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Volevano FARE FUORI ETHEREUM: documenti shock da SEC e Procura New York. A un passo dal DISASTRO

Ethereum nel mirino delle autorità USA: una storia del passato... recente che fa ancora paura.

Non c’è altro modo di metterla. Volevano fare la pelle a Ethereum – a margine del grande attacco delle autorità USA al mondo crypto che si è consumato negli ultimi 4 anni. A rivelarlo sono i dispacci che sono stati resi pubblici grazie alle azioni legali di Coinbase e che riguardano numerose comunicazioni di SEC, anche con altre autorità USA.

Tra queste una richiesta dell’ufficio del procuratore generale di New York, che aveva chiesto una mano a SEC al fine di far dichiarare Ethereum una security. Per chi non fosse aggiornato sulla questione: si sarebbe trattato di un problema enorme per $ETH e per tutti gli intermediari che lo quotano negli USA.

Un tentativo che – tra le altre cose – proseguì anche in termini di interessamento da parte di SEC, salvo poi chiudere la questione poco prima del lancio dell’ETF negli USA. Anche se sono ormai storie passate, è comunque interessante guardare a cosa stava succedendo – e a cosa sarebbe potuto succedere se certe cose fossero andate in senso opposto.

“Aiutaci a dichiarare Ethereum una security”

Tra gli oltre 10.000 documenti che sono stati rilasciati grazie a una richiesta di Coinbase nell’alveo del Freedom of Information Act, c’è una curiosa richiesta da parte della Procura di New York, inviata a SEC.

Vogliamo richiedere a SEC l’invio di un amicus a supporto della tesi che Ether sia una security. Che lo sia o meno non sarà decisivo nel nostro caso (abbiamo autorità sia sulle security che sulle commodity) – ma io credo che sarebbe vantaggioso per la protezione degli investitori ottenere da una corte la dichiarazione di Ether come security. Al contrario, non sarebbe il massimo (anche se non decisivo) per la corte rifiutare una dichiarazione del genere.

Amicus è un riferimento ai cosiddetti amicus curiae – una dichiarazione che parti non coinvolte in un processo possono inviare a una corte, se il caso li interessa in modo concreto. Sarebbe stata la morte di $ETH? No, ma sarebbe stato comunque per Ethereum un problema di proporzioni enormi, perché avrebbe voluto dire l’obbligo di combattere una lunga e costosa causa negli USA, mentre gli exchange avrebbero probabilmente delistato l’asset.

SEC… e le indagini su Ethereum

Diversi dei nostri lettori ricorderanno le voci sempre più insistenti di indagini di SEC in tal senso, mentre gli USA si preparavano a dare il benvenuto agli ETF poi finalmente arrivati. Indagini che furono chiuse anche grazie all’impegno di Consensys e a una serie di citazioni in giudizio proprio contro l’agenzia.

Il pericolo sembrerebbe essere sventato. SEC ha chiuso le indagini senza aver dichiarato Ether una security, cosa sulla quale non si tornerà, soprattutto ora che a capo di SEC siede Paul Atkins, personaggio molto vicino al mondo crypto e dagli atteggiamenti chiaramente più libertari verso il settore.

Pericolo sventato, che però dovrebbe ricordare a qualcuno che si lamenta del nuovo corso che fine avremmo potuto fare noi tutti, perché un colpo del genere a Ethereum sarebbe stato probabilmente un colpo mortale su tutto il settore alt.

Per chi detesta Ethereum, sarebbe stato forse un modo di sbarazzarsene per sempre. Per fortuna però le cose sono andate… molto diversamente. E forse sono state complici anche quelle elezioni che in tanti non hanno a nostro avviso considerato correttamente in ottica crypto.

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