Siamo abituati a leggere i movimenti del re Bitcoin guardando banalmente il grafico BTC/USDT, o al massimo mettendolo in relazione alle performance di Ethereum attraverso la variante ETH/BTC. Ma queste chart non tengono conto di un fattore importantissimo che spesso ha avuto un ruolo chiave nei vari cicli bull/bear della storia: la liquidità in stablecoin.
Avrebbe molto più senso infatti interpretare l’andamento dei prezzi degli asset crypto alla luce di quanto accade con la supply di USDT, la più grande ed influente stablecoin del mercato, in particolare con la sua dominance. In questo articolo vi mostriamo un trucchetto, che vi potrà essere utile per capire cosa sta succedendo in questo momento, e cosa possiamo aspettarci dai prossimi mesi.
Bitcoin e dominance di USDT: come leggere i cicli di mercato
Esiste un grafico che molti non conoscono, ma che in realtà è tanto semplice da spiegare quanto utile per comprendere le varie fasi speculative di Bitcoin. Parliamo della chart BTCUSDT/USDT.D, ossia il rapporto tra il prezzo di Bitcoin e la dominance di Tether, la stablecoin più utilizzata al mondo con $167 miliardi di capitalizzazione.
La logica dietro questo rapporto è molto intuitiva: se il grafico sale significa che BTC sta guadagnando forza in concomitanza di un flusso di liquidità in stable che si riversa sul mercato. Quando invece il grafico scende vuol dire che gli investitori stanno riducendo il rischio per rifugiarsi su USDT, segnando fasi di distribuzione.
Rispetto alla classica lettura del mero prezzo della criptovaluta, questa prospettiva aggiunge un informazione molto preziosa, che valuta la direzionalità del mercato con la reale affluenza dei capitali. Ci serve per capire dove si sta spostando la liquidità ed in che modo sta influendo sui movimenti del mercato.

Come interpretare la fase attuale di mercato
Se facciamo zoom-out da questo grafico, possiamo osservare alcuni dettagli molto interessanti, soprattutto paragonando la situazione attuale con quella dello scorso bull market del 2021. In quell’epoca, Bitcoin aveva segnato un primo massimo a $65.000 ad aprile, seguito da un successivo top a $69.000 a novembre. Rapportato con la dominance di USDT, il secondo tocco è stato meno “sano” del primo, con meno liquidità in stablecoin che effettivamente fluiva verso il mercato.
A questo giro invece abbiamo toccato un primo massimo nei pressi dei $100.000 a novemebre 2024, accompagnato da un secondo ATH a $120.000 in concomitanza di luglio 2025. La situazione sul fronte della liquidità appare però diversa rispetto al 2021, come evidenziato chiaramente nel grafico.

Spiccano all’occhio subito due informazioni fondamentali:
1-C’è una divergenza opposta a quella del 2021: sebbene tutti i 4 i punti di top sembrino aver indicato un momento di presa di profitto e un conseguente aumento della dominance di USDT, nell’ultimo ciclo il secondo tocco è stato più forte del primo, segnale di maggiore fiducia e maggiore introito di liquidità
2- Un prezzo maggiore di Bitcoin nel 2024/205 rispetto al 2021 non è associato ad un proporzionale ingresso di liquidità in USDT, ad indicare che i market makers ed i grossi investitori considerano un certo livello come zona di potenziale presa di profitto, oltre la quale difficilmente si riesce ad andare.
Cosa potrebbe accadere ora?
Al momento pare evidente che la liquidità sta uscendo da Bitcoin, come mostrato dalla spike di 3 settimane che ha fatto da finta al rialzo per tutti i long tardivi. Probabilmente, a meno che di eventi inatteso, nei prossimi giorni andremo a scavare più in fondo per trovare una zona di possibile accumulazione.
Difficile che questo sia il top definitivo del bull market, vista la differenza con la situazione del 2021, a cui si somma anche un panorama macro del tutto diverso. Alcuni traders, come l’utente X “Harry_Trades”, credono che Bitcoin andrà a compiere nelle prossime settimane/mesi l’ultima leg up di questo ciclo, prima di iniziare una lunga fase di assorbimento della liquidità.

E per le altcoin?
Possiamo applicare lo stesso principio con le altcoin, applicando alla chart TOTAL 2, che misura la market cap di tutte le crypto senza Bitcoin (quindi ETH, altcoin e stable), il filtro della dominance di USDT. Il risultato grafico cambia notevolmente rispetto a quanto osservato finora.
Emerge meno la volontà degli investitori di prosciugare liquidità dalle altcoin in questo momento. Anzi, a dir la verità, sembra che ci sia più interesse a spingere i capitali in questa nicchia. Rispetto al top del 2021 c’è ancora potenzialmente molto spazio, anche se non possiamo garantire che raggiungeremo lo stesso livello.

Cosa possiamo dedurre da tutto ciò? Che per il mercato di Bitcoin al momento non sembra esserci molto interesse ad aggiungere liquidità, sebbene comunque la fine del ciclo sembri ancora lontana. Per le altcoin invece il momento pare molto più favorevole e con una finestra più incoraggiante per cercare un posizionamento al rialzo.
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