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Gli squali hanno mangiato Bitcoin? 5 motivi per credere in noi PESCI PICCOLI

Squali contro pesci piccoli: possiamo davvero reagire? Cosa ci dice il futuro di Bitcoin

È troppo tardi per interessarsi di Bitcoin? Sono arrivati gli squali di Wall Street – che ad oggi muovono quasi il 30% dei mercati – e che non dovrebbero lasciare alcuno scampo a noi piccoli. Vero?

Non è esattamente così, perché in realtà potremmo essere soltanto all’inizio di quello che potrebbe essere un nuovo percorso per $BTC, sia come riserva di valore, sia come asset più sbarazzino da inserire in portafoglio. Parleremo di 5 motivi importanti per avere ancora fiducia nella possibilità, da pesci piccoli, di sopravvivere in un mare che è sempre più ricco di squali.

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Gli squali hanno vinto? Bitcoin è e rimarrà… per tutti

Sappiamo che le narrative prevalenti da quando sono stati lanciati gli ETF negli USA, nel gennaio 2024, sono sempre le stesse. Ormai ci sono gli squali, e chi è un pesce piccolo ha poche possibilità di sopravvivere.

Noi di Criptovaluta.it® però non siamo mai stati da questo lato della barricata. Anzi, abbiamo sempre ritenuto che anche con l’arrivo di giganti come BlackRock, di spazio ce ne fosse per tutti.

  • Cambiato il modo di fare “trading”, ma non la qualità dell’asset

È vero che il modo di fare trading o comunque di comprare Bitcoin è cambiato. Quasi il 30% degli scambi avviene ormai in borsa, con titoli come gli ETF che in realtà sono soltanto una replica con sottostante.

Anche se ormai gli scambi sono sempre di più affare di borsa, questo non impedisce a nessuno né di comprare Bitcoin veri attraverso altri canali, né per l’appunto di metterli in autocustodia. Quindi se è vero che per molti prevale la comodità, questa non pregiudica in alcun modo la possibilità di godersi Bitcoin nella sua versione più pura.

  • Tanti grandi non sono ancora arrivati

È assolutamente vero che ci sono sempre più grandi investitori nello spazio Bitcoin, tant’è che gli ETF sono ad un passo dai 50 miliardi di inflow.

È altrettanto vero però che data la qualità di chi sta spingendo tali acquisti – vedi BlackRock – ce ne saranno tanti altri a poter arrivare in futuro, di breve o di lungo periodo. Se non sarà più facile fare front run dei più svegli, avremo comunque spazio per entrare prima che Bitcoin diventi un vero fenomeno globale.

  • Anche un pezzetto può cambiare… un portafoglio

Con Bitcoin che è ormai da quasi 2 mesi sopra quota 100.000$, per molti averne uno intero è una sorta di miraggio irrealizzabile, è altrettanto vero che ragionare così è il più classico dei bug del nostro cervello umano.

Si possono avere benissimo frazioni di Bitcoin, senza che la cosa sia di alcun pregiudizio per il nostro futuro di investitori. Ragioniamo in satoshi, e non in Bitcoin, se il fatto di non averne un’unità intera ci turba.

  • C’è chi continuerà a comprare a qualunque prezzo

Michael Saylor non deve avere per forza ragione. Al contrario, il leader di Strategy potrebbe anche avere torto. Ma anche se dovesse avere torto, continuerà ad accumulare Bitcoin a qualunque prezzo.

E con lui lo faranno tante altre aziende che magari non avranno la stessa liquidità, ma che sul medio e lungo periodo contribuiranno a… rendere Bitcoin sempre più scarso. Abbiamo mesi, se non anni davanti a noi per operare all’interno di questa finestra.

  • I retail ancora non tornano

I piccoli investitori hanno lasciato la scena alle grandi società che stanno comprando BTC, sia tramite ETF sia direttamente.

Tuttavia chi conosce Bitcoin e la sua storia sa bene che sono poi i piccoli investitori, in massa, come i pesci piccoli che reagiscono allo squalo, a cambiare per sempre le carte in tavola dei mercati.

Quindi, ancora una volta, potresti essere ancora in anticipo. Non sappiamo se durerà in eterno, ma quello che sappiamo è che Bitcoin non ha ancora espresso se non una minima parte del suo potenziale.

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