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Solana buca il muro dei 100.000! È record per il network crypto

Per Solana arriva un importante record: volano le TPS, anche se in un contesto controllato.

Solana ha superato il limite di 100.000 transazioni al secondo. Nello specifico sono state 107.540, anche se in un contesto tecnico particolare. Un risultato che soddisferà (e farà gridare di gioia) i tanti investitori e i tanti sostenitori di questa chain e che scatenerà le solite polemiche che sono purtroppo il pane quotidiano del mondo crypto.

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Il limite è stato infatti testato sotto condizioni di particolare stress, ma ricorrendo a noop, ovvero transazioni che non richiedono l’esecuzione di istruzioni aggiuntive. Come è stato fatto però notare correttamente da diversi, si tratta di transizioni che pur avendo un cost di esecuzione basso, portano con se tutta un’altra serie di calcoli necessari (a partire dalla verifica delle firme) che non rendono quanto accaduto un inutile esercizio.

Solana supera i 100.000 TPS, anche se…

È un risultato storico, per quanto ottenuto in condizioni particolari e che non rappresentano un caso d’uso reale. Sono più di 100.000 transazioni al secondo di media, ottenute con transazioni senza situazioni aggiuntive e che comunque rappresenterebbero in un contesto maggiormente operativo più di 1.000 transazioni al secondo.

È un ottimo risultato per Solana, soprattutto quando si inizia a parlare sempre più concretamente della capacità infrastrutturale del mondo crypto di sostenere anche soltanto una frazione delle transazioni della finanza tradizionale.

Un “problema”, se così vogliamo chiamarlo, che riguarda la lentezza e l’esosità in termini di risorse delle tecnologie blockchain, che ogni progetto prova a correggere, sistemare, migliorare con diversi approcci a questa tecnologia.

Un problema che viene ancora agitato dai detrattori del settore come morte della possibilità del settore di giocare con i grandi prima anche soltanto di provarci.

Un buon risultato, ma le altre?

La battaglia per le TPS, ovvero per le transazioni al secondo, era fino allo scorso ciclo un caso più di scuola che di effettiva necessità, con poco o nulla che avveniva onchain e che ci si aspettava potesse arrivare.

Con l’arrivo della grande finanza, che guarda al settore blockchain con sempre maggiore convinzione, la questione è diventata di enorme importanza.

La decentralizzazione porta a scelte tecnicamente difficili da implementare e a prestazioni che sono ovviamente ridotte rispetto a quelle dei database centralizzati. Starà ora ai network, a partire da Solana e per finire sui layer 2 di Ethereum, dimostrare che ci sono spazi anche tecnici per giocare con la finanza che conta davvero.

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ghibly79
ghibly79
3 mesi fa

Il marketing ne risentirebbe certo, ma a questo punto io direi: gettiamo il cuore oltre l’ostacolo, dotiamoci di una bella licenza bancaria, leviamo la zavorra della finta blockchain, ottimizziamo il tutto in una decina di data center e viaaaa liberi verso il miliardo di TPS, tanto il trust model sarebbe più o meno lo stesso xD