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Continua lo strano stato di salute incredibile per diversi dei progetti che sono legati al mondo della privacy. Dopo la corsa incredibile di ZCash, che è stata confermata anche oggi (è una delle 3 crypto in positivo nella top 100), arriva anche una stecca incredibile da parte di Dash, che nel corso dell’ultima ora ha portato a casa un +16%, probabilmente con uno short squeeze di quelli da manuale.
Ad alimentare la corsa di queste narrative sono anche diversi dei personaggi più in vista dell’interno mondo crypto, su tutti Mert Mumtaz (almeno relativamente a ZCash), che in tanti dei nostri lettori conosceranno come personaggio molto in vista dell’ecosistema Solana. Ha gambe questa corsa, è un meme dei meme? Oppure potrebbe esserci qualcosa anche sul lungo periodo?
Privacy coin, Dash e la corsa infinita
Sul tema si è già espresso in modo eccellente qui Alessandro Adami, sottolineando come ci siano da un lato dei movimenti di vecchie glorie, dall’altro invece la possibilità di guardare anche altrove. In realtà infatti a correre sono state due delle tre storiche del comparto, con una nicchia che in realtà, pur essendo relativamente ampia, ha visto pochi vincitori e tanti in attesa.
- La finestra, ok, ma aperta da chi?
Ne approfitto per riallacciarmi al discorso linkato sopra, che parla della ciclica finestra all’interno della quale si muovono certe vecchie glorie in grado di far registrare delle performance decisamente fuori dal comune, anche se per brevissimi periodi. Una tradizione/rotazione, come l’ha chiamata Alessandro, che però questa volta ha anche qualche tema in più.
Il ruolo dei player più rilevanti
La parola influencer è diventata nel settore una sorta di insulto. Un enorme calderone dove finisce qualche brava persona (poche in realtà) e tutta una serie di soggetti che invece cercano di sbarcare il lunario come riescono. Ovvero spesso spingendo degli sprovveduti verso investimenti che investimenti non sono e che in realtà però li tengono sempre sulla cresta dell’onda della popolarità.
Questa volta, almeno sul fronte privacy coin – la questione sembra essere diversa: a spingerla infatti ci sono persone più che rispettabili del mondo crypto – che hanno un ampio storico di affidabilità alle spalle e che sono al di sopra di ogni sospetto.
Ve ne ho parlato in un video che è andato in onda oggi e che potete ancora guardare. Poco più di 10 minuti per cercare di capire cosa si nasconde dietro questo trend e se sia forse eccessivo riporvi speranze.
Scarsa liquidità gioca per ora a favore
La scarsa liquidità di cui sono dotati i contratti su questi specifici asset sta giocando a favore. Guardare ad esempio al grafico che alleghiamo e che registra l’open interest sui contratti DASH/USDT. È bastato un aumento realtà assai modesto di puntate long per sfasare completamente il grafico e portarlo fuori dalla normalità.
1,45 milioni di liquidazioni short hanno mandato il prezzo nello spazio, a ulteriore testimonianza del fatto che serve davvero poco per spostare in modo importante il prezzo di queste crypto.
Il motivo è presto detto: proprio a causa della loro privacy integrata almeno a livello spot sono pochi gli exchange che ne permettono lo scambio, creando un mercato ancora più frammentato e se vogliamo pericoloso.
