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Tether, il maggior emittente di stablecoin a livello globale, ha appena annunciato l’introduzione di XAUT0, una moneta sintetica dotata di un’ampia trazione cross-chain il cui valore riflette quello di un’oncia d’oro troy. Si tratta di un token progettato per funzionare nativamente su più blockchain grazie allo standard di LayerZero. È già stata presentata la prima integrazione ufficiale del nuovo prodotto.
Questa notizia arriva a pochi mesi di distanza dal lancio del protocollo USDT0, la piattaforma omnichain sviluppata da Tether per migliorare la liquidità e la flessibilità dei suoi asset digitali nel settore Defi. Vediamo più da vicino in cosa consiste questa nuova versione di Tether Gold e perché vale la pena approfondire il discorso.
Tether segue le orme di USDT0 e lancia lo stesso prodotto per la sua stablecoin legata all’oro: nasce XAUT0
Il 16 gennaio, Tether lanciava il protocollo USDT0 sulla blockchain di Ink, un layer-2 sviluppato dall’exchange Kraken, con l’obiettivo di abilitare nuove funzionalità DeFi e cross-chain. In quell’occasione venne anche creata l’omonima stablecoin USDT0, versione interoperabile del classico USDT, con in programma future integrazioni su altre blockchain come Plasma, una layer-1 attualmente in fase di sviluppo.
Oggi invece, lo stesso approccio viene applicato a XAUT, stablecoin che rappresenta l’oro in rapporto 1:1, con ogni token ancorato a un’oncia troy di oro conforme agli standard London Good Delivery e custodito in caveau situato in Svizzera. Nasce così XAUT0, con l’obiettivo di rendere più efficiente il bene rifugio per eccellenza nei suoi rapporti con la finanza decentralizzata.
La nuova moneta di Tether Gold utilizza lo standard Omnichain Fungible Token (OFT) della tecnologia LayerZero. Questa architettura permette di utilizzare XAUT0 in molti contesti DeFi, senza la necessità di versioni wrappate e senza passare per bridge. Per esempio potrà essere impiegata come collaterale nei protocolli di prestito e per trovare nuove utilità nel trading decentralizzato.
A cosa servono le versioni omnichain delle stablecoin di Tether?
Per i non addetti della DeFi questo passaggio da parte di Tether potrebbe sembra poco chiaro: a che serve utilizzare una versione omnichain delle stablecoin USDT e XAUT se esse stesse possono transitare su più catene? Ricordiamo ad esempio che USDT è distribuita su oltre 10 reti differenti, tra cui Ethereum,Tron, BNB Chain, Polygon e Avalanche.
Il vantaggio di un’architettura più connessa del mondo on-chain sta nel modo con cui ogni stablecoin è effettivamente distribuita. Infatti le attuali versioni non sono realmente interconnesse tra di loro: ogni chain mantiene una copia “isolata” del token. Questo comporta, oltre ad un versante in più di rischio, anche la frammentazione della liquidità presente, il che comporta diverse inefficienze del capitale.
Le nuove versioni omnichain invece adotta un sistema dove USDT0 e XAUT0 possono girare in maniera nativa tra più blockchain differenti, mantenendo una supply unica e sincronizzata. Il trasferimento da una chain all’altra avviene in modo diretto e sicuro, abilitando importanti vantaggi in termini di velocità ed interoperabilità.
Tether integra XAUT sulla blockchain di TON
Così come fatto per USDT0, Tether annuncia una prima integrazione anche per XAUT0, rendendo disponibile la nuova versione dell’oro digitale cross-chain su un network ad alta throughput. Questa volta è stato il turno della rete di TON, gestita dalla nota app di messaggistica Telegram. Essa presenta un totale di capitali bloccati pari a $158 milioni e , si poggia su una base operativa di 1,7 milioni di indirizzi attivi settimanali.
D’ora in poi gli utenti di Telegram potranno acquistare il token di Tether garantito da oro direttamente dal proprio wallet collegato al social media. Di fatti XAUT0 diventa accessibile potenzialmente a centinaia di milioni di utenti che quotidianamente utilizzano Telegram. Ci sarà comunque da vedere quanta spinta positiva riuscirà ad emergere, visto e considerando il rallentamento delle attività di TON da luglio 2024 fino ad oggi.
Ad ogni modo questo rappresenta solo il primo passo per Tether e la sua nuova versione di stablecoin legata all’oro. Per il terzo trimestre dell’anno sono già previste altre integrazioni che allargheranno le connessioni del mondo blockchain.
