Nelle ultime ore, in quel di Hyperliquid, è accaduto qualcosa di clamorosamente insolito per un luogo come un mercato di trading per derivati. Siamo però nel mondo crypto, ed è tutto normale, o perlomeno siamo ormai abituati a certe scene di “market crime”. Siamo su XPL, token del progetto Plasma, nuova soluzione blockchain per le stablecoin progettata da Tether e Bitfinex.
Il luogo del delitto è il perp DEX di Hyperliquid, dove XPL è listata nella sezione futures, non essendo ancora stata ufficialmente lanciata in mainnet e dunque non disponibile per il trading in versione spot. Cosa è successo? Qualcuno ha ben pensato di manipolare il mercato e portare XPL ad un rialzo mostruoso nel giro di pochi minuti, liquidare tutti gli short presenti, e poi vendere tutti i token al picco, riportando i prezzi al punto di partenza.
Plasma XPL: grossa manipolazione su Hyperliquid
Giusto per dare un pò di contesto: XPL veniva scambiato da qualche giorno su Hyperliquid all’interno del range $0,5-$0,6, senza particolari scossoni di volatilità. Il team di Plasma aveva raccolto ben $373 milioni in una public sale per lanciare la moneta, ottenendo un enorme successo ed approvazione del pubblico.
Tutti quelli entrati in public sale sedevano su un profitto “ipotetico” di 10X. Il token non è ancora live sulle borse spot e non può essere venduto, dunque qualcuno ha pensato di fare hedge dei propri profitti andando short sul mercato derivato di Hyperliquid. Vendendo short sui futures ed aspettando il listing spot, era come congelare un guadagno futuro.
Peccato che molti di questi traders non hanno fatto i conti con la facilità con cui un mercato del genere così poco liquido possa essere manipolato da chi ha in tasca svariati milioni di $ da mettere sul piatto. Prima di passare alla spiegazione di ciò che è successo, vi mostriamo il grafico, così potete ammirare l’essenza della “crime season” in azione.

Un singolo indirizzo distrugge $16 milioni di short su XPL
Tutto è iniziato ieri quando l’indirizzo “0xb9c0283968744b80aef904455bb3dfc7ffd6801e” ha depositato $16 milioni in USDC su Hyperliquid. Quei fondi sono stati utilizzati per aprire una posizione long pari a 15,2 milioni di XPL, nell’arco di appena due minuti. L’order book è stato svuotato ed il prezzo è schizzato immediatamente da $0,60 fino a $1,80, con un rialzo del 200%.

Gli acquisti non sono stati casuali. Al contrario sono stati misurati per far sì che si innescasse la liquidazione delle posizioni short che erano in gioco, così da creare uno squeeze sul prezzo. In totale $16 milioni di short sono stati fatti fuori, di cui $7milioni su una singola posizione del “povero” utente “0xc2cb60662017a1da2562e9cccea9df74d9d8edf9”.
Il manipolatore è invece riuscito a vendere una grossa fetta della sua posizione long nei pressi del top, tra gli $1.55-$1,60 incassando all’incirca $15 milioni di guadagno in meno di un ora. Al momento della stesura detiene ancora un long aperto su XPL con $8.8 milioni di USDC. Se volete sentirvi poveri, potete dare un occhiata al suo wallet su Debank.

Chi è la misteriosa whale?
Su X in molti hanno speculato sul fatto che l’indirizzo della whale che ha manipolato XPL fosse riconducibile a Justin Sun, noto investitore multimiliardario nonché fondatore dell’ecosistema Tron. Non sarebbe neanche uno scandalo associare il nome di Sun ad un evento simile, visto che in passato è stato coinvolto in circostanze simili, se non più gravi.
Detto ciò, non ci sono prove che sia stato lui a scatenare la liquidazione degli short, ed anzi sembra poco probabile che la mano fosse davvero la sua. Lo capiamo perché dalle analisi on-chain, come mostrato dall’utente “dethective”, quei $16 milioni in USDC utilizzati per aprire i long su XPL sono stati presi in prestito su Venus, money market della BSC.
L’utente ha impegnato 39 milioni di BNB per prendere in prestito 16 milioni in stablecoin, poi bridgate tramite l’app debridge presso Hyperliquid. Sembra strano che Justin Sun non abbia utilizzato TRX, che è la sua maggiore holdings, per fare questa operazione.
C’è però questo screenshot che sta spopolando su X (senza nessuna fonte) che mostra un presunto account di Justin Sun in cui si scusa pubblicamente per la manipolazione, giustificandosi con la scusa di essere “solamente troppo ricco”. Con ogni probabilità è un fake.

Ad ogni modo, Justin Sun o no, l’impatto della manipolazione è stato” terribile”, quantomeno per il mercato stesso. L’open interest è sceso di molto, con parecchi utenti che sono stati forzati ad uscire dalle posizioni. Molti hanno perso denaro, ed un solo utente si è arricchito.
Crime Season, ma è tutto nella norma
Finora abbiamo giocato con il termine “Crime Season”, per enfatizzare una situazione di far west nei mercati decentralizzati come Hyper Liquid, dove un’entità con parecchia disponibilità economica può fare il bello e il cattivo tempo. Abbiamo dato un accezione negativa a questo termine, ma in realtà è tutto normale, almeno per una visione di una borsa libera ed aperta a tutti.
Dovremmo sapere di essere su uno scambio dove chiunque può guardare i book e gestire le proprie posizioni come meglio crede per trarne un profit. Sarebbe molto peggio se quei stessi trade fossero stati cancellati dalla chain da parte di un’entità superiore che può gestire la validazione. È già successo qualche mese fa con Jelly Jelly, ma quella è un’altra storia.
Comunque per concludere: vediamo molti lamentarsi di quanto appena successo, gridando allo scandalo. Non c’è nessuno scandalo, almeno dalla parte di chi vi scrive. C’è stato solamente un traders più furbo e con più risorse degli altri, che ha saputo sfruttare un inefficienza del mercato.
Se pensate che tutto ciò sia “too much” per voi, potete tranquillamente tornare ad investire in buoni postali. È così che funzionano i mercati, i veri mercati decentralizzati, che vi piaccia o no.
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Se pensate che tutto ciò sia “too much” per voi, potete tranquillamente tornare ad investire in buoni postali.
Mi pare una conclusione un po’ drastica 😀 esistono anche le vie di mezzo fra fare leve a caso e investire in buoni postali… si chiamano spot orders, tradotto “compra e tieni, poi quando (e se) vuoi rivendi”.
Detto questo un caro saluto agli ennesimi wannabe traders liquidati in massa, che erano certi di essere i più furbi in un mondo di squali veri – ohhh poverini! Voi sì che dovreste comprare 200 euro di buoni postali al posto che giocarveli al casinò delle leve :’)
ovviamente parole al vento, si giocheranno anche la prossima pensione della nonna 😀
Certo caro, la mia era chiaramente una provocazione! per dire che in certi contesti è il far west e devi essere pronto anche a possibili manipolazioni come questa.
Aggiungo anche che quelli che hanno shortato XPL non sono proprio degli sprovveduti. Cercavano di fare hedging su dei profit non realizzati dalla public sale di Plasma. Inoltre la leva massima su XPL su Hyperliquid è di massimo il 3X. Non erano proprio degli scommettitori seriali, c’erano anche balene con parecchi milions di posizioni. Semplicemente qualcuno più “grosso” di loro li ha puniti.
giustissima precisazione… non sapevo che la leva massima fosse “solo” 3x. La cosa dovrebbe essere di lezione anche ai più navigati: non si dormono sonni tranquilli nemmeno con una leva 1.5x sulla maggior aprte dei token.
Poi se uno lo sa e vuole andare di leva, ovviamente, libero di farlo – solo ho l’impressione che molti sotto al 5x si sentano ancora troppo tranquilli
Lei il più delle volte mi è troppo fiscale.
questa è la cosa più carina che mi hanno detto negli ultimi 3 anni!
<3
Ora però non mi faccia persino commuovere 🙁