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I numeri parlano chiaro: oltre 70 miliardi di dollari raccolti per quello che è, a oggi, l’ETF più di successo di sempre. Sì, di sempre. Stiamo parlando dell’ETF iShares su Bitcoin, il veicolo finanziario gestito da BlackRock per investire in BTC. E ne parliamo partendo dalle parole di Jay Jacobs, intervistato da CNBC, responsabile della divisione US Equity di iShares.
Un movimento importante, con advisor e istituzioni che hanno già iniziato ad allocare (orribile termine con cui si indica l’investimento di capitale in un determinato asset). E con qualche spunto interessante anche sul fronte Ethereum, che — forse — nelle ultime due settimane ha rubato la scena persino al più celebre cugino Bitcoin.
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ETF Bitcoin: cosa dice iShares?
Le dichiarazioni più interessanti toccano sia gli ETF su Bitcoin che quelli su Ethereum.
- A che punto siamo con l’adozione degli ETF?
Abbiamo visto istituzioni e advisor fare già allocazioni. Siamo tra il punto 2 e il punto 3, molto avanti. Stiamo iniziando ad avere il vento in poppa.
I punti citati si riferiscono alla scala interna utilizzata da iShares per valutare il progresso di un ETF:
- Lancio del prodotto
- Educazione dei clienti
- Implementazione dell’investimento
Se prendiamo sul serio la lettura proposta da iShares, possiamo aspettarci ulteriori allocazioni importanti nei prossimi mesi.
- I modelli BlackRock iniziano a includere Bitcoin
Un altro segnale chiave: i modelli di investimento di BlackRock che includono asset alternativi hanno iniziato a includere Bitcoin.
Si comportano in modo diverso rispetto agli asset tradizionali. Sempre più persone stanno cercando alternative monetarie globali.
Un’osservazione che fa eco a una tendenza crescente: Bitcoin come asset decorrelato, interessante non solo per i retail, ma ora anche per le grandi mani.
Caso Ethereum: è davvero partita una nuova fase?
Il discorso si fa ancora più interessante se guardiamo al recente andamento dell’ETF su Ethereum. Ne ha scritto anche Alessandro Adami in un articolo che contiene diversi dati aggiornati su $IBIT e $ETHA, i due ETF commercializzati da iShares negli Stati Uniti.
Nell’ultimo mese, ciò che è cambiato sono stati gli afflussi nell’ETF su Ethereum.
Secondo Jacobs, però, si potrebbe trattare — almeno per ora — di un riflesso di breve termine, legato:
- al prezzo di ETH,
- al crescente interesse per strumenti come le stablecoin,
- alla validazione implicita di Ethereum come network da parte del mondo istituzionale.
Tuttavia, specifica:
Bitcoin è ancora l’argomento principale nelle conversazioni con i clienti, e ciò che interessa di più agli investitori professionali. Ma abbiamo iniziato a vedere movimento anche su Ethereum.
In altre parole, l’ETF su ETH si trova ancora nella fase iniziale del ciclo, con spazio per educare il mercato e convincere gli investitori. Un’ottima notizia per chi crede nel potenziale di Ethereum.
Ora resta da capire: quanto visto nell’ultimo mese è solo un’anomalia passeggera? Oppure stiamo davvero assistendo all’inizio di una nuova narrativa di mercato? Magari non grande quanto quella di $IBIT… ma comunque significativa.
