Le whale preferiscono Ethereum a Bitcoin: prosegue la ROTAZIONE dei CAPITALI!

Negli ultimi giorni diversi investitori hanno iniziato a vendere parte delle proprie holdings in Bitcoin per Ethereum, seguendo quella che è stata la scia “istituzionale” del periodo estivo. A seguito di un interminabile rally infatti, la prima criptovaluta del mercato sembra essersi presa qualche settimana di ferie per riposare, mentre la seconda ne ha approfittato per prendere in mano la situazione.

Gli smart money se ne sono accorti, ETF e società quotate inclusi, e sono andati a destinare la maggior parte delle proprie risorse proprio su Ethereum, che pare intenzionata a voler continuare con lo slancio rialzista.

Siamo definitivamente in una fase di rotazione di capitali, probabilmente la più ampia e vigorosa dell’ultimo ciclo. Vediamo in questo articolo chi nello specifico sta puntando forte su ETH e soprattutto c’è ancora spazio per cavalcare questa wave.

Ethereum meglio di Bitcoin sui grafici

Chiaramente questo rinnovato interesse delle whales verso Ethereum (ETH) è dettato da una serie di performance nettamente più incoraggianti rispetto a quelle registrate da Bitcoin nell’ultimo periodo. Da inizio luglio la coppia ETH/BTC è in rialzo di circa l’80%, con un continuum di candele verdi su time frame settimanale che si vedevano ormai dal 2022.

Per quasi 3 lunghi anni Bitcoin ha mantenuto un ruolo da leader sui mercati crittografici drenando la maggior parte della liquidità del comparto altcoin. Ora invece siamo arrivati in quella fase tanto attesa in cui l’interesse torna sulle monete alternative (ETH compresa, come vediamo dal grafico qui sotto).

Anche durante il sell-off di ieri sera, di cui ne abbiamo discusso prontamente nel nostro canale, Ethereum si è mosso meglio di Bitcoin con un calo più contenuto. È il segnale che le logiche speculative del mercato sono cambiate momentaneamente, e che tutti gli occhi sono puntati proprio su quella moneta che fino a poco fa sembrava offrire un profilo più interessante di risk/reward.

Utilizziamo l’imperfetto perché, sebbene ci sia chiaramente ancora molto spazio per salire, Ethereum inizia a dare qualche segnale di possibile rallentamento (sarebbe anche sano), come ad esempio l’RSI weekly della chart ETH/BTC in zona ipercomprato. Potremmo restare anche a lungo in questa condizione, ma onestamente non sarebbe male una piccola correzione, così da ristabilire gli equilibri.

Grossa whale vende Bitcoin ed acquista Ethereum: è il momento di alzare il rischio?

Negli ultimi giorni si è parlato molto dei movimenti di una whale, che aveva ricevuto più di 100.700 BTC circa 7 anni fa (oggi valutati circa $10 miliardi), e che è rimasta inattiva per diverso tempo. La scorsa settimana è tornata in azione, convertendo una grossa fetta del suo tesoro in Ethereum, mossa che ha attirato l’attenzione di molti traders.

Inizialmente ha aperto una posizione long (ancora in corso) su Hyperliquid con una size impressionante di 135.265 ETH, pari a circa 581 milioni di dollari. Poi ha continuato con acquisti spot, ruotando poco per volta il capitale da BTC verso ETH. Oggi detiene 278.490 ETH per un valore di $1,28 miliardi. 

La whale possiede ancora una grossa fetta in Bitcoin, divisa tra diversi wallet tutti ad essa riconducibili. Visto il trend in corso, è probabile che continuerà con lo switch, magari approfittando dei momenti di debolezza di ETH per rinforzare le sue posizioni. La teniamo sotto controllo, seguiranno aggiornamenti in caso di ulteriori spostamenti significativi o di un ritorno su Bitcoin.

Altri smart money accumulano ETH

La whale di cui sopra non è certamente l’unica ad aver avuto la brillante idea di accumulare Ethereum. Ce ne sono molte altre, che in modi più o meno aggressivi hanno aperto long in leva, o acquistato spot la seconda criptovaluta, lasciando da parte invece Bitcoin.

Poco fa Lookonchain ci ha segnalato la presenza di 5 indirizzi appena creati, che negli ultimi 2 giorni hanno comprato ben 19.332 ETH, pari a $92 milioni. Non sono cifre impressionanti come quelle viste poco fa, ma comunque rappresentative dello scenario in corso. C’è appetito per il rischio in questo momento, visto e considerando anche quando accaduto venerdì con Powell al Jackson Hole, e tutti vogliono prendere posizione.

È una mossa saggia entrare su ETH ora come ora?

Il fatto che alcune whales si stiano comportando così non significa che automaticamente tutti dovremmo fiondarci ad occhi chiusi su Ethereum. Diciamo che generalmente, dalla penna di chi scrive, non ci piace entrare sui treni in corsa che hanno già regalato un +220% in pochi mesi con un movimento quasi del tutto verticale.

Siamo comunque in una fase molto concitata, in cui potremmo facilmente riprendere la corsa al rialzo, quindi nel caso non aspettatevi grosse correzioni, ma solo qualche ritracciamento per prendere fiato.  In un mondo ideale sarebbe perfetto osservare un retest verso i $4.000, con una piccola contrazione anche dell’open interest, ma non stiamo a sperarci più di tanto.

Se avete liquidità parcheggiata in dollari, dispiace dirlo ma avreste dovuto pensarci prima di entrare ai massimi. Non che non si possa continuare a correre (anzi!) ma chiaramente da qui in poi c’è una finestra più ristretta per andare a caccia del long.

Se siete in BTC e state pensando di fare come le whales, anche qui valutate bene la situazione: non sarebbe sbagliato attendere una ripresa di Bitcoin ed un breve raffreddamento della chart ETH/BTC.  Ecco in questo caso, non guardate più di tanto il grafico in dollari perchè non vi servirà a trovare un punto favorevole di ingresso.