Ethereum sta dando il meglio di sé, con una forza motrice che ricorda il periodo di splendore di fine 2020/inizio 2021 ed il rally pazzo del 2017. Dopo aver superato la soglia psicologica dei $3.000 appena 4 giorni fa, ecco che la regina delle criptovalute torna a far tremare i mercati, conquistando con violenza i $3,600 e spazzando via molti shortisti che si erano preparati per scommettere al ribasso.
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Ora arriva il momento clou: il grafico sembra onestamente un pò esteso, ma continuano ad arrivare ottimi segnali su molteplici fronti. Ci sarà a breve una correzione, o lo spettacolo potrà proseguire? Cerchiamo di farci un’idea in questo articolo e vediamo quali sono i livelli di prezzo da tenere maggiormente in considerazione. Tutti i dettagli di seguito.
Ethereum liquida gli short: il mercato si infiamma ma senza eccessi
Nelle ultime 24 ore gli operatori dei mercati hanno fatto saltare molte posizioni short su Ethereum. Diversi traders si erano posizionati con uno stop sopra i $3,500 per provare ad approfittare di un possibile ritracciamento, plausibile dopo un +45% in appena due settimane. Invece ETH ha perseverato nella traiettoria a rialzo, andando a rompere anche il baluardo dei $3.600 ed innescando un sentiment di gioia tra la community.
Con l’ultimo sprint, Ethereum si è mangiato $128 milioni di short, prendendo però alla sprovvista anche $100 milioni di short durante le breve correzioni intraday. Da sottolineare come rispetto a Bitcoin ci siano state più liquidati short che long, sinonimo che in questo momento il rally è tutto focalizzato sulla regina.

Nonostante ciò, non sembrano esserci i presupposti per chiamare all’eccesso di euforia. I prezzi sono salito molto in breve tempo e questo potrebbe indurre molti attori di breve periodi a prendere profitti, questo è vero. Allo stesso tempo tuttavia non vediamo i classici segnali di un mercato surriscaldato.
I tassi di finanziamento dei perps non sono saliti a livelli considerati “pericolosi” e l’open interest in espansione accompagna un reale interesse da parte della domanda. Non ci sono dunque eccedenze speculative e la criptovaluta può continuare a crescere senza troppo problemi, purché ovviamente il contesto resti favorevole.

Ethereum opzioni: i traders puntano ai $4.000 entro il 25 luglio
Altri segnali incoraggianti che fanno pensare ad una possibile continuazione del rally, arrivano dal mercato delle opzioni on-chain su Ethereum. Secondo i dati Deribit, per la scadenza del 25 luglio ci sono parecchie scommesse rialziste sull’asset, di cui una grossa parte della call già potenzialmente in profitto ( in the money).
In particolare per quella data troviamo $342 milioni di notional value in call sullo strike $4.000, dunque alcuni operatori sono posizionati per cavalcare un eventuale follow-up della domanda durante la prossima settimana. Sicuramente la volatilità non manca, dunque se gli orsi non prenderanno con fermezza la situazione in mano, potremmo aspettarci una visita verso i regimi alti di prezzo.

Interessante vedere come anche su altri broker di trading di opzioni on-chain, ci siano grosse call con strike a $4.000. Ad esempio su Derive.xyz, quella scommessa rappresenta l’8% di tutto l’open interest della piattaforma, che però risulta molto più modesto rispetto a Deribit.
Ciò non significa che necessariamente Ethereum dovrà fare questo salto entro il 25 luglio per rimanere bullish. Il posizionamento dei traders riflette una certa fiducia nelle quotazioni, ma che può tranquillamente espandersi su time frame più ampi, come la scadenza del 29 settembre, dove troviamo target ben più ambiziosi.
Si continua a ballare? ecco i livelli da tenere sotto controllo
La festa per Ethereum potrà proseguire solo se i tori riusciranno a sostenere il peso del grafico, senza far perdere slancio alla criptovaluta. Indicativamente possiamo tracciare due zone di prezzo che devono fungere da supporto in caso di incursioni a ribasso, per mantenere intatto il trend e l’euforia del momento.
Il primo cluster è quello relativo al range $3560 – $3.520, dove troviamo la prima cozzaglia di liquidazioni long che salterebbero. Successivamente c’è un livello più consistente, che dobbiamo proteggere con le unghie e con i denti, ossia quello dei $3.230 – $3-200, anch’esso carico di liquidazioni che potrebbero protrarsi anche a quotazioni più basse.

Da un’ottica invece un pò più conservativa, vediamo quali sono i prezzi attorno a cui la maggior parte dei traders spot hanno preso posizione prima della partenza del rally. Questo non ci serve a capire se nel breve periodo Ethereum continuerà a salire o arretrerà, ma piuttosto se il trend di medio termine riuscirà a mantenersi intatto senza sorprese.
Come riportato da Glassnode, in questo momento la zona più calda è quella che va dai $2.760 fino ai $2.420. La maggior parte dei negoziatori ha acquistato la moneta intorno ai $2.500 per una supply complessiva di 3,2 milioni di ETH, pari ad un controvalore di $11,5 miliardi.
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Egregio Sig. Adami. Ci sono tanti istituzionali che si sono accorti di ETH in questi ultimi mesi e stanno acquistando a man bassa ETH SPOT ma con l’obiettivo di tenere nel tempo l’investimento “secondo me” e c’è da considerare che ETH è ancora lontano dai suoi massimi. Io ho creduto in ETH fin da subito e ho sempre sostenuto che il suo valore sia molto sottovalutato. Ci saranno sicuramente dei ritracciamenti ma il suo valore dovrebbe arrivare almeno ai 20.000 dollari in futuro “sempre secondo le mie previsioni ovviamente” . Guardate Bitcoin per esempio, ogni correzione è buona per aumentare la posizione dato che è già stabilito che i veri massimi devono ancora arrivare.