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BANCHE ARGENTINA

Bitcoin e crypto in banca in Argentina: piano entro aprile per favorire adozione

In Argentina le banche potranno offrire servizi crypto.

La banca centrale argentina starebbe valutando la possibilità di consentire alle banche commerciali di offrire servizi crypto. Lo riporta La Nación, che cita persone informate dei fatti – per una decisione che potrebbe arrivare già per l’aprile del 2026 e che permetterebbe sia di andare da soli, sia invece di collaborare con exchange.

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Mancano comunque ancora conferme ufficiali, per quella che sarebbe una mossa in grado di aumentare l’adozione delle criptovalute, sia per i pagamenti sia per gli investimenti, a Buenos Aires, in un paese che ha già un utilizzo molto maggiore di queste tecnologie rispetto agli altri paesi sudamericani.

Deregolamentazione Totale

In realtà l’apertura a Bitcoin e criptovalute arriverebbe all’interno di un più ampio percorso di liberalizzazione del settore bancario e dei servizi che possono essere offerti da questi intermediari.

Il sistema bancario argentino arriva da decenni di regolamentazioni molto restrittive, e il risultato finale dipenderà in larga parte dall’approccio che si avrà in merito a questa apertura. Una visione moderna o ripetere la vecchia storia di limitazioni?

È questo il commento sul tema – riportato da La Nación – di Manuel Ferrari di Bitcoin Argentina, ONG che si occupa di diffondere queste tecnologie.

L’aspetto positivo è enorme: se banche come Galicia, Santander e Nación iniziano ad offrire un modo per accedere a Bitcoin e stablecoin, potrebbe esserci una nuova ondata di adozione. Molte persone che non hanno mai fatto il primo passo, potrebbero farlo da un ambiente più familiare.

L’Argentina è oggi, secondo lo stesso quotidiano, il paese dove l’utilizzo di criptovalute e stablecoin è di sei volte superiore, in media, rispetto a quello negli altri paesi del Sud America. L’Argentina, aggiungiamo, è tra i paesi storicamente più colpiti dall’inflazione. Le criptovalute hanno anche storicamente offerto accesso a tassi reali sul dollaro.

Come funzionerà?

Secondo le indiscrezioni potrebbero essere offerte due strade: la prima è quella dell’ottenimento di una licenza come VASP, oppure la partnership con crypto exchange che sono già attivi e regolamentati nel paese.

Si tratterebbe comunque di un enorme passo avanti, in un paese che sta cercando di aprire con maggiore convinzione alcuni settori della propria economia. Le crypto sono state fino ad oggi una necessità: con un’eventuale normalizzazione (tramite offerta delle banche), potrà esserci spazio per un utilizzo ancora maggiore?

La risposta arriverà – con ogni probabilità – entro il prossimo aprile, con diversi tra gli addetti ai lavori che sembrerebbero essere convinti dell’integrazione delle infrastrutture e dei token crypto già dal prossimo anno.

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