Wall Street chiama la MEME SEASON: altcoin a rischio correzione o crollo?

C’è un argomento contro l’altseason che parte da uno sguardo più ampio ai mercati risk on, quelli degli asset di rischio, quelli che in genere salgono quando c’è appetito per i gain e non si guarda troppo se ci si andrà a schiantare contro un muro, metaforicamente parlando.

L’argomento arriva direttamente da Wall Street e da Wall Street Bets, popolare forum su Reddit, dove da tempo si parla di due azioni che hanno fatto il botto, nel verso senso della parola. Parliamo di GoPro, che sta guadagnando quasi il 50% e anche di Krispy Kreme che sta guadagnando oltre il 10%. Movimenti che sembrerebbero essere organizzati, anche se non è esattamente questo il punto che ci interessa.

IL punto che ci interessa è uno stato del mercato che sembrerebbe essere di sovraeccitazione, e che potrebbe chiamare una correzione, che però, come vedremo più avanti e anche nella live di giovedì, non avrà granché impatto su un trend che sembrerebbe essere fortemente rialzista sul medio e lungo periodo.

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Tornano le meme stock: cosa sta succedendo?

Una rondine non fa certamente primavera, e un paio di forti rialzi non fanno stagione delle meme stocks. Quello che sta succedendo però va certamente analizzato, facendo innanzitutto qualche passo indietro.

Cosa sta succedendo? C’è movimento su certe azioni, le cosiddette meme stocks, quelle che sono più discusse sul popolare forum di Reddit Wall Street Bets.

Cosa può voler dire? Che siamo tornati al buonumore, cosa non sempre scontata, cosa non sempre apprezzata anche da chi punta su asset risk on.

Cosa può voler dire per il mercato crypto? Che in realtà c’è un entusiasmo che serpeggia in borsa che ha aiutato questa corsa degli asset cosiddetti secondari, forse più dei fondamentali che è lecito aspettarsi dalla cosiddetta alt season.

Un appetito per il rischio importante: cosa si stanno aspettando i mercati?

Si stanno aspettando degli accordi sui dazi, puntando sul TACO di Trump (ovvero su quel meme che dice che Trump alla fine si tira sempre indietro). È arrivato un accordo con il Giappone, non sembra ne arriverà uno a breve con l’UE, che almeno secondo quanto riporta Bloomberg sta in realtà organizzando un pacchetto di sanzioni in risposta.

I mercati come abbiamo già visto ieri, si aspettano anche un avvio delle operazioni di taglio ai tassi, magari non da luglio, ma al massimo da settembre, con almeno 50 punti base che mancheranno all’appello da qui a fine 2025.

Occhio alle correzioni

Vale la pena ricordare un tema che abbiamo affrontato più volte su queste pagine e anche sul nostro Canale Telegram Ufficiale: le correzioni, anche nel caso in cui dovessero superare certi supporti, non indicano necessariamente un cambiamento del trend.

L’open interest è piuttosto elevato, l’entusiasmo anche, sempre occhio a quando i mercati profumano così tanto, forse troppo, di corsa infinita.

E se dovesse arrivare una mini-correzione – perché i mercati umiliano anche i troppo entusiasti – non sarà necessario cambiare il piano.

E per chi un piano non ce l’ha, qui 5 portafogli per affrontare il bull market – così da non fare come i tanti che anche durante lo scorso ottimo ciclo non hanno portato a casa nulla.