Metamask sta facendo enormi passi in avanti verso la creazione di un proprio ecosistema crypto autosufficiente: dopo le ultime integrazioni, ecco che ora vuole lanciare una propria stablecoin. Si chiamerà mUSD e sarà disponibile inizialmente su Ethereum e Linea, un layer-2 gestito dalla società Consensys, che è anche la casa madre dello stesso portafoglio Metamask.
Ormai che emettere stablecoin fosse un business redditizio lo avevamo ben capito, grazie anche ai bilanci di Tether e Circle, ma non ci aspettavamo tutta questa competizione in arrivo, con un interesse che arriva anche dal contesto degli istituti finanziari tradizionali. Vediamo in questo articolo come funzionerà mUSD e quali sono le caratteristiche che la distinguono dalle altre soluzioni presenti sul mercato.
Metamask pronta a lanciare mUSD: la prima stablecoin di un wallet
Metamask sarà il primo fornitore di wallet a lanciare una propria stablecoin, con debutto previsto entro la fine del 2025, dunque entro i prossimi 4 mesi. mUSD arriverà per prima sugli ambienti EVM di Ethereum e Linea, ma è previsto un ampliamento su altre reti grazie al supporto cross-chain della rete M0, un’infrastruttura che permette un flusso di liquidità interoperabile tra diverse stablecoin.
La moneta verrà emessa e gestita da Bridge, una società recentemente acquisita da Stripe, colosso globale dei pagamenti online. Metamask ha pensato ad mUSD come una stablecoin capace di offrire ai propri utenti un’esperienza più fluida nelle transazioni web3, ed un ponte di onboarding fiat-to-crypto più semplice ed efficace degli altri strumenti .

Non sono ancora stati forniti dettagli circa la collateralizzazione e la detenzione delle riserve per la moneta, ma è probabile che sarà sostenuta 1:1 da depositi in dollari o asset equivalenti altamente liquidi come i titoli di stato USA a breve termine. Stripe si occuperà verosimilmente della parte regolamentare e di compliance, nonché della gestione operativa delle riserve.
Una stablecoin che potenzia la DeFi di Linea
Sicuramente per Metamask questa è un’ottima notizia, ma il vero colpaccio lo ha fatto Linea che potrà contare a breve sulla presenza di una stablecoin nativa e con un forte brand alle spalle. Tra l’altro, l’idea del gruppo Consensys è quella di integrare mUSD all’interno di un DApps come money market, exchange decentralizzati e piattaforme di custodia, creando di fatto un ecosistema ad hoc per favorire il flusso e l’efficienza di liquidità.
Questo potrebbe essere un buon driver per Linea, che si trova a dover competere con decine di altri rollup di Ethereum. A breve dovrebbe arrivare anche il token di governance $LINEA, assieme ad altre novità che vedono ad esempio gli ETH depositati sulla chain passare allo staking attraverso Lido V3, diventando di fatto asset produttivi.
L’integrazione con la Metamask Card
Secondo quanto riportato dai comunicati ufficiali, la stablecoin mUSD avrà un proprio caso d’uso nella vita reale, diventando la valuta di riferimento per i pagamenti effettuati tramite la Metamask Card, in arrivo quest’anno. Non è ancora chiaro, però, quale sarà il reale vantaggio rispetto all’utilizzo di altre stablecoin già affermate come USDT o USDC sulla stessa carta.
Sarà ovviamente un’integrazione utile per spendere mUSD su circuiti fiat, ma almeno per ora, non troviamo un driver che possa incentivare gli utenti a preferirla rispetto altre valute simili (magari arriveranno nuovi incentivi, vediamo). Ciò che invece sembra davvero una bomba è il fatto che Metamask, come detto prima, avrà un nuovo asset per l’onboarding ed il passaggio da fiat a crypto.
Sottolineiamo anche che tutto ciò sia reso ora possibile da un framework normativo negli Stati Uniti più maturo ed dedicato alle stablecoin, dopo la recente approvazione del Genius Act. Con la nuova regolamentazione, gli emittenti potranno gestire in trasparenza le riserve ed operare liberamente nel territorio statunitense, dove fino a poco fa c’era un vuoto legislativo che spaventava le grandi aziende come Consensys.
Cosa ci aspettiamo da mUSD?
Sicuramente la stablecoin mUSD avrà un suo momento di gloria ed affermazione sul mercato, non tanto perché sembra migliore di altri, ma perché piuttosto presenta già da ora una base di 100 milioni di utenti provenienti da Metamask. Un numero è del genere è parecchio significativo e da solo potrebbe bastare per una forte adozione iniziale.
Detto ciò, affinché la moneta possa davvero farsi spazio tra le altre stable del mercato, occorre lanciare nuovi incentivi sulla liquidità su Linea e in modo che gli utenti possano trovare opportunità di yield degne di nota. Solo così potrà crearsi una domanda organica per l’acquisto e l’utilizzo di mUSD, altrimenti rischierà di restare confinata al ruolo di “stablecoin del wallet” con casi d’uso poco competitivi.
Ci sarebbe da prendere spunto da USDe di Ethena, che offrendo grandi vantaggi ai suoi possessori, complice anche una fantastica integrazione in DeFi, è riuscita in meno di 2 anni ad attirare $11,7 miliardi e diventare la terza stablecoin per capitalizzazione di mercato.
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