SEC si è mossa in anticipo rispetto alle aspettative e ha approvato il GLS – General Listing Standards – ovvero un protocollo standard rispettato il quale l’approvazione degli ETF crypto sarà molto pià semplice. È un passo avanti per decine di criptovalute che già rispettano questi standard e per i gestori come Bitwise, VanEck, Fidelity e altri che hanno diversi prodotti in attesa.
Paul Atkins, Presidente di SEC (l’agenzia che regolamenta i mercati negli USA), si è detto soddisfatto per degli standard che assicureranno agli Stati Uniti il primato anche per le innovazioni negli asset digitali.
Cosa sono i GLS e come cambierà il mercato degli ETF crypto negli Stati Uniti
Il processo di approvazione, fino a ieri, degli ETF crypto era il seguente: il gestore del veicolo finanziario doveva inviare un form S-1 (che include funzionamento del prodotto e rischi correlati); alla borsa che avrebbe quotato l’ETF competeva invece l’invio del form 19b-4.
Ora, con i GLS, la seconda parte della procedura potrà essere saltata. Una procedura che:
- Poteva richiedere fino a 240 giorni per l’approvazione;
- Richiedeva un ruolo attivo di SEC nell’approvazione.
Con l’approvazione da parte di SEC dei GLS – che sono stati negoziati con Nasdaq, NYSE e CBOE (le tre principali borse USA), non ci sarà più bisogno di passare da questo tipo di richiesta.
I requisiti
La crypto oggetto di ETF a “approvazione automatica”
- Il token deve essere scambiato su base continuativa su una piazza che sia parte dell’Intermarket Surveillance Group; Coinbase con la sua divisione derivati è membro del gruppo, così come lo è anche CME Group, la borsa derivati di Chicago.
- C’è un contratto future da almeno 6 mesi a parte di un DCM che fa parte di un accordo di sorveglianza sui mercati. Coinbase ne fa parte, CME Group anche;
- È quotato su una borsa nazionale USA.
Quali crypto rispecchiano questi requisiti per ora?
La lista è qui, fornita da James Seyffart di Bloomberg. Dal 21 ottobre ci sarà anche Ripple.
Si tratta di diverse crypto che hanno un ETF in attesa e che potrebbero così vedere l’approvazione semi-automatica.
Accelerazione importante
Matt Hougan fa notare che c’è stata un accelerazione importante per quanto riguarda gli ETF classici dal 2019 a oggi. Nel 2019 era stata approvata una normativa simile che riguardava però gli ETF sugli asset finanziari non commodity.
Si è passati da 117 ETF lanciati l’anno prima dell’approvazione del nuovo regolamento a 370 ETF lanciati, in media, l’anno, dopo l’approvazione del nuovo regolamento.
Notizia bullish per il settore?
È stata completata la prima parte: non ci saranno – per il grosso delle crypto ad alta capitalizzazione.
La parte che rimane per ora da valutare sarà la domanda che certe crypto saranno in grado di raccogliere presso i mercati tradizionali. Ethereum, seppur in un mercato che ai tempi (era soltanto il 2024) soffriva le ostilità di SEC.
In breve:
- SEC ha approvato standard per la quotazione di ETF Crypto;
- Le crypto che possono beneficiarne via ETF devono essere considerate come commodity;
- Si evita così una parte del lungo processo di approvazione;
- Non ci sarà più approvazione caso per caso;
- Quando regole simili sono state applicate agli asset classici, il numero di ETF arrivati in borsa anno per anno è raddoppiato.
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