Grayscale, uno dei più importanti gestori di fondi del mondo crypto, che ha all’attivo già diversi ETF negli USA, ha pubblicato un’interessante ricerca, che riguarda l’ultimo trimestre del 2025, un trimestre che difficilmente scorderemo, perché generalmente molto negativo per il settore. Cosa c’è però di interessante in questa (ennesima) ricerca pubblicata dal gestore di un fondo? Un’analisi di quello che è stato l’unico sotto-comparto a mostrare vitalità. Ovvero quello delle crypto orientate alla privacy.
Una preferenza per la privacy mentre tutto il resto dei fondamentali crypto soffre: dai volumi ai numeri di transazioni, passando anche per gli indirizzi attivi e più in generale per qualunque altra statistica che misura lo stato di salute del comparto.
Privacy: il tema dominante dell’ultimo trimestre
In tanti, noi compresi, hanno nutrito dubbi sulla solidità del trend che ha visto principalmente Zcash $ZEC crescere su ritmi molto importanti. Se è vero che il tema della privacy è fondamentale per qualunque ecosistema monetario e finanziario, è altrettanto vero che almeno una parte della corsa per questi asset sia arrivata anche grazie a promozioni all’apparenza coordinate da parte di personaggi molto visibili del settore.
L’importanza però di questo tema rimane, senza dubbio alcuno e condividiamo quanto scritto da Grayscale nella sua ricerca.
Se le blockchain pubbliche dovranno essere maggiormente integrate nel sistema finanziario, avranno bisogno di una privacy molto più robusta e questo sta diventando ovvio ora che la regolamentazione sta favorendo questa integrazione.
Aggiunge poi Grayscale:
Il focus crescente sulla privacy ha portato alla sovra-performance di asset crypto di questo circuito, in particolare ZEC. ZCash è una valuta decentralizzata come Bitcoin, che però incorpora una privacy opzionale con i suoi account shielded e con le transazioni. La crescita degli indirizzi shielded in termini di share della supply di ZCash indica una domanda crescente per le funzionalità di privacy del protocollo.
C’è dunque almeno in parte una solidità fondamentale da parte di questo trend, che con ogni probabilità ci ritroveremo a discutere anche nel 2026, complice anche il fatto che dalle parti di Bitcoin e di Ethereum si è fatto probabilmente ancora *troppo poco in questo senso.
Le altre da “seguire”
Grayscale, i cui approfondimenti sono destinati ad un pubblico anche generalista, segnala poi Monero, Decred, Dash, BAT di Brave e Beldex come network da seguire se il trend della privacy dovesse confermarsi anche per il 2026.
Sarà un tema forte, tenendo anche conto della forte opposizione nei confronti di queste tecnologie per quanto riguarda le autorità dell’Unione Europea, che vedono come fumo negli occhi la possibilità, per i normali cittadini, di rimanere un po’ lontani da occhi indiscreti.
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