Panama City, la capitale di Panama, inizierà ad accettare pagamenti in Bitcoin, Ethereum, USDT e USDC (i due stablecoin legati al dollaro che sono più capitalizzati). In consiglio comunale è passata infatti la proposta che permetterà agli uffici pubblici nella sua giurisdizione di iniziare ad accettare questo tipo di pagamenti per multe, tasse locali, licenze, permessi e altri tipi di pagamenti.
La notizia è stata data direttamente dal sindaco della città Mayer Mizrachi tramite il suo account X ufficiale. La votazione è passata e ora sarà soltanto questione di tempo prima di vedere Panama City nel mondo crypto.
Ci sono già diverse giurisdizioni locali negli USA che permettono lo stesso, così come Canton Zugo in Svizzera. Esperimenti che però fino a oggi hanno visto un’adesione da parte della popolazione relativamente modesta. Più che a un flusso di denaro aggiuntivo (si sarebbe ottenuto anche nella valuta locale, che è pegged al dollaro USA), l’iniziativa è nata per segnalare l’apertura della città al mondo crypto.
La comunicazione del sindaco
A parlare è direttamente il sindaco della città, Mayer Mizrachi, che comunica via X:
Il consiglio di Panama City ha appena votato a favore per diventare la prima istituzione pubblica ad accettare pagamenti in criptovalute. I cittadini potranno ora pagare tasse, multe, e permessi interamente in crypto. Partiremo con BTC, ETH, USDC e USDT.
Per il momento dunque si tratterà delle due principali criptovalute per capitalizzazione di mercato – Bitcoin e Ethereum – insieme ai due stablecoin legati al dollaro più rilevanti.
La situazione è diversa da quella di El Salvador (che pur ha dovuto fare qualche passo indietro a causa di un accordo con il Fondo Monetario Internazionale), per quanto ci siano delle similitudini valutarie tra i due paesi. – che utilizzano entrambi come valuta locale il dollaro USA.
Il sindaco di Panama City ha poi aggiunto:
Le precedenti amministrazioni hanno provato a portare avanti una proposta di legge in senato per renderlo possibile, ma noi abbiamo trovato un modo semplice per farlo senza creare nuove leggi. Legalmente le istituzioni pubbliche devono ricevere fondi in dollari. Noi abbiamo stretto un accordo con una banca che si occuperà delle transazioni in crypto. Questo permetterà la libera circolazione delle crypto nella nostra intera economia e nel nostro governo.
Ci sarò dunque, almeno secondo quanto ci è dato capire, un intermediario che si preoccuperà poi di convertire le crypto ricevute in dollari, dato che per le istituzioni pubbliche di Panama al momento non è possibile accettare pagamenti diversi dal dollaro USA / Balboa.
In altre parti del mondo apertura agli stablecoin
Mentre in Italia il ministro Giorgetti parla di pericolo enorme che arriva dagli stablecoin altrove si aprono le porte a questo tipo di pagamenti. Si obietterà che le situazioni di Panama e dei paesi EU sono diverse.
Ma è comunque una differenza di atteggiamento che ritenevamo importante sottolineare. Chi avrà ragione? Lo scopriremo tra qualche anno, quando sapremo se gli stablecoin saranno riusciti a diventare una parte importante dell’economia mondiale.