Anche se a bassa capitalizzazione di mercato, $VELO di Velo Finance è stata una delle criptovalute più discusse nelle ultime settimane, complice una crescita di circa il 100% nel giro di un mese. Crescita avvenuta, tra le altre cose, in un mese arido di soddisfazioni per il mondo crypto. Una crescita importante – che ha colto in molti di sorpresa – e che ha portato in diversi dei nostri lettori a chiederci delucidazioni.
Questo sarà dunque un primo contenuto introduttivo sulla tecnologia e sul suo token di riferimento. Anche per capire se si tratta effettivamente di un token da prendere in considerazione oppure di una delle tante meteore che popolano il mondo crypto.
Qualche considerazione preliminare su Velo
Prima considerazione: anche se probabilmente non avrai mai sentito nominare il progetto, in realtà esiste già dal 2020. Quindi, almeno sul piano del trading, non si tratta di una novità. Al contrario, è un token con progetto annesso che possiamo far rientrare a pieno titolo in quelli del precedente ciclo. È un problema? Non necessariamente.
Seconda considerazione: l’idea di fondo è quella di offrire un network che faccia da clearance – o detto in modo più semplice che permetta di scambiare senza spostarsi altrove – anche token legati al valore di altri asset. L’ultima delle trovate di VELO è stata quella di un token sull’oro digitale.
Terza considerazione: il problema che punta a risolvere c’è. Lo fanno anche altre chain, ma il focus di Velo, che passa anche dall’offrire diverse integrazioni utili per chi opera nel mondo dei mercati regolamentati, potrebbe essere utile.
Quarta considerazione: si sta muovendo anche oggi. Nel senso che stringe collaborazioni – interessante un progetto con Solana del quale parleremo più avanti – ed è dunque ancora in sviluppo molto attivo, cosa che non sempre si può dire di progetti nati durante il precedente ciclo.
A cosa serve $VELO?
Parliamo del token, per quanto in breve e per quanto promettendo a tutti di ritornarci nel caso in cui la scalata del progetto dovesse continuare.
È un utility token, che svolge diverse funzioni all’interno dell’ecosistema: fa da token collaterale e fa anche da token che permette di votare all’interno della DAO. Senza scendere ora in dettagli e particolari che potrebbero risultare eccessivi per una prima ricognizione, il valore del token – tra le altre cose – sarà in funzione del livello di utilizzo dei servizi di Velo.
La differenza: la chain KYC/KYB
Forse uno degli aspetti più interessanti del mondo di velo è l’integrazione KYC/KYB – che non piacerà a molti puristi del mondo crypto, ma che potrebbe fare la differenza almeno nel contesto all’interno del quale vuole operare Velo, che è poi il contesto che riguarda il mondo della finanza tradizionale, dei trasferimenti di denaro e più in generale di quei servizi che siamo abituati a ricevere dalle banche.
KYC/KYB – ovvero Know your Customer e Know your Business – sono quelle pratiche che indicano il riconoscimento dell’identità di chi sta operando tramite certi servizi. Gli exchange di criptovalute – con i quali forse avrai più familiarità – hanno implementato tali controlli a ogni livello (con qualche rara eccezione). Velo fa di più, perché porta questa integrazione a livello di blockchain – permettendo così a entità istituzionali e della finanza classica di guardare a questa tecnologia ed essere in linea con i regolamenti nazionali e internazionali. Può piacere o meno, ma è una feature tecnica che potrebbe interessare certi soggetti. Non è l’unica a farlo e ce ne sono altre che (con soluzioni tecniche diverse) – permettono tali gestioni. È comunque uno dei fattori più distintivi di questo progetto.
Velo Finance e Warp
Sono già disponibili – lo sapranno già i più esperti – diversi servizi che si basano su Velo. Il complesso più interessante si trova da velofinance.io, dove possiamo già accedere a swap, scambi, pool di liquidità e farming.
Molto interessante anche Warp, che permette di fare bridging di asset da e per Ethereum, Stellar e Binance Smart Chain.
Novità presenti e attese future
Le questioni di cui si è dibattuto di più nel mondo social dedicato alle crypto sono due, negli ultimi tempi.
- Collaborazione con HTX
L’exchange che è riconducibile a Justin Sun. L’accordo è stato siglato a fine 2023 ed è stato definito come collaborazione strategica. Qui il comunicato stampa.
- Accordo con la Solana Foundation
All’interno di un progetto chiamato Laos Gold Project, con Solana che farà da network di settlement e Velo che offrirà invece l’infrastruttura principale e che farà anche da clearing house. Il progetto è relativamente ambizioso anche sul piano tecnico ed è stato uno di quelli che hanno riportato un po’ di attenzione su VELO.
- Quando arriva App Orbit?
Dovrebbe essere il vero punto di svolta per Velo, che offrirà a breve una App che sarà una sorta di collettore di attività di pagamento. Il team, secondo le comunicazioni ufficiali, sta puntando al terzo trimestre del 2024 e quindi dovremmo finalmente esserci. Sarà un bel banco di prova per l’intero ecosistema.
Chiudiamo qui la nostra guida introduttiva – che non ha alcuna pretesa di essere completa, ma di offrire un’infarinatura di base verso un progetto del quale si è parlato tanto – anche se più per questioni di prezzo che per le caratteristiche del progetto. Caratteristiche che – dovrebbe essere evidente da questo approfondimento – sono comunque interessanti.