CZ, fondatore di Binance, è tornato ad avere diritti pieni – anche economici – negli Stati Uniti. Con il perdono presidenziale che gli è stato accordato da Donald Trump non rimarrà nulla dell’accordo con multa miliardaria (e 4 mesi di reclusione) per uno dei personaggi più conosciuti, popolari e visibili del mondo crypto.
Donald Trump, nella conseguente conferenza stampa, ha detto di non conoscere CZ – e di averlo perdonato su consiglio di persone assai rispettabili. Secondo un recente reportage di Politico, tali amici sono in realtà i lobbisti sulla cresta dell’onda da quando Trump è diventato presidente. E in cambio di un piccolo obolo…
Quanto è stata pagata la grazia?
Chiaramente non esiste un listino prezzi – e il pagamento non è stato a favore del presidente degli USA Donald Trump, ma a favore di lobbisti in grado di muovere le acque più importanti degli Stati Uniti.
L’impegno economico sarebbe avvenuto in due fasi. A febbraio – secondo quanto riporta Politico – sia CZ in via personale sia Binance come azienda si sarebbero rivolti a Teresa Goody Guillén – molto conosciuta nel mondo crypto e a quanto parrebbe nel cerchio magico di Trump. La specialista ha incassato – secondo le comunicazioni ufficiali, 290.000$ da Binance e CZ.
Poi c’è stato un altro impegno economico di Binance – a quanto parrebbe per conto dello stesso CZ – con il pagamento di servizi per 450.000$ a Checkmate Government Relations – qui il filing obbligatorio – di Ches McDowell.
McDowell ha rapporti assai stretti con Donald Trump Jr. – e con questo condividerebbe anche una passione per la caccia. Si tratta di una delle agenzie di lobby più potenti del momento – che avrebbe incassato soltanto negli ultimi 3 mesi la bellezza di 7,1 milioni di dollari.
È corruzione?
Non per le leggi USA – che in realtà normano in modo aperto il lobbismo e che lo ritengono più che legale all’interno dei confini stabiliti dalla legge e soprattutto se i trasferimenti di denaro vengono testimoniati.
Non è insolito per società delle dimensioni di Binance rivolgersi a società di lobby – cosa che fanno anche tanti altri player crypto negli Stati Uniti.
È insolito, per quanto riguarda i 450.000$ versati a Checkmate che a pagare sia stata Binance Inc. per una questione che sembrerebbe essere però legata personalmente a CZ.
Sull’effettiva possibilità di poter separare giuridicamente CZ da Binance si discute da tempo. Questo ultimo documento sembrerebbe offrire sponde ragionevoli ai dubbi di cui sopra.
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