsi in una bull trap.
Il breakout dell’area 92.500$ potrebbe essere un segnale forte se confermato da una chiusura weekly, ma la candela di ieri ha aumentato i dubbi e richiede maggiore cautela.
Supporti tecnici da monitorare
In caso di correzione, il primo livello di supporto si colloca in area 87.000 USDT. Il supporto principale invece si trova in area 84.600 USDT. Un breakdown di quest’ultimo livello metterebbe fine alla fase di rimbalzo in atto, aprendo nuovi scenari di debolezza.