Arriva l’ultimo acquisto dell’anno di Bitcoin da parte di Strategy, come aveva anticipato ieri il leader del gruppo Michael Saylor. È un acquisto modesto rispetto ai precedenti, per 1.229 Bitcoin e circa 108,8 milioni di dollari di spesa. Un acquisto che, ancora una volta, è stato finanziato con l’emissione di azioni ordinarie (e questa volta zero preferred).
Si chiude così un 2025 che per Saylor e Strategy era partito con una forte accelerazione, sulla scia di acquisti che si erano intensificati già a partire dalla fine del 2024. Dato che siamo alla fine dell’anno, sarà anche interessante vedere i numeri di una Strategy che ha un prezzo medio di acquisto vicino a quello attuale di mercato, debiti complessivi per 8+8 miliardi di dollari e un mNAV ormai intorno a 1.
Tutti i numeri dell’ultimo acquisto
Partiamo dai numeri che riguardano l’ultimo acquisto di Bitcoin da parte di Strategy.
➡️ 1.229 Bitcoin acquistati;
➡️ Prezzo medio di acquisto: 88.568$
➡️ Totale Bitcoin posseduti ora: 672.497
➡️ Prezzo medio di carico: 74.997$
Per quanto riguarda invece i titoli venduti (e di nuova emissione) utilizzati per raccogliere capitale abbiamo 108,8 milioni di dollari raccolti al 100% con azioni di classe A ordinarie. Nessuna vendita di nessuna delle 4 azioni preferred del gruppo che pagano dividendi speciali.
Questo nonostante nel corso di dicembre il gruppo abbia raccolto oltre 2,1 miliardi di dollari che saranno appunto utilizzati per il pagamento dei dividendi speciali per le azioni di cui sopra.
Un anno di Strategy
È stato un anno di acquisti intensi per Strategy, in particolare nella prima metà dell’anno, salvo poi rallentare nella seconda metà, con il ritorno ad acquisti più sostanziosi che è avvenuto soltanto dalla metà di novembre in poi. Un segnale di stanchezza non di Strategy, ma piuttosto degli investitori che avevano partecipato alle raccolte di capitale.

Con ogni probabilità hanno pesato anche il calo importante di valore delle azioni ordinarie $MSTR, che non comandano più un premium considerevole rispetto al controvalore dei Bitcoin custoditi.
Il titolo viaggia, come è visibile dal grafico, molto distante dai livelli di prezzo che erano stati raggiunti proprio a luglio, in concomitanza con la chiusura del ciclo di grandi acquisti che riprenderanno poi soltanto a novembre.

È una Strategy in crisi? Non sotto il profilo finanziario. L’azienda può fare fronte senza dubbio alcuno alle sue obbligazioni, mentre rimane relativamente difficoltosa, ai prezzi attuali, la raccolta di capitali da destinare appunto alle attività di acquisto Bitcoin.
Tra le DAT – le società che si occupano principalmente di acquistare Bitcoin o crypto a mercato, Strategy rimane la più solida e anche quella il cui valore rispetto ai $BTC posseduti è ancora vicino alla parità.
Per il resto, l’esperimento DAT finirà presto nel dimenticatoio per chi non vi si è avvicinato, mentre chi ha investito ricorderà certamente di forti perdite conseguite sui titoli.
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