Home / Questa TEORIA ECONOMICA ci dice quando CROLLERÀ tutto: Bitcoin, Ethereum, alt season. Dove siamo?

CROLLO QUANDO

Questa TEORIA ECONOMICA ci dice quando CROLLERÀ tutto: Bitcoin, Ethereum, alt season. Dove siamo?

Una "vecchia" teoria dei cicli, applicata a Bitcoin e crypto. A che punto siamo?

Hyman Minsky è un economista che avuto molta più fortuna da vivo che da morto. Nessuno si è mai curato granché delle sue teorie, fino a quando la crisi del 2008 le ha decretate come non solo credibili, ma probabile guida per capire i cicli finanziari (e non strettamente economici). Ma si possono utilizzare anche per Bitcoin e crypto e per capire se, come e quando tutto tornerà a crollare?

Per lo scorso ciclo, quello esploso fragorosamente nel 2022, i cosiddetti cicli di Minsky sono perfettamente applicabili. Serve a poco però leggere il passato. A noi quello che interessa è – nei limiti del possibile – anticipare il futuro. E magari toglierci dai paraggi dei palazzi che crollano, che siano questi nel mondo della finanza classica o nel mondo della finanza crypto.

Qualche considerazione per capire a che punto del ciclo siamo, quali sono i rischi oggettivi, come accorgersi che qualcosa sta andando per il verso sbagliato e – cosa più importante – come evitare di essere quelli che vengono giù insieme a tutto il mercato.

I concetti chiave di Minsky

Hyman Minsky deve il grosso della sua fortuna intellettuale al cosiddetto Momento di Minsky – ovvero il momento in cui i mercati si rendono conto che tutto poggia su basi assai fragili, cominciano le vendite e c’è il redde rationem, la resa dei conti che in genere sui mercati finanziari prende la forma di una valanga che travolge tutto.

Le fasi che portano al Minsky Moment sono tre:

  • Hedge financing: è quando le aziende hanno debiti che possono coprire, saldare, rifinanziare con i flussi di cassa e dunque con i profitti. Finché siamo qui, tutto va piuttosto bene. Non ci corrono grossi rischi, il mercato tiene e anzi si prepara ad una fase di grande crescita.
Minsky
Il ciclo di Minsky stilizzato – da Wikipedia
  • Speculative financing: ulteriore espansione del credito (i.e. del debito). È una fase in cui chi ha contratto debiti è in grado di ripagare gli interessi, ma non il capitale ottenuto. Il modo classico di comportarsi è quello di rifinanziare il debito, esponendosi però di volta in volta alle condizioni generali del mercato del credito. È una fase molto più rischiosa della precedente.
  • Ponzi financing: siamo alla resa dei conti o quasi. Chi ha contratto debiti non è in grado di ripagare né gli interessi né il capitale. O si ottengono nuovi (e più esosi e importanti) prestiti, o sale il valore degli asset (all’infinito), oppure prima o poi… boom.

Chiaramente riportare questi concetti nel mondo crypto, dove i protocolli difficilmente possono contrarre debiti, è difficile. Possiamo però ricavarne qualcosa ricorrendo alle fasi proprie del ciclo di Minsky.

  • Stabilità: abbiamo la stabilità quando si è appena vissuta una crisi.

Per riportarla al mondo crypto, pensate (per chi c’era) al clima dopo il crollo di Terra Luna. Sapete in quanti erano disposti a utilizzare protocolli con rendimenti del 20% in stile Anchor? Più nessuno. Sapete in quanti avrebbero investito a leva e poi re-ipotecato, e poi re-ipotecato ancora re-ipotecato? Nessuno.

  • Eccesso di ottimismo: c’è una crescita moderata durante questa prima fase, che è… l’inizio della fine.

I rendimenti stabili e magari magri della prima fase di stabilità spingono tutti a prendersi qualche rischio. Per guardare alle fasi del ciclo di cui sopra, passiamo allo speculative financing. Finché le condizioni rimangono immutate, continuiamo a guadagnare.

  • Euforia e speculazione: è il momento prima del disastro. Che in realtà, anche nel mondo crypto, può protrarsi a lungo.

Tutto va bene, l’ottimismo del ciclo precedente ha pagato e bene. È il momento di correre qualche rischio in più, tanto le cose stanno andando troppo bene. Questo fino al…

  • Momento di Minsky: è come se tutti si fossero svegliati di colpo e si fossero accorti che forse le cose non sono solide come sembravano.

A scatenare il Momento di Minsky può essere benissimo anche il crollo di qualche meccanismo/investimento dai rendimenti incredibili, come appunto nel caso di Anchor nel 2021/22.

  • Deleveraging: si torna alla stabilità, con le cattive, perché tutti vendono, innescando altre vendite, che innescano altre vendite, che innescano altre vendite.

E si torna dunque al momento di stabilità. Che parte con la noia, costruisce con qualche volenteroso e fa riportare il ciclo di cui sopra.

Applicare Minsky al 2021/22

Sì, può essere applicato in modo piuttosto semplice:

  • Stabilità: il periodo fino alla fine del 2020, dove c’è stata una crescita relativamente modesta, fino all’esplosione totale nella prima parte del 2021. Poca leva, poco open interest, posizioni tutto sommato ragionevoli.

  • Eccesso di ottimismo: arrivato principalmente a ridosso dei massimi tra aprile 2021 e maggio 2021. Si era arrivati alla corsa incredibile anche per strategie di fondi (vedi 3AC) che operavano a leva mettendo poi le stesse posizioni a collaterale di altri investimenti a leva. Si cresceva finché crescevano tendenzialmente il premium del fondo GBTC e i profitti distribuiti da Terra Luna e dal suo ecosistema.
  • Euforia e speculazione: con il nuovo massimo di novembre 2021 per Bitcoin e anche per Ethereum (che aveva quasi toccato i 5.000$). NFT alle stelle, tutto era vendibile a cifre enormi (pensiamo i terreni dei metaverse). Tutti lanciavano soldi dove potevano, certi di fare profitti da urlo. È stato anche il momento di picco di diversi protocolli DeFi dai rendimenti insostenibili.
Crypto Minsky
Una possibile applicazione dei cicli di Minsky al mondo crypto 2018-2022
  • Momento Minsky: è stato nel crollo di Terra Luna. Lì tutti hanno dovuto rendersi conto del fatto che non c’era granché di solido nella crescita eccessiva del settore per questo periodo. Una crescita alimentata dalla leva della leva della leva e della leva.

Quello che ci preme ricordare, non perché vogliamo rinfrescare vecchi dolori, ma perché si devono avere a mente le proporzioni del disastro possibile che:

  • Alcune alt hanno perso fino al 90%;
  • Molti NFT sono ancora a distanze siderali dai massimi;
  • Sono crollate e sparite diverse grandi società: 3AC, Terra Luna, FTX su tutte. Anche Digital Currency Group ha avuto i suoi problemi.

E ora? In che fase siamo?

In realtà non sembra ci siano grandi segnali di euforia e speculazione e neanche di ottimismo. Ci sono diversi argomenti a favore della fase di stabilità:

  • Bitcoin va benone, le alt soffrono tanto

Basta guardare la dominance di Bitcoin per vedere come in realtà l’asset più stabile, maturo e adulto del settore stia dominando in lungo e largo. Non solo non vi è traccia dell’euforia e della speculazione, ma non c’è stato neanche uno spostamento verso asset che vanno forte quando c’è un eccesso di ottimismo.

  • Zero super-speculativi

I prodotti più in voga di questo periodo, dalle liquidity pool MM di HyperLiquid ai prodotti di Ethena, sono prodotti relativamente rischiosi rispetto agli standard della finanza tradizionale, ma comunque uno zuccherino rispetto a quanto siamo abituati a vedere nel mondo crypto.

  • Niente cresce fuori misura

Anche la crescita di Bitcoin sembrerebbe essere alimentata da acquisti spot (principalmente ETF, Saylor & co.) più che da strategie estremamente speculative.

Ci sarà un po’ di ottimismo in questa analisi, ma forse, nel peggiore dei casi, siamo davanti alla fase finale della stabilità secondo Minsky, e quindi all’ingresso in una nuova fase che – sperano in tanti – potrebbe forse iniziare a premiare qualche asset più rischioso.

Iscriviti
Notificami
guest


0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments