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Ripple: ecco perché vuole diventare BANCA. Giallo su assenza di XRP

Ripple diventerà una banca: ma non per i motivi che tutti... si aspettano.

Cosa c’è davvero nella richiesta di Ripple di ottenere, tramite una sua controllata, licenza bancaria negli USA? Ora ci sono documenti pubblici da controllare, verificare o anche soltanto leggere. Potremo così capire i dettagli di un’operazione che in realtà replica quella di Circle – società che gestisce USDC.

Non sarà – come vi avevamo anticipato – una banca classica: non riceverà depositi, non gestirà clienti diretti, servirà quasi esclusivamente per RLUSD, la stablecoin lanciata da Ripple a fine 2024 e che sta cercando di ritagliarsi in uno spazio sì affollato, ma anche di grande prospettiva.

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Cosa sta facendo Ripple? Perché vuole una banca?

Sarà una licenza del livello più basso del complesso sistema bancario degli USA. Non sarà una licenza che garantirà immediata affiliazione a Federal Reserve e sarà ottenuta principalmente per uno scopo:

Ripple emette una stablecoin legata al dollaro – RLUSD o Ripple USD – attraverso la sua sussidiaria Standard Custody & Trust Company. Una volta ottenuta la licenza Trust Bank [la banca di Ripple, NDR] condurrà attività copmlementari alla stablecoin di Ripple e per altri business di pagamento, inclusa la gestione delle riserve stablecoin

Questo è quanto si legge direttamente dalla richiesta di ottenimento della licenza che Ripple ha inviato a OCC, che è l’ufficio federale rilevante per questo tipo di pratiche.

Non ci sarà alcuna attività di prestito, di deposito da parte dei clienti e più in generale quanto siamo abituati a trovare in un istituto bancario classico.

Nessuna menzione di XRP

Non vi è nel documento alcuna menzione di $XRP o di servizi collegati alla criptovaluta principale dell’ecosistema Ripple. Non è una novità né è qualcosa che dovrebbe stupirci. Questo perché in realtà i rami di business di RLUSD e XRP sono relativamente separati.

La stessa Ripple ha scelto di emettere RLUSD anche su rete Ethereum, segnale di un business che punta a diventare qualcosa di più grande di quanto c’è oggi su XRPL, il ledger di Ripple stessa.

Ricordiamo ai nostri lettori che anche Circle, che è la società che emette USDC – ha fatto la medesima richiesta, nonostante in quel caso le riserve siano tutte investite in un fondo money market gestito da BlackRock.

Ondata di istituzionalizzazione del settore

La nuova amministrazione USA ha aiutato un cambio di passo importante nel mondo delle società che operano nel settore crypto. Ripple – dopo aver concluso le sue disavventure legali contro SEC – cercherà di diventare anche banca. Circle si è quotata in borsa con una risposta di enorme portata da parte dei mercati stessi.

Ci saranno poi anche le quotazioni di Kraken e di Gemini, insieme a quella di BitGo. Si è quotata in borsa anche Tron Inc. di Justin Sun, a capo dell’omonimo network crypto. E ne arriveranno tante, tante altre.

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