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GENESIS RISK BITCOIN

Bitcoin: saranno giorni da brivido | Nuovo crypto – crack in arrivo?

Tutti aspettano il contagio. Dopotutto a fallire è stato FTX, conglomerato che non solo era una piattaforma per il trading di cripto molto utilizzata, ma anche un attore reattivo a tutta una serie di crack che hanno colpito il settore dopo la debacle di Terra Luna. Con ogni probabilità ne avremo ancora per un po’, anche se cominciano comunque ad emergere già nomi che potrebbero avere problemi (magari non letali).

Uno di queste è Genesis, società che fa parte di un altro conglomerato piuttosto rilevante nel mondo cripto, con una proprietà condivisa con il più importante trust/fondo nel mondo Bitcoin, per l’appunto il Bitcoin Trust di Grayscale. Il tutto mentre continua a montare il sospetto su tutti gli intermediari del settore, sospetto che purtroppo avrà bisogno di diverse settimane per dissolversi.

Bitcoin nel frattempo tiene intorno a quota 17.000$, quota che in molti vedono come dimostrazione di forza anche durante un cigno nero che, essendo tale, nessuno aveva previsto. Possiamo investire su Bitcoin anche in termini speculativi con la piattaforma sicura eTorovai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con 100.000$ di CAPITALE DI PROVA – intermediario che ci permette di investire anche su decine di altri asset del comparto, con 78+ che sono già inseriti a listino.

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Genesis è nei guai? Oggi l’incontro con i clienti – a rischio anche il fondo Bitcoin?

Genesis è un intermediario che offre diversi tipi di servizi, principalmente ai clienti istituzionali. Si passa dal trading fino ai prestiti istituzionali a tema cripto, fino ai servizi di custodia e anche di rendimento offerto su cripto bloccate, con un listino che ne include 25. All’interno dei servizi del gruppo possiamo trovare anche il dealing di derivati OTC. Un gruppo importante nell’ecosistema cripto – anche se con volumi neanche lontanamente comparabili ai più importanti del settore.

Genesis fondo Bitcoin
Ancora paura sul mercato, ma in parte…

Ci sono diversi elementi che stanno causando una certa tensione sui social network. In primo luogo il leader del conglomerato che detiene anche il controllo di Genesis, Barry Silbert di DCG, è stranamente silenzioso da quando la situazione ha preso la piega che tutti conosciamo. In secondo luogo per oggi, quando in Italia sarà il primo pomeriggio, il CEO di Genesis terrà una call per discutere, leggiamo dal comunicato, lo stato attuale del mercato cripto, nonché quello della divisione prestiti del gruppo.

In una situazione che è quella che è, dove tutti sono diventati sospetti e dove nessuno vuole correre rischi, è più che normale che questa notizia abbia già fatto il giro di Twitter e sia stata considerata come foriera di novità che non piaceranno a tutti.

Come parte del nostro obiettivo che consistente nell’essere trasparenti durante gli eventi di questa settimana, il business di Genesis legato ai derivati ha al momento 175 milioni in fondi bloccati nel nostro account di trading su FTX. Questo non impatta le nostre attività di market making. In aggiunta il nostro capitale operativo e le nostre posizioni nette non sono cruciali per il nostro business. Le circostanze intorno a FTX non hanno impedito il funzionamento pieno delle nostre operazioni. Negli ultimi 2 giorni abbiamo registrato volumi record, mantenuto un market share da leader e abbiamo supportato i clienti anche per le loro necessità riguardanti i derivati. Per sottolinearlo di nuovo, Genesis non ha attività in corso di prestito con FTX o Alameda.

Questo era stato il messaggio, diffuso poco meno di una settimana fa, dal gruppo su Twitter. Messaggio che era stato diffuso al fine di contenere speculazioni e sospetti su un’esposizione eccessiva da parte del gruppo verso FTX e Alameda.

Quanto c’è da preoccuparsi?

Se la situazione è effettivamente quella che è stata riportata dal tweet di Genesis del 10 novembre, tecnicamente poco. La società che controlla Genesis non dovrebbe avere grossi problemi a coprire un ammanco del genere.

Tutto questo mentre, è bene riportarlo per diritto di cronaca, qualcuno inizi ad avanzare il sospetto che Grayscale possa mettere mano al suo fondo Bitcoin per coprire l’ammanco della società sorella. Difficile anche immaginarlo adesso, perché molto complicato anche sul piano legale. Probabilmente, il condizionale è d’obbligo in momenti così concitati, un gioco del telefono senza fili che dal topolino ha partorito una montagna. Rimaniamo comunque in attesa di aggiornamenti che dovrebbero arrivare nel primo pomeriggio.

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Giorgio
Giorgio
1 anno fa

Buongiorno amici.
Secondo me Gianluca dovrebbe fare una live sul canale youtube del tipo ” ask me anything ” sul macello che è successo……