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Riot: 2023 record con Bitcoin | I dati della rimonta pre halving

Riot da record: ricavi mai così alti. In vista dell'halving un'ondata di ottimismo.

Soltanto poche ore fa ti abbiamo offerto l’Intervista ad uno dei più grandi esperti di mining, anche per affrontare il complesso rapporto tra halving e mining Bitcoin, con diverse società che escono da un momento di difficoltà importante per poi finire in un altro. C’è però motivo di speranza, dato che gli ultimi dati diffusi da RIOT, uno dei più importanti operatori del settore, fanno registrare profitti da record per il 2023.

Il gruppo ha riportato dei dati finanziari molto positivi: 281 milioni di dollari di ricavi totali, secondo quanto contenuto appunto dal report consegnato alle autorità di mercato. Un buon risultato, che però andrà analizzato più in profondità per capire l’effettiva posizione di questo operatore, che rimane uno dei più importanti sia in questa fase di mercato sia per quella che si aprirà tra poche settimane con l’halving.

Nel complesso RIOT ha accumulato per il 2023 6.626 Bitcoin e ha raggiunto un picco di hashrate di 12,4EH/s. Risultati appunto importanti, che lasciano ben sperare per quanto riguarda l’andamento di questo mercato, parallelo ma fondamentale per Bitcoin e per la sua sicurezza.

Riot: dati record. Tutti i numeri

Sono numeri importanti per Riot, una delle società più importanti tra quelle che operano nel settore del mining Bitcoin. Il gruppo ha fatto registrare infatti ricavi per 281 milioni di dollari, in crescita del 6% rispetto all’anno precedente. In aggiunta c’è stata una crescita per quanto riguarda i Bitcoin prodotti, del 19% anno su anno e il business legato appunto a BTC è cresciuto come share complessivo delle operazioni del gruppo.

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Per il resto, ci sono stati riavi per 64,3 milioni di dollari dalle attività di consulenza e di ingegneria, 27,3 milioni di dollari per i servizi di hosting e data center e 0,1 milioni da altri servizi.

Il gruppo ha però anche investito molto, tanto in nuovi macchinari quanto in termini di espansione della forza lavoro, per una perdita netta complessiva di 49,5 milioni di dollari. Dato negativo? Niente affatto: per il 2022 il gruppo infatti aveva fatto registrare perdite per 509,6 milioni di dollari.

Abbiamo ottenuto risultati record per il 2023, con ricavi che sono ai massimi storici, a 281 milioni di dollari, 6.626 Bitcoin prodotti e 71 milioni ottenuti in crediti [per aver interrotto le operazioni su richiesta del Texas durante il picco del maltempo, NDR] ALlo stesso tempo.

E per quanto riguarda le riserve:

Allo stesso tempo, RIOT ha anche migliorato il suo bilancio e chiude il 2023 con 597 milioni di dollari in cash, 7.362 Bitcoin dal controvalore di circa 311 milioni di dollari secondo i prezzi di Bitcoin di fine anno e debito di lungo periodo.

Alla prova dell’halving

Come ci ha raccontato Jaran Mellerud nell’intervista che ha rilasciato oggi a Criptovaluta.it, post-halving si potrebbe avere una concentrazione degli operatori del mining dovuta proprio alla loro maggiore forza finanziaria e alla capacità di accedere a credito sui mercati strutturati.

Per il resto, oltre all’atteso taglio di hashrate del 20-25%, non ci saranno problemi di sorta. E i dati finanziari di RIOT sono lì a testimoniarlo.

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