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Chainlink UPDATE

6 nuovi ETF in Svezia: li lancia 21Shares su LINK, ADA, DOT e…

21Shares lancia nuovi prodotti sulla piazza svedese. È febbre ETF ancien Europa.

Continua la corsa agli ETF crypto anche in Europa, nonostante nel vecchio continente siano già listati centinaia di prodotti. Questa volta tocca alla Svezia e al gestore 21Shares, che ha annunciato il lancio di ETF su AAVE, ADA di Cardano, LINK di Chainlink e DOT di Polkadot. In aggiunta il gruppo ha anche annunciato il lancio di due ETF a paniere, ovvero che investiranno su più crypto.

Soltanto in Svezia ora 21Shares quota 16 prodotti, che si aggiungono a una presenza poi nelle borse europee più centrali e anche negli USA, con l’ETF Bitcoin con ARK e quelli su Ethereum e Solana in solitaria, e diversi prodotti in attesa di lancio.

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Svezia in fermento

Sì, a guidare il mercato sono e probabilmente rimarranno gli Stati Uniti, ma questo non vuol dire che le cose non stiano procedendo a buon ritmo anche altrove. È il caso della Svezia, che potrà fare trading tramite ETF anche su Chainlink $LINK, così come su altri token storici del mondo DeFi come AAVE e DOT di Polkadot. A chiudere il quadro delle nuove proposte ci sono anche due ETF a paniere, oltre che a quello su Cardano ADA.

Evidentemente l’onda lunga che parte da Washington finisce, in scarico, per lambire anche le coste europee, dove però gli ETP e ETF a tema crypto si scambiano con maggiore libertà da tempo.

  • Scelta degli asset

Possiamo comunque individuare un filo conduttore che parte dalle scelte dei gestori di ETF: la vecchia guardia DeFi continua a essere più che rilevante, nonostante abbia offerto forse i maggiori spunti, soprattutto in termini di prezzo, durante il precedente ciclo. Da una massa critica importante, sono emersi dei protocolli che ci stiamo trascinando anche in questo ciclo, e che anzi sono stati in grado di accompagnare lo sviluppo dell’intero settore.

Mosse importanti, quelle di 21Shares, che si accompagnano a una rediviva attività anche da parte di altri gestori. L’Europa non è dunque dimenticata, per quanto abbia almeno per il momento un ruolo marginale, in un settore crypto principalmente a trazione statunitense.

Wrapper ovunque

A quanto pare i gestori hanno comunque individuato una formula relativamente fortunata: incapsulare crypto in prodotti che si possono scambiare in borsa (e che eliminano le incombenze della custodia) sembra continuare a funzionare.

Tant’è che negli USA tanti OG (i più grandi di sempre nel mondo crypto) hanno talvolta preferito versare le loro crypto nell’ETF e gestire le più semplici… quote. Anche su Bitcoin.

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