Diversi grandi detentori di Bitcoin, probabilmente di quelli che ne hanno accumulati quando i prezzi erano sensibilmente più bassi di oggi, hanno trasferito le loro bag (questo il nome delle detenzioni in gergo) verso gli ETF. Secondo quanto è stato riportato da Bloomberg, BlackRock ne avrebbe già accolti per almeno 3 miliardi di dollari – con altri gestori che stanno offrendo le stesse opportunità.
Il tutto attraverso un processo che si è sbloccato da luglio – che può essere facilmente favorito dai market maker – e che rende le detenzioni, a quanto parrebbe, molto più sicure per investitori che comunque sono abituati all’auto-custodia e al corredo di funzionalità offerte da Bitcoin.
Anche gli storici detentori di Bitcoin preferiscono gli ETF?
Forse non tutti, ma è un trend che secondo quanto racconta Bloomberg sta diventando molto più popolare, almeno negli Stati Uniti. Complici sono gli ETF, che ora permettono il versamento di $BTC per ottenere in cambio delle quote del fondo, senza che il passaggio abbia alcun tipo di rilievo fiscale.
Più semplicemente: si possono “trasferire” i propri Bitcoin all’interno del fondo, passarne la custodia a BlackRock (o a altri gestori) e ricevere in cambio delle quote dell’ETF. Quote che pagano, come le altre, commissioni intorno allo 0,20%-0,25% annuo, ma che si preoccupano della custodia.
Inoltre, detenere Bitcoin in questa forma permette tramite certi intermediari di utilizzarli come collaterale per i prestiti e più in generale una gestione più remunerativa.
Ci sono vantaggi anche in termini di trattamento da parte di intermediari e broker: la detenzione di Bitcoin fuori dagli ETF e dal circuito finanziario è pressoché invisibile. Al contrario, chi può contare su quote visibili dell’ETF, riceve trattamenti migliori da parte degli intermediari stessi, sia in termini di commissioni, sia in termini di accesso a certi prodotti.
Quanti degli inflow recenti dipendono da questi movimenti?
Non è dato saperlo, dato che tutti i gestori preferiscono mantenere un certo grado di riservatezza su questo tipo di operazioni, che sono pienamente legali, ma che al tempo stesso sono di quelle che attirano troppi pettegolezzi e troppe attenzioni.
Tuttavia si parla di almeno 3 miliardi di dollari finiti in $IBIT, l’ETF di BlackRock su Bitcoin, da quando questa procedura è diventata possibile in luglio.
Dicono dalla regia che potrebbero diventare molti di più se dovesse arrivare ulteriore chiarezza regolamentare, una chiarezza che per ora manca ma che appunto dovrebbe arrivare molto rapidamente.
Qui intanto un riassunto di come stanno andando negli ultimi giorni gli ETF. Proprio ieri hanno invertito un trend relativamente breve di outflow. Ora potrebbero giovarsi di questo nuovo e importante trend, che sembrerebbe coinvolgere tutti i top del mercato.
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