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GOVERNO UCRAINO BITCOIN

Bitcoin, Ethereum e cripto per l’Ucraina | Come sono stati spesi i 54 milioni

Bitcoin ed Ethereum per finanziare la guerra. Non è un titolo ad effetto di qualche giornale che fa dell’attacco al mondo cripto la sua ragione di vita, ma quanto emerge direttamente dal governo ucraino, che ieri ha offerto un resoconto di come sono state spese le copiose donazioni arrivate nel paese proprio tramite i canali cripto e BTC.

54 milioni di dollari che sono stati spesi per acquistare equipaggiamento militare, protezioni, medicinali e anche veicoli. Con un ringraziamento diretto di Mykhailo Fedorov e tanta carne al fuoco per discutere di uno dei canali più particolari attraverso i quali sono passati i destini del mondo cripto negli ultimi mesi e anni.

Anche questo è comunque un importante segnale di forza per tutto il comparto delle criptovalute e di Bitcoin, che possiamo trovare su Capital.comvai qui per ottenere un conto virtuale con tutti i migliori strumenti per fare trading e investimenti di lungo periodo – intermediario che ci permette di investire su 140+ cripto già presenti a listino, con strumenti tipici degli investimenti professionali.

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Il resoconto del governo ucraino: come sono stati spesi Bitcoin, Ethereum e le altre cripto donate

Donate non solo dai grandi exchange – che quasi tutti hanno risposto presente alle richieste di aiuto, fatti ai quali abbiamo dato ampia copertura sulle pagine di Criptovaluta.it, ma anche tantissimi privati. Nel complesso sono stati raccolti più di 54 milioni di dollari, che secondo quanto riportato direttamente da Mykhailo Fedorov sarebbero stati già spesi.

Con i 54 milioni raccolti da AidForUkraine, abbiamo fornito ai nostri difensori equipaggiamento militare, protezioni, medicinali e anche veicoli. Grazie alla community cripto per il supporto dall’inizio di questa invasione su larga scala. Donazione per donazione fino alla grande vittoria. Sotto il report.

Bitcoin ucraina spesa
Una scelta di trasparenza, che condurrà comunque a polemiche

Accompagnato da un report relativamente dettagliato di come sono stati spesi i denari arrivati appunto tramite Bitcoin, ma anche Ethereum e in altre criptovalute. Una somma importante, che ha visto la community dei big player del mondo cripto schierarsi quasi compatta a favore di Kiev. Un altro caso d’uso che difficilmente si potrà ignorare ai piani alti negli USA e in Europa, ovvero il blocco più compatto a sostegno proprio della resistenza ucraina.

Ci saranno probabilmente ancora polemiche in futuro

Questo è inevitabile quando si toccano delle questioni così importanti, così sensibili e così divisive. Sta di fatto che si dovrebbe avere la forza di astrarre il generale dal particolare: le cripto e Bitcoin hanno offerto a migliaia di persone la libertà di sostenere la causa che preferiscono e la trasparenza in questo senso del governo ucraino è stata la ciliegina sulla torta di un processo che speriamo non si ripeterà, ma non per il coinvolgimento delle criptovalute e di Bitcoin.

La speranza, forse un po’ naive, è che presto si torni a parlare di iniziative del genere ma in un contesto di pace. Contesto all’interno del quale le criptovalute e Bitcoin possono avere un impatto ancora maggiore.

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