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Non se ne parlava più da tempo. La sconfitta contro progetti come Arbitrum e Optimism appariva a tutti come evidente. Invece oggi è una delle top della settimana – in particolare grazie all’intervento della politica.
Parliamo di Polygon – layer 2 Ethereum che almeno durante questo ciclo è stato forse il più deludente dell’intero ecosistema. Non solo ha faticato mentre tutto il mondo Ethereum faticava, ma ha anche mostrato una certa lentezza nel cogliere il cambio di trend. Tant’è che in molti – ora mangiandosi le mani – se ne sono sbarazzati. Ora però le cose potrebbero cambiare?
Bentornata Polygon: rondine… estiva oppure occasione per invertire il trend?
Di Polygon non si parlava da tempo, se non per gli avvicendamenti al vertice della fondazione che ne gestisce sviluppo e commercializzazione.
Poi due fulmini a ciel sereno, che hanno contribuito a portarne il prezzo a crescere dell’11% in una settimana e del 2% a un’ora dalla pubblicazione di questo approfondimento.
- La strana scelta degli USA
Polygon era rimasta largamente fuori dalle discussioni pro-crypto della Casa Bianca e dei membri del governo USA. Questo nonostante Polygon Labs abbia grandi legami con gli Stati Uniti.
Poi in settimana è arrivato l’annuncio degli annunci: il Dipartimento del Commercio USA ha iniziato a pubblicare alcuni dati ricorrendo a 9 diverse blockchain. Tra queste, con la sorpresa di molti, anche Polygon.
- Le Filippine e il bilancio di stato… su blockchain
C’è una curiosa richiesta dalle Filippine, o meglio, da un deputato delle Filippine, che sarebbe quella di trasferire tutti i dati del bilancio statale su blockchain.
Una sorta di operazione trasparenza che non sappiamo quanto seguito avrà, ma che ha avuto comunque il merito di riportare, ancora una volta, Polygon al centro della discussione.
Entrambe le vicende hanno contribuito a portare Polygon in territorio positivo, insieme a uno sparuto manipolo di cripto – vedi qui $CRO e il perché della sua corsa – in una settimana altrimenti ribassista per il comparto.
I numeri che contano… di più
Prima di stappare la bottiglia buona e tornare a immaginare le magnifiche sorti e progressive di Polygon, ci sarà da dare uno sguardo anche ai numeri che contano di più. Quelli che arrivano direttamente dalla chain – anche in comparazione con le migliori chain del segmento L2 su Ethereum.
Qui da Defillama la quantità di TVL, ovvero i valori che sono presenti onchain. Il paragone con il layer 2 più in voga del momento, Arbitrum, è piuttosto impietoso. Dopo aver dominato nel ciclo del 2021 il comparto L2, Polygon ha subito una battuta di arresto e non ha mai mostrato la capacità di invertire il trend.
In termini di TVL c’è stata una sorta di lateralizzazione, che per il momento non sembrerebbe avere la forza di dissolversi completamente nonostante una relativamente interessante performance di Polygon nel settore RWA, quello della tokenizzazione degli asset. C’è comunque una crescita dovuta principalmente a questo settore.
Ne fa infatti ampio uso per i propri asset tokenizzati Mercado Bitcoin – che è largamente responsabile dello spike che vedete qui nel grafico.
La conclusione è duplice: chi parla di chain morta sta sbagliando, perché in realtà sta accadendo molto nel mondo di Polygon. Chi crede però che basteranno questi due segnali che arrivano dalla politica, potrebbe finire per essere smentito dai fatti.
Da seguire comunque, perché forse, anche in virtù dell’arrivo di Base e Ink, si è parlato più di altri L2, anche senza che il rapporto tra fondamentali venisse rispettato.
