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Solana: importanti aggiornamenti ETF. In 3 mandano FILE a SEC

Importanti aggiornamenti per Solana e i suoi ETF negli USA. Cosa succede?

Altri aggiornamenti da parte degli ETF Solana. Grayscale, VanEck e 21Shares hanno inviato nella tarda serata di ieri degli aggiornamenti ai loro form S-1, ovvero i form che devono essere approvati da SEC affinché tali prodotti possano essere scambiati in borsa. Aggiornamenti che – per i meno attenti – vogliono dire che ci sono stati ulteriori contatti tra l’agenzia e i gestori, al fine di fare passi avanti verso l’approvazione.

Potrebbe esserci una sorpresa: ovvero un’approvazione che arrivi a breve (inizio di settembre?) – tesi che è corroborata anche dalla richiesta da parte di CBOE di fissare delle regole automatiche per l’approvazione di certi ETF sulle crypto, ovvero almeno quelli degli asset che hanno già futures negli USA da almeno 6 mesi.

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Nuovi aggiornamenti: finalmente ci siamo?

Sembrerebbe di sì. Alla spicciolata (ovvero da 3 gestori) sono arrivati nella tarda serata di ieri aggiornamenti tecnici agli ETF su Solana. Sono aggiornamenti che segnalano che ci sono stati altri contatti tra l’agenzia che governa i mercati negli USA, e i gestori degli ETF. Sono procedure standard, che fanno parte di un lungo processo di approvazione che prevede anche questo tipo di rimpalli, che sono però da considerarsi tutti in modo invero positivo.

Cosa c’è negli aggiornamenti? Questioni meramente tecniche, di quelle che in genere vengono sistemate appunto quando ci sono soltanto dei dettagli da limare. Dettagli che abbiamo visto modificare anche ai tempi dell’approvazione degli ETF su Bitcoin e Ethereum.

A quando l’approvazione?

A Washington e New York si parla di approvazione non appena sarà approvato il nuovo framework per gli ETF crypto. O forse anche prima, dato che gli ETF su Solana sono in ballo ormai da tempo e non dovrebbero avere grossi ostacoli per l’ok.

Sarà però ora da vedere se i gestori accetteranno un lancio a agosto, periodo non esattamente propizio per i nuovi asset che arrivano a Wall Street. Anche in America, almeno a grandi linee, si va in vacanza – e agosto è storicamente un mese privo di volumi.

Sarebbe forse più opportuno un lancio a settembre, per quanto ci vorrà comunque del tempo – insegna il caso Ethereum – prima di vedere una corsa in termini di afflussi per prodotti che andranno comunque possibilmente spiegati ad un pubblico che è nuovo nel settore degli asset digitali.

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