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Bitcoin: si inverte l’INDICATORE TOP. Gli USA spingono trend rialzista. I dati

I prezzi di Coinbase tornano a essere più alti rispetto agli altri exchange. È un buon segnale?

Il Coinbase premium è tornato in positivo: il prezzo di Bitcoin sull’exchange più rappresentativo del mercato USA è ora di nuovo superiore alla media delle quotazioni sugli altri exchange internazionali di grandi dimensioni, cosa che segnala un ritorno dell’appetito per $BTC in particolare negli Stati Uniti d’America.

È un segnale importante di inversione del trend almeno negli USA, dopo che per un intero mese il prezzo di $BTC si era trovato in territorio negativo, cosa che aiuterebbe a spiegare anche le performance negative del prezzo di $BTC proprio durante le ore di scambio centrali per gli Stati Uniti. Che tipo di segnale è però in generale per il principale asset digitale? Scopriamolo insieme in questo approfondimento.

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Torna la fame di Bitcoin negli Stati Uniti

Il Coinbase premium è un segnale soft – di quelli che non hanno immediato impatto tecnico – ma che al tempo stesso ha sempre segnalato dei cambiamenti relativamente importanti nella struttura giornaliera del mercato di Bitcoin.

Il Coinbase premium. Fonte: CoinGlass

Di cosa si tratta? È il rapporto del prezzo di Bitcoin che troviamo appunto su Coinbase e il prezzo che troviamo sugli altri exchange principali. Trattandosi di mercati separati (sui quali intervengono anche gli investitori che fanno, arbitraggio, ma fino a un certo punto come vedremo più avanti).

La lettura semplice di questo indicatore

È una lettura che ci aiuta a capire la domanda di Bitcoin, segmentandola geograficamente. Coinbase è l’exchange più importante negli Stati Uniti e in genere un prezzo più elevato su questo exchange segnala un maggiore appetito per $BTC sulle piazze USA.

L’indicatore – come è visibile dal grafico – non è fisso. Cambia relativamente spesso orientamento, anche se poi tende a mantenere il suo stato positivo/negativo relativamente a lungo.

La lettura più ottimistica

Durante i periodo di trend positivo il Coinbase premium tende a essere in verde, ovvero è più comune che ci sia un prezzo più alto su Coinbase rispetto agli altri exchange. Quando il Coinbase premium è stato invece in negativo a lungo, il prezzo ha storicamente sofferto.

Potrebbe dunque trattarsi, per quanto servano conferme anche durante le prossime settimane, di un buon segnale per il prezzo di $BTC.

Quanto hanno aiutato gli ETF?

La sessione di venerdì 28 novembre è stata di quelle invero particolari, perché si tratta del Black Friday, il venerdì dopo il Giorno del Ringraziamento, che vede le borse USA chiudere anticipatamente alle 13:00. Quindi soltanto mezza giornata per gli scambi – che ha visto però comunque sia gli ETF su Bitcoin sia quelli su Ethereum chiudere in positivo.

L’andamento degli ETF Bitcoin negli USA nelle ultime 30 sessioni

In positivo anche gli ETF su Solana, Ripple, Litecoin e Hedera $HBAR. Rimangono fermi invece gli ETF su Dogecoin, che per il momento non sembrerebbero essere in grado di attirare una domanda sostenuta.

Per quanto si tratti di qualcosa di impossibile da provare matematicamente, con inflow su BTC di meno di 80 milioni e durante una sessione non completa dubitiamo che questo cambiamento del sentiment negli USA sia dipeso dagli ETF.

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