Stando alle ciclicità dei bull market degli anni passati, sappiamo che ogni fase rialzista di Bitcoin è accompagnata da un altseason che fa esplodere tutto il comparto delle crypto altcoin.
A questo giro però la situazione potrebbe essere completamente diversa: rispetto a quanto accaduto nel 2017 e 2021 ci troviamo infatti molto in ritardo. Inoltre il panorama del mercato appare completamente differente, lasciando spazio a qualsiasi epilogo da qui fino ai prossimi mesi.
In questo articolo cerchiamo di fare il punto della situazione: abbiamo di fronte il periodo più redditizio dell’anno per gli speculatori o non ci sarà più il classico appuntamento “to the moon” ? Vediamo tutto nei dettagli di seguito.
Crypto altseason: c’è ancora spazio secondo i dati storici?
Storicamente l’altseason del settore crypto si verifica subito dopo che la dominance di Bitcoin tocca un suo massimo locale. In questo contesto il re del mercato lascia spazio al resto delle altcoin, in una finestra temporale dove solitamente si registrano guadagni stellari. Nel 2017, sotto il boom delle ICO, abbiamo visto ETH crescere da poche unità di dollaro fino a $1.400. Nel 2021 è stato poi il turno di SOL che è cresciuto del 16.000%.
Nel bull market 2025, l’altseason potrebbe manifestarsi in modalità totalmente differenti. Rispetto al passato siamo parecchio in ritardo: nel 2017 le altcoin sono scoppiate circa 33 settimane dopo l’halving, così come nel 2021. Questa volta sono già passate 51 settimane da maggio dello scorso anno, ma non si è verificata ancora nessuna corsa folle al rialzo del mercato crypto.
La dominance di Bitcoin è ancora in crescita e non accenna a fermarsi neanche al livello attuale del 64,21%. Da inizio anno l’indice è cresciuto del 7% circa, attirando verso di sé la gran parte dei capitali degli investitori. Solo BTC e poche altre eccezioni hanno superato gli ATH dello scorso ciclo, mentre il resto ha sofferto di scarsa attenzione.
Detto ciò, secondo l’analisi ciclica abbiamo spazio fino a metà ottobre per portare avanti la bull run delle criptovalute, In media ogni altseason dura 40 settimane, dal momento in cui la dominance inizia la sua fase discendente fino al top di mercato delle altcoin. Anche se in ritardo, siamo ancora in tempo sulla carta per far esplodere qualche grafico.
Ottimo rimbalzo da parte delle altcoin nel mese di aprile
Mentre la dominance di Bitcoin non accenna a scendere, le altcoin offrono un segnale incoraggiante affinché si possa finalmente approdare in altseason. Nel mese di aprile il grafico della TOTAL 2, ovvero della total marketcap escluso BTC e le principali stablecoin, si è mosso davvero bene. Prima è stato registrato un minimo in concomitanza con l’EMA 50 mensile, poi c’è stato un vigoroso rimbalzo con un’ampiezza complessiva del 25%.
Questo ci fa ben sperare che da qui in poi potrebbe esserci una ripartenza, dopo che il mercato ha perso il 46% dai massimi di dicembre. Da sottolineare inoltre come nel 2024, nonostante alcune altcoin si siano mosse bene, non c’è stata una vera e propria altaseason. In poche occasioni i grafici delle alt sovraperformavano quelli di Bitcoin, che alla fine dei conti è stata la crypto che mediamente si è mossa meglio.
La capitalizzazione TOTAL 2 non ha neanche superato il suo vecchio massimo storico a $1,6 trilioni, riuscendo ad esporsi brevemente solo fino a $1,45 trilioni. Se i prossimi mesi le altcoin dovessero trovare spazio per una crescita potremo riprovare ad attaccare la zona di resistenza, rompendo l’attuale accumulazione.
Nel caso invece la capitalizzazione del comparto dovesse scendere ancora una volta sotto i $600 miliardi, potremmo dire addio alla tanto ambita altseason. In quel caso sarebbe difficile infatti trovare un nuovo catalizzatore bullish in grado di far tornare così tanti capitali in così poco tempo. Per il mese di maggio l’obiettivo è quello di tenere l’attuale supporto e provare a recuperare il livello degli $1,2 trilioni.
Questa volta l’altseason potrebbe essere diversa
Purtroppo molte persone, anche se si dovesse verificare un altseason, rimarranno deluse dall’apprezzamento delle loro altcoin crypto preferite. Rispetto agli anni passati il quadro è completamente mutato e meno aperto ad ospitare crescite percentuali a 4 zeri. Ad oggi troviamo più di 14 milioni di criptovalute quotate, una cifra esageratamente maggiore rispetto al 2021 quando ne contavamo appena 20.000 unità.
L’espansione delle memecoin e l’introduzione di launchpad per non sviluppatori ha portato ad un eccesso di monete, che finiscono per prosciugare i capitali dai progetti che contano davvero. Anche la crescita delle stablecoin ha complicato il tutto, offrendo agli investitori soluzioni meno rischiose per trovare guadagni on-chain, anche in maniera più contenuta.
Tutto ciò non può fare altro che portare ad una frammentazione della liquidità, dove solo poche altcoin segneranno una vera altseason. Verosimilmente la maggior parte degli asset alternativi a Bitcoin avrà una sua fase bullish, ma potrebbe essere più compressa e meno esponenziale rispetto al passato.
Chiaramente questo porterà fuori strada gran parte dei newbies, che aspettandosi una corsa al rialzo della durata di 40 settimane, si troveranno a perdere i gain accumulati in breve tempo. Occorre rimanere lucidi ed osservare i segnali che veramente contano senza nessun tipo di bias cognitivo.