Smetteremo presto di scrivere questi approfondimenti, perché tra poco avrà molto poco senso segnare ogni nuovo massimo di Bitcoin, almeno di 3.000$ in 3.000$. Ad ogni modo, oggi è ancora notizia e quindi anticipiamo che sì, Bitcoin ha fissato un nuovo massimo storico a 122.250$. Lo ha fatto alla riapertura delle contrattazioni della settimana, spinto dai trader asiatici – e ora dovrà ora confermare la sua baldanza, che nessuno per il momento si sente di mettere in discussione.
Sul Canale VIP Telegram Alex Lavarello ha già prodotto e diffuso urbi et orbi la sua analisi. Qui ci occuperemo di analizzare la questione da un angolo macroeconomico, per un quadro complessivo che non è dei più tranquilli, ma che Bitcoin sembrerebbe voler ignorare.
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Bitcoin: è ancora record
A scorrere il calendario economico della settimana, in pochi si sarebbero forse aspettati un’apertura di settimana di questo tipo e di questo livello. Ci sono dati importanti (già arrivati) dalla Cina e che arriveranno domani. Sempre domani ci sarà una lettura dell’inflazione che potrebbe cambiare tutto, e in più ci saranno le reazioni dell’UE ai dazi imposti da Trump.
Una situazione che in pochi avrebbero immaginato come positiva per Bitcoin, che però come il famoso calabrone che non sa di poter volare e vola lo stesso (è una falsità, ma retoricamente funziona) sfonda nuovi massimi.
- Inflazione USA
Avremo il dato martedì 15 luglio. Sarà un dato importante, ma non per gli effetti economici in quanto tali, ma piuttosto per quelli di carattere politico.
ASPETTATIVE: ci si aspetta un rimbalzo dell’inflazione a +2,6% (segnata in rosso nel grafico), contro i +2,4% del mese scorso. È un problema? No, perché teoricamente i mercati lo hanno già scontato. Un rimbalzo confermerebbe il posizionamento corretto di Jerome Powell (che non ha tagliato e aspetta). Un dato sensibilmente più basso, darebbe però nuovo carburante alla lotta di Trump contro JPow. Il problema, come abbiamo scritto più volte su queste pagine, è più politico che altro.
- Dazi UE/USA
Nel weekend gli USA hanno inviato una lettera, la stessa inviata a tanti altri paesi, anche all’UE. Imposti dazi del 30%, estremamente punitivi e che potrebbero essere di impedimento al grosso dei commerci.
L’UE ha già annunciato ritorsioni – che potrebbero dare il via però a una escalation forse in grado di preoccupare i mercati. Sarà un’altro dei casi da seguire nel corso di questa settimana, forse il più importante.
Bitcoin rifugio?
Dato che dalla preoccupazione per questi dati è emersa invece l’ennesima situazione rialzista per Bitcoin, c’è chi torna a parlare di BTC come asset che si comporta da riserva per i momenti di crisi.
Discorso però ancora prematuro: anche le azioni stanno andando più che bene e la correlazione con $BTC in questa fase rimane piuttosto alta.
Prima di trarre delle conclusioni di medio e lungo periodo, addirittura sulla nuova natura di Bitcoin. Tuttavia non è ancora così – e ci vorrà del tempo prima anche soltanto di considerare un’ipotesi del genere.
Quanto può durare?
Non possiamo che rimandarvi alle analisi di Alex Lavarello per capire il contesto tecnico entro il quale si sta organizzando la brigata rialzista. Le trovate sul canale Telegram VIP di Criptovaluta.it® – con segnali, approfondimenti macro unici, chat diretta con la nostra redazione e video aggiuntivi rispetto a quelli che potete trovare all’interno del nostro canale YouTube.
Potrebbe essere comunque, almeno a grandi linee, una sorta di ritorno dei retail? Staremo a vedere, il sentiment è finalmente alle stelle anche tra quei piccoli investitori che hanno lasciato enorme spazio ai grandi (ETF e società quotate). Oggi, tra le altre cose, verrà annunciato un altro acquisto da parte di Saylor. Appuntamento fissato per le 14:00.