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Gensler contro legge

Gary Gensler protesta perché fuori dalle cripto | Nuova legge punisce SEC

Gensler vede scapparsi la terra da sotto i piedi con la recente proposta di regolamentazione delle cripto e di Bitcoin negli Stati Uniti d’America. E il suo sogno di diventare signore e sovrano dei mercati potrebbe svanire.

È questo il canto del cigno, o se vogliamo essere più delicati… un grido d’aiuto che è stato lanciato ieri dal comandante in capo di SEC, l’authority che si occupa di vigilanza dei mercati dei titoli finanziari negli USA.

Qualcosa di positivo per il settore? Assolutamente sì, perché riteniamo che una regolamentazione nell’arbitrio di SEC, che già danni ha procurato al settore, sia quanto da rifuggire il più possibile in un mercato importante come quello degli USA. Tutto questo mentre in Europa potremo più che disinteressarcene. Troviamo il top del mercato cripto sulla piattaforma sicura eTorovai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con 100.000$ di capitale di prova – intermediario che offre 72+ cripto asset a listino scelti tra quelli di maggiore prospettiva.

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A Gary Gensler non piace la legge sulle cripto negli USA: e non è un cattivo segno per il settore

L’antefatto lo consociamo tutti: negli USA è stata presentata una bozza di legge sulle cripto, bipartisan e che potrebbe incontrare dopo qualche modifica il favore del ramo legislativo federale. Una legge che potrebbe cambiare in modo importante il funzionamento di questo mercato e, al tempo stesso, che chiuderà il raggio d’azione di SEC, dato che definirà molte cripto come commodities e dunque sotto l’egida di CFTC, che è invece l’organo che vigila su commodities appunto e mercato dei derivati.

La disperazione di Gensler

Un colpo durissimo per Gary Gensler, che però preferisce girarci intorno e trasforma la sua disperazione in lamento ai microfoni del The Wall Street Journal, al CFO Summit.

Quello che vogliamo è proteggere [il ruolo dell’agenzia SEC nel controllare come le compagnie si finanziano]. Non vogliamo destabilizzare le protezioni che abbiamo in un mercato da 100.000 miliardi. Non vogliamo che i nostri stock exchange, i nostri mutual funds, le nostre società quotate dicano: “Sapete cosa? Anche io voglio essere non compliant, voglio essere fuori dal regime”, un regime che è stato benefico per gli investitori e la crescita economica negli ultimi 90 anni.

Scenari catastrofici, che nascondono il risentimento per l’aver visto prevalere la CFTC, ovvero la commissione che si occupa appunto dell’altra parte del mercato, quella che non è composta da securities. Agenzia che tra le altre cose tempo fa si era detta molto contenta della proposta di legge.

Ci spiace per Gensler ma…

Riteniamo questo il minore dei due mali, dato che CFTC ha una storia decisamente più “libera” in termini di controllo dei mercati e dato che è abituata ad operare in modo molto più leggero e meno invasivo.

Gensler dice che tra le migliaia di token che vengono listati dagli exchange è impossibile che non ci siano securities. Il ramo legislativo degli USA ha già risposto “non ci interessa“. E forse è meglio così per tutti, tranne per SEC.

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