Psicologia del bull market: il bias cognitivo che affligge tutti i crypto investitori 

Si sa, la psicologia è una componente fondamentale degli investimenti, specialmente nel mondo crypto, forse persino più importante delle varie analisi tecniche, on-chain, fondamentali e macroeconomiche.

Nei momenti più caldi del bull market, l’entusiasmo ci spinge a prendere decisioni impulsive e ad ignorare i segnali che non vogliamo vedere, ma che hanno un significato oggettivo. Oggi vogliamo parlarvi proprio di questo, di come i bias cognitivi ci portano a soffocare lo spirito razionale che è in noi, e di come possiamo provare a respingere questa forma di auto-inganno psicologico per restare lucidi , e soprattutto  per il bene del nostro wallet. 

È tutto un gioco mentale, nel senso più profondo del termine: una sfida tra le menti degli investitori, dove vince chi arriva prima e  riesce a capire in anticipo cosa faranno gli altri partecipanti. Dovremmo comportarci nella maniera più razionale possibile, ma spesso ciò non accade.

Il bull market: il periodo più difficile per compiere delle scelte

In bear market è tutto molto più semplice: hai già raschiato il fondo, non puoi fare altro che risollevarti acquistando i cali ed aspettando tempi migliori del settore crypto. Non ci sono grosse pressioni, tralasciando magari quella di tua moglie che ti rinfaccia l’investimento andato male, ma per il resto nessuno ti mette agitazione. Certo non saranno i tempi più sereni che ricorderai, ma sono tempi calmi, dove puoi costruire/ricostruire con serenità il tuo portafoglio, senza la fretta di dover agire subito.

In bull market invece si fa tutto più complesso, perché subentrano delle logiche molto più isteriche ed ingannevoli. Tutti diventano magicamente esperti di criptovalute, e ti iniziano a consigliare l’investimento della vita. Su X si riempie di ciarlatani che tracciano qualche linea a caso sul grafico e ti mostrano proiezioni da “to the moon”. Insomma tutti vogliono dire la propria, ma in pochi, se non nessuno, ti mostra quello che realmente serve: dati oggettivi.

Con la mente in preda a mille segnali, a volte tra di loro contrastanti, offerti da altrettanti mille personaggi diversi, diventa veramente difficile prendere delle scelte. Spesso in questo caso succedono due cose: o non si fa nulla per indecisione e paura, o si acquista qualcosa totalmente a caso, pregando i santini sul comodino che quell’investimento miracoloso basti per estinguere il mutuo.

Qui sotto vi proponiamo un podcast che potrà farvi riflettere in un contesto così caldo di bull market. Parliamo di altcoin ed altseason, come non farsi travolgere dall’hype:

Il problema della bolla narrativa: meglio bugie rassicuranti che dati scomodi

Non è solo una questione di overload informativo e di troppe voci in gioco: per questo basterebbe semplicemente seguire il nostro canale Telegram e fidarsi solo di quanto scritto nell’analisi dei nostri autori. C’è però un problema più grande che noi della redazione purtroppo non possiamo risolvere, se non facendovelo notare, con la speranza che ognuno di voi inizi a ragionarci.

Ci riferiamo al concetto di bolla narrativa, a cui tutti noi, chi più chi meno, siamo esposti durante un bull market crypto. In sostanza, in un mercato speculativo, chiunque vuole sentirsi dire quello che gli fa comodo, mentre preferisce evitare realtà difficili da digerire. Se siamo ad esempio degli holders di Dogecoin, non accetteremo mai che qualcuno parli male di DOGE o che proponga una visione bearish: non lo ascolteremo mai, e talvolta saremo spinti addirittura a denigrarlo.

La nostra mente è fatta così: quando si parla di soldi ed investimenti, non ci piace passare per la parte del torto, e preferiamo continuare a sbagliare piuttosto che ammettere i propri errori e tornare sulla retta via. Quante volte vi è capitato di sentire dire una frase del tipo: “Sono sotto del 50% su questa coin ma tanto prima o poi si riprende”? È un classico esempio di auto-consolazione, alimentata dalla community che ci circonda e che ha i nostri stessi interessi speculativi.

Come evitare forzature cognitive in bull market ed agire senza influenze: 3 consigli

Ci sono alcuni trucchetti che ci possono aiutare ad essere il più razionali possibili ed operare in bull market senza filtri esterni, e senza l’influenza di altre community crypto vicine. Il focus principale è quello di leggere i dati oggettivi e verificabili, e di lasciare da parte le opinioni personali che leggiamo online. Ecco, per trovare il giusto mindset, puoi  seguire questi 3 consigli:

• Crea un file excel dove riporre gli investimenti in crypto (volendo anche altri su stocks, bond ecc), e tracciare il loro andamento mese per mese. Questo ti aiuterà ad avere sott’occhio dei numeri a cui non puoi mentire. Se il tuo investimento è in down dell’80%, e lo vedi nero su bianco ogni volta che apri il file, difficilmente ti continuerai a raccontare la storia del “tanto prima o poi risale”

• Stabilisci una strategia sin dall’inizio, dove ti imponi delle regole per entrare o uscire dal mercato, chiaramente pesate in base alla propria esposizione al rischio.  Ad esempio, potresti decidere che venderai una parte di una posizione al +100%, oppure che liquiderai una percentuale ad un certo target temporale. Sarebbe saggio stabilire un allocazione di portafoglio e rilanciarla periodicamente.
  
• Guarda i prezzi contro BTC ( non contro dollari) perchè ti aiuterà a capire se stai realmente sovraperformando il benchmark, ovvero Bitcoin, oppure se i tuoi asset stanno semplicemente seguendo la traiettoria generale del mercato, ma con ritorni inferiori. Ti può essere utile anche fare un recap mensile in cui segnali le monete che hanno fatto meglio del re e quelle che si sono mosse peggio.

Il consiglio più importante di tutti durante un bull market crypto

Esiste una regola non scritta che distingue gli investitori mediocri da quelli che hanno avuto un relativo successo nella loro esperienza: quella di ammettere i propri errori. Nel trading e nelle operazioni speculative si propongono delle teorie di prezzo, che possono essere confermate o smontate dal grafico. Quando si ha ragione è giusto cavalcare il trend, ma quando si ha torto, non conviene aspettare che la situazione inverta da sola.

A volte è molto meglio accettare un proprio errore, e dire che quella tesi era sbagliata, piuttosto che insistere e continuare a perdere soldi. Tutti cambiano idea, non è una questione di essere poco coerenti, ma di saper ripensare le proprie convinzioni  quando cambiano le condizioni. Continuare su una posizione solo per orgoglio non ti renderà un investitore coerente, ti renderà semplicemente più povero.