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Ethereum ancora SOTTOTONO, ma arriva un segnale INCORAGGIANTE dal mercato

Si continua a costruire, nonostante tutto.

Inizia la settimana con i prezzi del mercato crypto in lieve calo dopo un fine settimana tutto sommato positivo per il settore: Ethereum segna un -5% nelle ultime 24 ore, con i prezzi che, al momento della stesura, stanno approcciando il supporto dei $3.700. Non è decisamente un buon momento per i tori, che nonostante una relativa appetibilità nei confronti delle altcoin, guardano $ETH con sconforto.

Il sentiment è quasi ai livelli di aprile 2025, periodo in cui la moneta era scesa a $1.500 a seguito di una forte correzione del 60% dai massimi locali. Soprattutto tra i retail c’è un odoro di disfatta nell’aria, che sembra prevalere rispetto alla sponda degli ottimisti, ormai rimasti in pochi. Eppure, novembre si apre con dato tutt’altro che negativo, che ci lascia ancora qualche speranza per l’ampio Q4 all’orizzonte.

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Ethereum: volumi stablecoin da record

Quest’anno la profezia di Uptober non si è avverata, ma la blockchain di Ethereum ha comunque rispecchiato le aspettative on-chain del mercato. Nell’ultimo mese la rete ha infatti ospitato volumi di trasferimento stablecoin per $2,5 TRILIONI, una somma pazzesca mai registrata fino ad ora, in crescita del 50% dal precedente record di settembre.

Parliamo di un dato che, per quanto possa muovere poco i prezzi nel breve termine, rappresenta sicuramente un ottimo segnale per la salute dell’infrastruttura, che continua ad attirare capitali e ad accompagnare il flusso di nuovo valore. Sorprende anche, e soprattutto, il modo con cui il volumi di stable siano esplosi nell’ultimo anno (+560% YoY), complice forse anche una spinta dal fronte istituzionale che si è più aperto all’innovazione su blockchain.

volume ethereum
Stablecoin volume EthereumFonte dati: https://app.allium.so

In crescita gli indirizzi attivi

Interessante notare anche come non solo aumentano i volumi di trasferimento on-chain, ma anche il numero nominale di indirizzi che detengono stablecoin. Secondo i dati di Artemis Terminal, attualmente ci sono oltre 3 milioni di entità che più o meno saltuariamente interagiscono con le varie stable presenti su Ethereum come USDT, USDC, USDe, USDS ed altre monete minori. Appena 12 mesi fa, questo numero era dimezzato a “soli” 1,5 milioni: da notare anche qui la grande accelerazione nel 2025.

active address
Indirizzi attivi stablecoinFonte dati: https://app.artemisanalytics.com

Da cosa è dovuto questo incremento delle attività stablecoin? Ci sono in realtà diverse teorie che spiegano questo aumento così repentino. In primis, come accennavamo sopra, l’apertura del mondo TradFi ha portato più fiducia ed interesse su questi prodotti, grazie anche ad una parallela legittimazione normativa dagli Stati Uniti.  

Poi c’è da considerare quelle che sono state (e che continuano ad essere) ottime opportunità di rendimento in DeFi, con rendite spesso comprese tra un 8% ed un 12%. E contestualmente anche tutta una serie di occasioni speculative sui mercati, cosa che ha spinto i traders a preparare la propria liquidità spostandola on-chain da wallet ad exchange centralizzati. Non è un caso infatti che la presenza di stable su CEX sia ai massimi storici.

Ethereum miglior blockchain del mese per supply di stablecoin

Un altro dato che arricchisce l’outlook on-chain di Ethereum riguarda l’aumento di supply stablecoin, con una traiettoria che va di pari passo all’incremento dei volumi. + $6,9 miliardi in un mese, cifra che porta il totale a $184 miliardi, per una quota di mercato che supera il 50% tra tutte le chain in circolazione. Per rendere l’idea di quale sia stato il percorso delle stable su Ethereum, pensate che da gennaio 2024, sono stati aggiunti $100 miliardi di controvalore.

Lo ripetiamo: +$100 miliardi di liquidità in ingresso in 22 mesi: poco meno dell’attuale capitalizzazione di Intesa Sanpaolo, maggiore stock italiana. 

Crescita stablecoin ethereum
Supply stableFonte dati: https://app.artemisanalytics.com

Crescono nell’ultimo mese anche reti come Tron, BNB Chain, Solana, Base, SUI, Avalanche e Polygon. Male per Arbitrum, che però vede migliorare in molte altre metriche grazie al programma DRIP, e Plasma che ha perso qualche investimento mercenario dopo il recente TGE del proprio token nativo.

Perché il prezzo di Ethereum non parte?

Sicuramente tra i novelli ci sarà qualcuno che, con atteggiamento anche scocciato, si starà chiedendo il motivo per cui il prezzo di $ETH non decolla a fronte di tutte queste news positive. Il discorso semplicemente è che sul fronte speculativo concorrono diverse forze (più “immediate” delle metriche on-chain) che impattano sui grafici, e che tendono a prevalere sul quadro fondamentale nel breve periodo.

Noi dal canto nostro non possiamo fare altro che mostrarvi, in modo oggettivo e senza pretese, quello che è lo stato di avanzamento della rete e ciò che sta costruendo in un’ottica più di medio/lungo termine. Non sappiamo dirvi dove andrà il prezzo domani, ma sappiamo che certi numeri, per chi li sa leggere ed interpretare, ma soprattutto per chi sa aspettare, valgono più di una miniera d’oro.

Se siete esposti eccessivamente su asset risk-on del mondo crypto, e certe scossette del 5% vi mettono timore, beh forse è il caso di rivedere la propria asset allocation.
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