Secondo quanto è stato riportato da Crypto in America, l’exchange di criptovalute Crypto.com è pronto a aprire un ufficio a Washington DC, capitale degli Stati Uniti d’America. Questa mossa fa parte di un più ampio interesse dell’exchange crypto per il mercato americano, interesse che si è rafforzato anche dopo le elezioni, che hanno visto salire al potere schieramenti politici più aperti verso il mondo delle criptovalute.
Crypto.com aveva già aperto un una nuova filiale in Texas – seguendo quello che è un trend di ampio respiro per il mondo crypto, di ritorno e/o avvicinamento al mercato americano.
Crypto.com inoltre ha portato a casa recentemente una partnership con Trump Media – che dovrebbe prendere più avanti anche il lancio sui mercati regolamentati di ETF che riguarderanno anche $CRO, la criptovaluta legata a questo exchange.
Ancora espansione per CDC
Si tratta di un’altra mossa che segnala l’importante espansione di Crypto.com all’interno del mercato che rapidamente diventerà quello più rilevante per il mondo crypto, ovvero quello del Nord America.
Il mercato USA è centrale nella strategia di crescita di Crypto.com ed è l’opportunità più interessante per la nostra intera industria. Con un panorama del regolatore che diventa più maturo, costruire la nostra presenza e la nostra forza lavoro nella capitale della nazione supporterà il nostro forzo collettivo nel far avanzare in modo responsabile il nostro business e il settore.
Questo è il commento raccolto da Crypto in America da parte di Matt David, che per CDC è presidente delle operazioni nordamericane.
USA in vantaggio per il futuro crypto?
Sembrerebbe essere proprio così. Sono diversi infatti gli intermediari che stanno puntando tutto o quasi sul mercato USA, tornato ad essere molto appetibile per gli intermediari crypto e per gli exchange soprattutto grazie a un cambiamento di atteggiamento concreto da parte delle autorità.
Cambiamento di atteggiamento che ha permesso agli intermediari di tornare a operare senza quegli attriti legali con SEC che hanno causato non solo costosi contenziosi legali, ma che limitavano anche la libertà in merita di offerta di prodotti da parte di suddetti intermediari.
Sono segnali importanti della volontà di seguire quello che negli USA sembrerebbe essere proprio un nuovo corso. Per l’Europa potrebbero essere però grossi guai: nonostante si sia arrivati prima a un quadro normativo completo, l’America è tornata immediatamente più attrattiva. Complice non solo l’apertura, ma l’avere alle spalle il più grande mercato finanziario del mondo.
Esempio chiaro di questa dominance americana è anche, per fare un esempio, negli ETF. I numeri fatti registrare da quelli USA sono semplicemente impossibili in Europa.
Numeri che, come ricorda il nostro tweet di cui sopra, superano negli USA addirittura quelli dell’oro. In un contesto del genere, capire perché gli USA siano così attrattivi per gli exchange dovrebbe essere chiaro per tutti.