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Bitcoin bene ma NON BENISSIMO: i trader restano in GUARDIA!

Per ora siamo salvi, ma occhio...

Bitcoin ha difeso con vigore il supporto dei $100.000 durante le sessioni del week-end, rimbalzando con forza dopo molteplici tentativi da parte degli orsi di portare la criptovaluta in bear market. I più frettolosi diranno “scampato pericolo”, ma ci sono ancora delle questioni da risolvere sul fronte macro e qualche incertezza che limita il potenziale di upside nel breve termine. 

I traders di derivati rimangono posizionati con cautela e non sembrano essere disposti ad accelerare il passo andando a prendersi qualche rischio di troppo. Le condizioni del mercato rimangono ancora in modalità pseudo-shock dopo il crollo di ottobre, e ci sarà da aspettare una netta reazione del sentiment prima di potersi lasciare alle spalle questo epilogo bearish. Siamo però forse vicini ad un punto di svolta, anche per quanto riguarda il comparto altcoin. Vediamo tutti i dettagli in questo articolo.

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Bitcoin ancora incerto: open interest moderato

Nonostante Bitcoin (BTC) sia riuscito nell’impresa di reggere i $100.000, livello di prezzo che in un articolo della settimana scorsa sottolineavamo come particolarmente importante per la price action di breve, non sembra esserci tra gli operatori quello spirito rialzista tipicamente associato alle fasi euforiche. Lo capiamo dal fatto che l’open interest complessivo del mercato dei futures è rimasto pressoché fermo dopo il deleveraging reset del 10 ottobre.

Appena un giorno dopo il crash che spazzò via $19 miliardi in liquidazioni, la somma dei contratti aperti sui derivati era di $32 miliardi mentre ora siamo saliti ad appena $32,8 miliardi. I traders non cercano nuove esposizioni a leva in una fase delicata del genere, sia perchè probabilmente spaventati dalla ferocia della volatilità, sia perché più intenzionati a proteggere da potenziali ribassi i profitti accumulati nel corso degli ultimi anni.

Bitcoin open interest
Open interestFonte dati: https://x.com/glassnode

I funding rate confermano l’esitazione

Anche sul fronte dei funding rate, che ricordiamo essere quei tassi che indicano se gli operatori dei futures sono disposti o meno a pagare per mantenere aperti i propri long (e viceversa per gli short), emerge un quadro ancora titubante per Bitcoin. Come segnalato dall’analista “OnChainCollege”, si osserva una progressiva diminuzione dei funding a partire da agosto, pur con valori su Binance ancora superiori alla media.

Come accaduto dopo le correzioni dell’estate 2024 e del primo trimestre 2025, potremmo dover attendere il ritorno a tassi negativi per qualche giorno prima di chiamare definitivamente il bottom e ripartire al rialzo. Questo non implica necessariamente che ci sarà una discesa sotto i $100.00, ma suggerisce che il sentiment potrebbe brevemente inclinarsi verso uno scenario di paura ed il panico prima di una ripresa più solida, replicando il comportamento osservato nelle ultime due gambe rialziste del ciclo.

Funding rate Bitcoin
Funding rateFonte dati: https://x.com/OnChainCollege

I traders ancora in cerca di put

Sul fronte delle opzioni, si conferma il bilancio di una complessiva propensione marginale al rischio da parte degli investitori professionali. Il delta skew 25 su Bitcoin, sia nelle scadenze di breve che più di medio termine, indica una certa tendenza alla protezione. Questa metrica calcola il rapporto tra volatilità implicita tra opzioni call (acquisto) e opzioni put (vendita) secondo una logica semplice: se il grafico sale, vuol dire che le put costano di più della call, e viceversa se lo skew scende.

La scorsa settimana l’indicatore è salito in modo importante, soprattutto sulla scadenza a 7 giorni, segnalando appunto che i premi da pagare per le opzioni put sono più ingenti di quelli per le opzioni call. In altre parole, i traders preferiscono difendersi piuttosto che puntare aggressivamente un rialzo. Servirà una rottura decisa per convincere questi operatori a cambiare il proprio posizionamento. Sappiamo però altresì che nel mondo crypto il sentiment può cambiare molto velocemente.

posizionamento traders sentiment
Delta skew 25Fonte dati: https://www.theblock.co/data

Opportunità per le altcoin?

In una situazione del genere, il market maker Wintermute suggerisce nel suo report che il mercato altcoin potrebbe essere finalmente sull’orlo di una fase di outperforming rispetto alle gesta di Bitcoin. Storicamente infatti le alternative coin hanno registrato bei rialzi, quando il re era vicino ai suoi massimi storici, con un drawdown compreso tra lo 0 e il 10%, con un win rate superiore al 50%

Quando invece la distanza dai massimi aumenta, statisticamente sembra meno probabile (win rate inferiori al 50%) che le altcoin sovraperformino BTC. Ecco ora siamo più o meno a $104.000 ad un 20% di distanza dall’ATH: se i tori dovessero riapparire, la rotazione dei capitali potrebbe poi colpire le altcoin più forti portando ad un principio di altseason.

performance alt btc
Relative performance alts vs BTC Fonte dati: https://x.com/wintermute_t


Conclusioni

Il mercato è in una fase di transizione che lascia trasparire un senso di incertezza di avversione al rischio, sebbene comunque il sentiment sia complessivamente migliorato rispetto alle ultime sessioni in cui regnava il terrore. Ci stiamo avviando silenziosamente verso una ripresa del trend al rialzo, previa però ancora qualche possibile scherzetto degli orsi che potrebbe spazzare via le ultime mani deboli. 

La cosa positiva è che abbiamo molti catalizzatori alle porte che potrebbero riportare slancio nelle quotazioni, innescando un nuovo clima di fiducia, con possibile riversamento anche nelle tanto amate altcoin. Tenete duro, perché è rimasto poco.

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