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Solana: i problemi finiranno! | E la concorrenza non fa…

Durante la scorsa settimana Solana ha subito un altro arresto ed è stata riavviata al fine di tornare ad un funzionamento normale. Non è la prima volta, secondo i detrattori non sarà l’ultima e la cosa ha innescato la solita (e doverosa) discussione sull’effettiva prestanza di questo network in blockchain.

Secondo il leader del progetto e co-fondatore Anatoly Yakovenko, ci sarebbe però la soluzione a portata di mano. O meglio, ci sarebbero in corso sviluppi e progetti che dovrebbero una volta per tutte permettere a Solana di lasciarsi alle spalle tutti i problemi tecnici che hanno per ora dominato la sua breve vita.

E se tale soluzione dovesse effettivamente arrivare, avrebbe chiaramente dei risvolti bullish per $SOL, token che avrà sicuramente scontato in termini di prezzo questi problemi tecnici. Possiamo trovarlo anche su Capital.comvai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con CAPITALE DI PROVA ILLIMITATO – intermediario che ci permette di investire su 140+ asset del mondo cripto, con grandi classici ad alta capitalizzazione così come criptovalute emergenti.

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Solana: si lavora ad una soluzione

I problemi tecnici di Solana potrebbero essere risolti in modo permanente, almeno stando a quanto è stato dichiarato da Anatoly Yakovenko, che è co-fondatore e guida del progetto.

Questa è stata la sfida più grande per noi [i blocchi del network, NDR], la priorità numero uno.

Il riferimento non può che essere ai diversi problemi tecnici che il network ha dovuto affrontare nel corso della sua breve ma intensa vita. Se ne contano almeno cinque a partire dal 2020, con qualche problema minore aggiuntivo. Problemi che si sono presentati con costanza e che hanno dato benzina agli incendiari detrattori del progetto. Problemi che però, come dice sempre Yakovenko, potrebbero essere risolti presto in modo permanente. O almeno così si spera.

Soluzione Solana
Questo l’obiettivo: è possibile?

E sarà Firedancer, il secondo client di Solana che era stato annunciato in agosto che potrebbe finalmente aiutare a superare questo problema, rivoluzionando anche l’organizzazione dei team di sviluppo. Sarà sufficiente? Soltanto il tempo ce lo potrà dire. Sta di fatto però che se Solana vorrà confermarsi essere qualcosa di più del protocollo più apprezzato dai VC.

Mal comune mezzo gaudio? Non proprio

Ieri è stato il giorno dell’attacco alla chain di Binance che poi è stata bloccata proprio nel tentativo di recuperare parte del maltolto. Mal comune mezzo gaudio? A nostro avviso no, perché non può e non deve essere una scusa vedere concorrenti diretti avere problemi diversi ma ugualmente preoccupanti.

Il mondo della blockchain, magari approfittando proprio di questo bear market per costruire, dovrebbe cercare di raggiungere standard più alti, a patto che ci tenga effettivamente a diventare una forza rivoluzionaria anche nell’industria e nel commercio. Senza che le scuse relative alla novità di certe tecnologie possano essere accampate per evitare di prendersi le proprie responsabilità.

I problemi ci sono, e vanno superati

Il segnale interessante di questa fase di mercato, comunque ribassista, è che gli holder sembrano curarsi poco di questi incidenti di percorso, con i token che finiscono per perdere in realtà veramente poco quando tali problemi si presentano. Segno che ormai ad essere long è quello che potremmo definire senza mezzi termini lo zoccolo duro del mondo cripto. Uno zoccolo duro che è conscio dello stadio evolutivo del settore nel quale ci troviamo, ma che potrebbe non avere pazienza infinita.

Binance è intervenuta tempestivamente, Solana sta invece spendendo somme considerevoli in sviluppo. La direzione è sicuramente quella giusta, ma dovranno arrivare, prima o poi, dei risultati duraturi. Pena l’affibbiare all’intero comparto lo status di tecnologia perpetuamente acerba o di eterna promessa. Se si vuole vedere on chain lo spostamento di valori comparabile con quello dei circuiti classici e super-centralizzati, si dovrà fare di più.

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