Ci sono almeno cinque fattori di incertezza sui mercati. Incertezza però che Bitcoin (in misura minore le altre crypto) sta attraversando con una baldanza e una sicurezza che in pochi avrebbero immaginato. Questa mattina Alex Lavarello vi ha offerto una prima disamina di ciò che è accaduto a livello macro.
Partendo da quella eccellente analisi ci sono almeno cinque punti di interesse per gli investitori – sia per chi è orientato massimamente verso Bitcoin e crypto – sia per chi invece ha dei portafogli più strutturati.
C’è tanto sul fuoco – e essendoci tanto sul fuoco c’è anche tanto fumo che rende difficile valutare certe esposizioni, certi interessi, certe possibili conseguenze per i mercati.
Recessione, dazi, geopolitica, ma non solo: e non è detto che tutto venga per nuocere
La notizia della settimana è la decrescita del PIL USA. -0,3% che non si aspettava nessuno, impatto importante degli import (che però non fanno tecnicamente parte del conteggio, ma segnalano appunto una situazione di grande anomalia) e preoccupazioni per il futuro. La situazione è grave al punto tale da aver spinto Donald Trump a tirare di nuovo in ballo Joe Biden, che sarebbe a sua detta il responsabile.
Su queste pagine non si fa cronaca politica e dunque passeremo rapidamente ai dati.
- Recessione: è ancora incerta
C’è ancora tempo. C’è un fiume in piena che vediamo arrivare, ma c’è anche margine per chiudere la diga e salvarsi. Toccherà tuttavia alla politica fare la propria parte. Per dirla alla cinese, è chi ha messo il sonaglio al collo della tigre che dovrà preoccuparsi di toglierlo.
La responsabilità è tutta politica – per quanto un rallentamento fosse più che preventivato anche da Federal Reserve. Per chi vuole vedere il bicchiere mezzo pieno, va ricordato però che nessuno prima del disastro dazi si sarebbe mai sognato di vedere il PIL in negativo già da ora.
- Tanti asset crypto sono asset da tassi zero
E con questo intendiamo dare ragione ai tanti che dicono che una parte enorme del mondo crypto non sarebbe mai esistita se non in un’epoca dove i tassi zero sono stati la normalità. È una brutta notizia, che però ne nasconde una buona. Forse non si tornerà a zero con i tassi, ma si tornerà comunque più in basso.
Questo sarà di vantaggio forse più per il settore alt – Ethereum, parliamo anche di te – e per gli asset meno capitalizzati del settore. Bisognerà portare pazienza, ma in queste condizioni economiche vedere 100 punti base di tagli per il 2025, come anticipano già in parte in mercati, non è assurdo.
- Bitcoin: comportamento egregio
Bitcoin ha dimostrato di meritarsi di essere considerato come un adulto. Il comportamento non sarà stato al top, ma comunque molto più dignitoso di tante corazzate del NYSE e del NASDAQ.
Con questi presupposti possiamo essere fiduciosi sulla possibilità di BTC di attraversare questa burrasca magari anche con qualche rialzo. Nulla è ancora deciso, ma di segnali positivi e ne sono – e tanti.
- Guardare a strategie più di lungo periodo
Chi ha scambiato il mondo crypto per un bancomat che sputa soldi fuori soldi gratis, non sta vivendo un gran momento. Ora è il momento di ragionare – di rivedere il proprio portafoglio seguendo queste indicazioni del nostro direttore Alessio Ippolito – e di capire che non tutti gli asset digitali sono uguali.
Hanno qualche caratteristica comune in senso tecnico, ma è assolutamente inutile metterli tutti in un solo calderone. Studiare, selezionare, discernere, rivedere.
- I grandi sono long
Da chi compra gli ETF ai fondi sovrani, passando per le grandi aziende quotate. Sono in tanti a essere long sul settore e nello specifico su Bitcoin.
Non è detto che abbiano ragione, ma nel dubbio, perché non ragionarci sopra? Con condizioni economiche di questo tipo sfidiamo chiunque a dire che si sarebbe aspettato Bitcoin in quota 95.000$. E arrivano sempre più società a quotarsi nei mercati che contano e che sono 100% crypto. Se non è un segnale questo, cosa dovrebbe esserlo?