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Bitcoin torna nel weekend sopra i 35.000$, confermando un momento di forza relativa piuttosto importante. Dietro la corsa continua a esserci, almeno ad avviso di chi vi scrive, il grande entusiasmo innescato dagli ETF Bitcoin Spot che sarebbero in pronta approvazione, almeno secondo la maggioranza degli analisti.
C’è però anche altro di cui si può parlare nel corso di una domenica che si è aperta con segni verdi diffusi per tutto il comparto crypto. Il tutto in apertura di una settimana che sarà molto fiacca anche in termini di segnali che arrivano dall’economia classica.
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Bitcoin sopra i 35.000$: il punto della situazione
Bitcoin torna sopra i 35.000$, livello che aveva perso durante la settimana e che però è ancora lontano da quella che tutti o quasi considerano essere la più importante delle soglie psicologiche, quella dei 36.000$.
Ieri il nostro analista tecnico Alex Lavarello ha pubblicato un’analisi completa su BTC, indicando correttamente che il livello da guardare è quello dei 36.000$, con outlook che già da ieri appariva dalle analisi come chiaramente positivo.
Passando al quadro più generale: continua a montare l’entusiasmo intorno all’ETF Bitcoin Spot, per quanto questo non sia stato ancora approvato e per quanto in realtà si dovrà probabilmente aspettare ancora un po’. Anche ai piani alti della finanza non sembra si parli d’altro e l’entusiasmo non può che sostenere dei livelli di prezzo alti.
- La settimana del calendario economico
Sarà una settimana particolarmente fiacca e senza dati che possano impattare in modo significativo né sull’andamento di Bitcoin né su quello delle principali criptovalute. Si dovrà aspettare infatti la settimana che parte il 13 novembre per i dati sull’inflazione, che daranno indicazioni più nette su quelli che potrebbero essere i prossimi passi di Federal Reserve in termini di tassi. Per ora i mercati continuano a prezzare tagli già dal prossimo maggio.
Prepararsi alla prossima settimana
C’è qualche dato aggiuntivo che ci può aiutare che tipo di settimana sarà.
I volumi spot di ottobre sono stati i più alti da aprile, ma sono rimasti comunque estremamente lontani da quelli di inizio anno: chi afferma che il traino del prezzo arriva principalmente dai futures ha, in questo caso, ragione.
Si è poi lontani – e parecchio – dal rapporto tra spot e futures di fine 2022, per quanto questo non sia necessariamente un problema, almeno in questa fase di mercato.
Difficile anche che arrivino novità significative sul fronte degli ETF, fatta eccezione per qualche aggiornamento delle società che devono ancora rispondere alle ultime richieste di SEC.
La calma però non deve essere di cattivo auspicio: per una volta tanto, sembra che tutto stia andando per il verso giusto. Troppo bello per essere vero?
