Le parole di Jerome Powell hanno innescato vendite diffuse nel comparto crypto: Bitcoin –2,54%, Ethereum –1,92%, Ripple –2,40%, mentre Solana –0,14% ha limitato i danni e BNB +0,39% ha chiuso in rialzo.
Diversa la reazione dei mercati americani, con S&P 500 che ha ceduto solo –0,04%. Oggi, i Future all’apertura notturna sono tornati positivi, spingendosi a un nuovo ATH di 6.953,75 punti, segnale di fiducia residua nonostante la cautela della Fed.

Powell gela i mercati: crypto in calo dopo commenti hawkish
Dopo il taglio dei tassi dello 0,25%, Jerome Powell ha sorpreso i mercati con toni più restrittivi del previsto, affermando che ulteriori riduzioni a dicembre non sono garantite. Le sue parole hanno innescato vendite diffuse: Bitcoin è sceso sotto i 110.000$, mentre Ethereum e l’intero comparto crypto hanno perso terreno.
Il messaggio di prudenza della Fed ha ridotto le aspettative di nuovi stimoli, deludendo gli investitori che contavano su un allentamento più deciso della politica monetaria.
Liquidazioni record dopo Powell: travolti i Long su BTC ed ETH
Nelle ultime 12 ore successive alla conferenza di Jerome Powell, il mercato crypto ha subito una forte ondata ribassista. La Liquidation Heatmap delle posizioni a leva mostra oltre 812 milioni di dollari di posizioni chiuse, di cui 612 milioni Long.

Bitcoin guida con 289 milioni, seguito da Ethereum con 152 milioni. Gli exchange più colpiti sono Hyperliquid, Bybit e Binance, con la maggioranza delle liquidazioni concentrate su posizioni rialziste.
Crolla l’Open Interest di BTC dopo il flash crash
Va sottolineato un netto ridimensionamento dell’Open Interest (OI) sui futures BTC dopo il flash crash di metà ottobre.

Dai picchi oltre 90 miliardi di dollari, l’OI è sceso bruscamente insieme al prezzo, segnalando la chiusura massiccia di posizioni speculative. Il successivo recupero resta debole, con volumi contenuti e fiducia limitata tra i trader. L’episodio conferma come l’eccesso di leva e il sentiment fragile amplifichino la volatilità, lasciando il mercato ancora vulnerabile a nuovi scossoni.
Bitcoin ha fallito breakout rialzista
Sul grafico daily si osserva l’intero movimento di ottobre, dal suo ATH fino al minimo a 103.530$, punto da cui è partito un rimbalzo poi arrestatosi nella zona di resistenza compresa tra 114.200$ e 115.200$, area già indicata più volte decisiva per conferme rialziste che non sono arrivate.

Ieri, sulla conferenza di Powell, si è verificata una contrazione del prezzo con la rottura del primo supporto di breve a 109.900$. Nella notte è stato segnato un minimo a 107.950$: i prossimi livelli chiave restano un primo a 106.400$ con il principale tra 100.500/98.000$.
Ethereum in ritracciamento, ma difende il supporto a 3.850$
Anche Ethereum (ETH) ha chiuso ieri in contrazione, proseguendo il movimento correttivo iniziato dopo il picco di metà ottobre. Sul grafico daily si nota il minimo del flash crash del 10 ottobre a 3.463$, seguito da un rimbalzo rapido e poi da una fase di consolidamento.

Il prezzo di ETH si è arrestato più volte sull’area di resistenza tra 4.200$ e 4.230$, già segnalata come cruciale. Nella discesa di ieri ETH ha toccato il primo supporto di breve a 3.845$ indicato nell’analisi di ieri – minimo registrato a 3.840$. Da questo livello oggi sta tentando un rimbalzo con obiettivi a 4.040$ e 4.200$. Il supporto chiave rimane in area 3.500–3.600$.
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