Il mercato crypto ha vissuto ieri una nuova fase di correzione, con ribassi diffusi dopo la pubblicazione dei dati sull’economia statunitense. Paradossalmente i numeri sono risultati positivi, segnalando solidità, ma questo ha alimentato i timori che la Fed possa rinviare ulteriori tagli ai tassi. Va però ricordato che la prossima riunione del FOMC è fissata per il 28-29 ottobre, e nel frattempo il quadro macro potrebbe mutare sensibilmente.
Correzione del mercato crypto dopo i dati USA
Il prezzo di Bitcoin ha chiuso la seduta con un calo del –3,80%, tornando sotto i 110.000$, livello che già in precedenza aveva mostrato debolezza. Nonostante il ribasso, il mese di settembre si mantiene ancora leggermente positivo con un +1,14% e quota 109.500$. Da inizio 2025, la performance di BTC resta ampiamente in verde, segnando un +17,31%, confermando così un trend rialzista di fondo, pur all’interno di una fase di volatilità crescente.
Bitcoin sotto i 110.000$

Sul grafico monthly di BTC si osserva con chiarezza l’uptrend in atto. Guardando ai movimenti dall’estate scorsa emerge una sequenza ben definita di massimi crescenti e minimi crescenti, che continua a caratterizzare la struttura rialzista.
La discesa in atto non intacca la costruzione del trend. Finché il prezzo rimane sopra l’area dei 95.000-96.000$, siamo di fronte a uno swing correttivo all’interno di un movimento rialzista di più ampio respiro.
Livelli chiave di lungo periodo
Osservando i vettori più estesi, in particolare quello che parte dai minimi di novembre 2022, i rischi maggiori si concretizzerebbero solo in caso di una discesa sotto l’area degli 87.000 dollari. In quell’eventualità il trend di lungo sarebbe compromesso. La discesa sarebbe di circa un 32% dall’ATH. Situazione simile a quella della correzione dello scorso gennaio – aprile.
Altcoin e Ethereum in sofferenza
Quando Bitcoin starnutisce, il resto delle altcoin si prende un bel raffreddore, se non addirittura una polmonite. Infatti il settore ha perso percentualmente, nella maggior parte delle altcoin, molto più di Bitcoin nelle ultime 24 ore. Tra i ribassi più evidenti troviamo BNB, Solana, Avalanche e Sui, che potete osservare su questa pagina di criptovalut.it® quotazioni.

Bitcoin Dominance in risalita
Questo andamento si riflette chiaramente osservando il grafico della dominance di Bitcoin, che è tornata a salire attestandosi al 58,87%. Tale livello rappresenta un supporto tecnico: riprendendo gli studi fatti qualche mese fa, si nota come, dopo la rottura dell’area del 60%, fosse partita una discesa che aveva favorito la ripresa della dominance di Ethereum e, più in generale, delle altcoin.
Oggi, invece, la dominance di BTC si è fermata in area 57%. La dominance di Ethereum registra un calo a –12,92%, mentre quella delle “OTHERS” è in flessione ma non ancora negativa su base mensile.
Bitcoin vs S&P500: un confronto di forza relativa
In allegato riportiamo il grafico weekly del rapporto tra Bitcoin e il future S&P500 (BTC/ES1!), utile a misurare la forza relativa tra l’asset digitale e l’indice azionario di riferimento. Dopo il minimo del 2022, il rapporto ha avviato una fase di recupero significativa, passando da valori prossimi a 4 fino a sfiorare quota 19 nel 2025. Questo andamento certifica la sovraperformance di Bitcoin rispetto al mercato azionario tradizionale.

Test della SMA e Fibonacci
Nelle ultime settimane la dinamica è divenuta più delicata. Il rapporto è sceso in area 16, livello che coincide con la media mobile (SMA 50), indicatore comunemente utilizzato per individuare fasi di consolidamento o inversione e con il 50% dei ritracciamenti di Fibonacci. La perdita di questo supporto potrebbe aprire la strada a una correzione più profonda, con i successivo riferimento collocato sulla trendline arancione.
Al rialzo, solo la tenuta della SMA 50 consoliderebbe le basi per una nuova ripartenza, confermando la capacità di Bitcoin di mantenere una performance superiore all’indice americano. La fase attuale rappresenta dunque un punto di svolta decisivo.
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