Le quotazioni di Algorand (ALGO) stanno languendo dall’inizio di marzo sotto ai vecchi livelli di supporto di medio termine posizionati nell’area fra 0.2300 e 0.2400 contro dollaro americano. Si tratta di un’area che questa crypto aveva forato al ribasso durante la fase correttiva innescata dai massimi della prima decade di febbraio e che, a tutt’oggi, non è più riuscita a riconquistare.
Algorand non si sta differenziando molto, in quanto a scenario tecnico, dalle altre crypto a capitalizzazione medio-alta. Dobbiamo però sottolineare questa sua debolezza relativa, in quanto si tratta di una discriminante alle potenzialità di continuazione del recupero avviato con i minimi di dicembre.
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Algorand non solo non è ancora riuscita a riconquistare posizioni superiori almeno alla linea degli 0.2500 dollari, ma si sta pericolosamente stabilizzando sotto al fascio di medie mobili di breve periodo, che transitano tutte in posizione di resistenza sopra ai valori attuali. Su grafico a candele settimanali è ben evidente come il mercato si stia, da quasi un mese, accucciando sotto alle barriere tecniche ove si concentrano gli ordini di vendita.
Da febbraio in poi non si sono più formati segnali tecnici chiari di esaurimento della correzione che, pertanto, va considerata ancora in via di sviluppo. Il rischio maggiore è che ciò possa condurre a dei nuovi scivoloni fino alla zona dei minimi a 0.1600. Durante le prossime giornate, la volatilità sarà peraltro destinata molto probabilmente ad aumentare. Abbiamo già ricordato sul sito l’importanza degli appuntamenti che attendono al mercato il 12 aprile prossimo, quando verranno pubblicati alcuni dati macroeconomici estremamente sensibili.
Consideriamo inevitabile che la portata media dell’oscillazione sia destinata ad ampliarsi verso la metà del mese, non solo su Algorand, ma in generale su tutto l’universo delle valute crittografiche. Questo potrebbe ovviamente agevolare lo sviluppo di rapidi spike ribassisti, se i valori non riuscissero nel frattempo a portarsi oltre le resistenze. Suggeriamo comunque a chiunque segua questa crypto con particolare interesse di approfondire le previsioni a medio e lungo periodo, che abbiamo rilanciato sul sito appena il 30 marzo scorso.
Se passiamo all’analisi del grafico a scansione intraday, con barre da 30 minuti, possiamo constatare come prima cosa che i valori, rispetto all’aggiornamento del 16 marzo, hanno finora confermato le aspettative di stabilizzazione sotto alle resistenze. Proprio previsione di un probabile aumento della volatilità a breve, siamo tuttavia costretti ad aggiornare la disposizione delle resistenze stesse.
Durante le prossime 5-10 giornate i compratori tenderanno a concentrarsi particolarmente a quota 0.2326/0.2362 ed a quota 0.2560/0.2600. Tali livelli costituiranno probabili punti di ripresa della debolezza in caso di ulteriori recuperi. Ci aspettiamo un arretramento fino a quota 0.1918, ove è sistemato il primo obiettivo ribassista, e successivamente fino a 0.1763, attuale target principale.
Le proiezioni si sono quindi ridimensionate rispetto alla metà di marzo, pur restando orientate al ribasso. Dobbiamo comunque premettere che, se quota 0.1763 non si rivelasse sufficiente a contenere la pressione ribassista, il punto di verifica immediatamente inferiore andrebbe ricercato a 0.1613, subito sopra al supporto di lungo periodo.
Algorand è attualmente la trentasettesima cryptovaluta più capitalizzata al mondo, ed è quindi facilmente scambiabile su tutti i migliori Exchange. Mentre sono le ore 20:52 di mercoledì 5 aprile, ALGO viene passata di mano a 0.2165 dollari, in calo del -0.64% da ieri. Da un punto di vista tecnico, sarebbe preferibile intervenire short solo su nuovi test almeno della prima resistenza, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a quota 0.2278.