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Coinbase, presto al via i prestiti su criptovalute: ecco come funzionano!

Coinbase sta per lanciare nuovi prestiti basati sulle criptovalute detenute in portafoglio. Ecco come potrebbero funzionare e quanto costeranno!

Recentemente abbiamo scoperto che Coinbase sta per introdurre prestiti basati su garanzie collaterali su baseBitcoin / Fiat.

Il prodotto di Coinbase (a cui qui abbiamo dedicato una recensione completa, che ti consigliamo di leggere con attenzione!) dovrebbe rappresentare un’accelerazione forse decisiva per questo exchange, che gli consentirà di competere con BlockFi e altri operatori nell’ecosistema dei finanziamenti collaterali su Bitcoin. Ma non solo: potrebbe infatti avere un effetto propulsivo sui detentori di Bitcoin, inducendoli a conservare a lungo termine le proprie monete digitali sul wallet. Ma perché?

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Coinbase offrirà prestiti collaterali su criptovalute

Fino a qualche anno fa le criptovalute, emerse soprattutto sulla spinta propulsiva di Bitcoin, erano considerato una “strana creazione” da parte di una finanza alternativa, osteggiate dai più e mal comprese da altri.

Poi, contrariamente alle nefaste previsioni di alcuni operatori, Bitcoin e le altre criptovalute si sono affermate come perno di una nuova finanza decentralizzata, la cui tendenza crescente ha condotto molti operatori a sperimentare dei prestiti basati sulle criptovalute, ovvero dei finanziamenti erogati su una garanzia rappresentata dalla detenzione di criptovalute, e la possibilità di erogare prestiti in criptovalute, sempre sulla base delle partecipazioni già detenute in questo comparto.

Ebbene, Coinbase ha deciso di entrare in questo segmento e, secondo un recente annuncio, ha dichiarato che permetterà ai suoi clienti la possibilità di prendere in prestito fino al 30% delle loro partecipazioni in BTC, fino a 20.000 dollari, al tasso dell’8%.

I detentori sono tenuti ad effettuare pagamenti mensili solo sugli interessi, riservandosi dunque la facoltà di decidere quando regolare il capitale (dopotutto, sono i propri stessi asset a essere presi in prestito!).

Si tratta di un enorme vantaggio per i clienti di Coinbase, ma potrebbe anche essere una grande spinta per Bitcoin. Ma per quale motivo?

Spinta rialzista per Bitcoin?

Ora, sappiamo bene che moltissime persone che hanno nel proprio wallet dei Bitcoin, potrebbero avere qualche momento di difficoltà e aver necessità di alcuni contanti più velocemente di quanto la propria banca possa fornire.

Per costoro, la soluzione non sarà solamente quella di disfarsi delle proprie criptovalute e incassare valuta fiat. Grazie a Coinbase (sito ufficiale), sarà infatti possibile prendere in prestito i loro asset, con l’investitore che potenzialmente potrebbe ripagare il prestito con l’eventuale aumento del prezzo dell’asset stesso.

Insomma, con i prestiti di criptovalute è possibile che molte persone siano indotte a tenere i propri asset in portafoglio per sfruttare questa possibilità, e che Coinbase contribuisca dunque a rimuovere un valido motivo per vendere Bitcoin.

Certo è che è anche possibile che vi possa essere una nicchia di investitori che utilizzerà questo sistema in termini non ortodossi, ovvero sottoscrivendo un prestito sui propri Bitcoin, solo per acquistare più Bitcoin!

Una strategia di questo tipo potrebbe funzionare a favore di qualcuno, dato che l’asset potrebbe essere prossimo a una nuova tendenza al rialzo. Tuttavia, in ultima analisi, potrebbe ritorcersi contro di loro e causare molti problemi! Come per qualsiasi prestito, spetterà alla parte coinvolta rimanere responsabile e pagare il prestito, ma una strategia irresponsabile e rischiosa potrebbe essere molto controproducente.

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