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L'approfondimento completo su Ripple di Criptovaluta.it

Ripple: Guida definitiva a $XRP

ripple

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I dati si riferiscono al passato e non sono indicatori di risultati futuri.

Introduzione a Ripple

Ripple è uno degli ecosistemi e una delle criptovalute che esistono da più tempo tra quelle che sono attualmente presenti sul mercato. Amata o odiata a causa di campagne di marketing molto aggressive, $XRP rimane comunque una delle criptovalute con la maggiore capitalizzazione di mercato e uno dei progetti più solidi, finanziariamente, dell’intero mondo cripto.

Un progetto che esiste da tempo (2013, ndr) e che, come vedremo all’interno del nostro speciale approfondimento, ha anche importanti commerciali con molte banche a livello globale. E con qualche problema legale che si protrae ormai da tempo con SEC, l’authority di vigilanza dei mercati USA, che però ha avuto una sua prima decisione in parte favorevole a Ripple. Un progetto decisamente sui generis ma che ha anche il merito di essersi ritagliato uno spazio importante all’interno del comparto cripto.

Principali informazioni su Ripple [$XRP] Coin:

❓Nome:RIPPLE
📑Sigla:$XRP
👶Nascita:2013
📈Previsioni:Previsioni Ripple $XRP
🔍Tecnologia:Propria
Comprare:Come comprare Ripple ($XRP)
📱Wallet:Supporto per Ledger Nano S, Ledger Nano X, Trust, Exodus, Atomic
Ripple $XRP– Tabella principali caratteristiche introduttive

Statistiche valore prezzo XRP (in USD)

MASSIMO GIORNALIERO $2.69
MINIMO GIORNALIERO $2.43
CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO $146.08B

Che cos’è Ripple

Ripple un intero protocollo che è nato per offrire trasferimenti rapidi, scalabili e a basso costo. Il suo focus negli anni si è concentrato sui trasferimenti transnazionali, cercando di proporsi sul mercato come intermediario e infrastruttura che possa competere con i sistemi di pagamento tradizionali, in particolare SWIFT, che sono oggi utilizzati dalle banche. Obiettivo già in parte centrato, dati i molti accordi che il gruppo è già riuscito a stringere con diversi gruppi bancari in diverse parti del mondo.

  • Per i pagamenti transnazionali

Benché Ripple sia una sorta di blockchain generalista, il suo focus è stato sempre quello di offrire servizi di livello corporate e bancario. Vocazione che non può essere considerata come velleitaria, dato che il grosso dell’utilizzo della sua chain e dei suoi servizi deriva proprio da quel comparto. Il sistema dei Cross Border Payments, ovvero dei pagamenti che devono superare un confine, è tra quelli più di successo del gruppo.

Ripple, pagamenti trans-nazionali
Ripple offre soluzioni per i pagamenti trans-nazionali

Così come sta avendo delle ripercussioni potenzialmente positive sul gruppo il suo impegno, per quanto avversato nel mondo dei cripto-appassionati, nelle CDBC, ovvero le valute digitali emesse dalle banche centrali. Questa prima parte della disamina rende chiaro qual è il target di Ripple e quanto sia stato già raggiunto in termini di risultati.

  • Liquidity Hub

Un sistema che garantisce l’accesso a pool di liquidità consolidata, che includono exchange e anche provider OTC, che al tempo stesso garantisce anche accesso al mercato al miglior prezzo possibile. Un network che ha già una sua diffusione e che punta ad offrire un solido appoggio a tutti gli operatori istituzionali del settore.

Il tutto condito anche dalla possibilità di gestire tali asset tramite dashboard, per un servizio in sordina perché non destinato agli utenti retail. Si tratta comunque di un altro degli angoli importanti del sistema che Ripple ha provato a costruire.

  • Layer 1

È bene specificarlo, perché viviamo in una fase del mercato cripto dove molti dei progetti scalabili e a basso costo sono in realtà layer 2 su chain molto più complesse. Ripple non è così: fa tutto in casa e cura lo sviluppo di ogni suo servizio.

È un bene o un male? Dipende dai punti di vista. Per ora ci deve bastare sapere che in realtà che l’intero apparato di Ripple è autonomo e non dipende in alcun modo da terzi.

  • Spinta sul green: anche contro Bitcoin

Prima di passare ai particolari più succosi, anche sul piano tecnico, è bene soffermarsi sulla battaglia, ormai di lungo periodo che Ripple sta conducendo sul piano ambientale. Una battaglia che ha portato alcuni dei personaggi maggiormente vicini al mondo di Ripple – sì, parliamo di Chris Larsen – anche a sposare delle battaglie di terzi con finanziamenti importanti.

Il riferimento è alla campagna Change the Code di Greenpeace USA, che pur abbiamo già affrontato con dovizia di particolari sulla nostra testata e che non ha fatto guadagnare al gruppo grandi simpatie. Ripple è effettivamente green, ma l’idea di sostituire il meccanismo di consenso di Bitcoin deve essere preso per quello che è, ovvero per una sciocchezza sesquipedale, parte però della guerra di marketing che il gruppo ha intrapreso. Fortunatamente non è quanto definisce il business di Ripple.

  • Causa con SEC

Ripple l’ha appena spuntata in due casi su tre nel processo contro SEC. Si tratta di una vittoria, per quanto parziale e che lascia sul tavolo anche l’opzione multa per Ripple Labs, dato che il giudice ha comunque ritenuto le vendite di XRP agli investitori istituzionali dei contratti di investimento.

Il gruppo si è comunque detto deciso, in caso di esito negativo, ad arrivare fino alla Corte Suprema (leggi qui il nostro approfondimento)

  • Ecosistema teoricamente completo

Anche se manca forse, rispetto ad altri progetti, quella vocazione all’apertura verso terzi indipendenti che utilizzino la piattaforma per sviluppare i propri servizi e le proprie App.

Blockchain specializzata Ripple
La blockchain di Ripple è nata per risolvere un problema specifico

Sotto questo aspetto l’universo di Ripple è completo, ma comunque diverso da altri progetti che sono forse nati come chain più “di infrastruttura”. Ripple offre servizi, anche importanti, gestiti relativamente in proprio.

  • No, non può essere un nuovo Bitcoin, o un’alternativa

Su questo ci scontreremo con gli appassionati di vecchio corso di Ripple. Non non dimentichiamo che questa chain ebbe a sponsorizzarsi per diverso tempo come alternativa migliore di Bitcoin. Non è così, e non vale la pena neanche di discuterne troppo a lungo.

Quanto Bitcoin è in grado di fare è disponibile liberamente sul relativo approfondimento. Ripple potrà fare dell’altro – e sarà oggetto di questo nostro approfondimento. Ma guai a pensare che i due giochino nella stessa lega o nello tesso campionato. La situazione è radicalmente diversa, così come lo sono le tecnologie, la decentralizzazione che accompagna il protocollo, etc. etc.

  • XRP Ledger o XRPL

Che è il Ledger scalabile e sostenibile (ci dicono dalla regia) del protocollo. È il cuore tecnologico dell’intero apparato e sta cercando, a nostro avviso piuttosto timidamente, di imbarcare nuovi progetti. Strategia o assenza di interesse nell’essere un ecosistema non completamente sotto il controllo del gruppo che lo gestisce? Difficile a dirsi, anche se probabilmente si tratta di una combinazione delle due cose.

  • Il token

Il token $XRP viene utilizzato all’interno del network come controparte per gli altri asset, come in ogni layer 1 che si rispetti. In via teorica dunque il suo prezzo dovrebbe essere legato al livello di utilizzo del network. Le cose però non stanno sempre così e spesso anche su token di network molto utilizzati come Ripple in realtà una parte del prezzo finisce per essere legata alla speculazione.

Storicamente il prezzo di Ripple è stato piuttosto volatile. Nel complesso però sono ormai diversi anni che Ripple fa parte del gruppo di testa per quanto riguarda la capitalizzazione di mercato. Tutto questo mentre uno degli ex soci ha venduto a mercato con regolarità la sua quota fino ad estinguerla e mentre la causa contro SEC ha innegabilmente causato una compressione del valore di $XRP.

  • Tra i clienti banche e grandi società nel campo dei pagamenti

Tra i clienti – e talvolta tra i partecipanti alla gestione dei nodi – di Ripple troviamo diverse grandi banche a livello mondiale così come diversi payment processor, ovvero quelle società che si occupano di offrire sistemi di pagamento, in particolare quelli trans-nazionali.

La lista di clienti è già di quelle parecchio importanti, e potrebbe continuare a crescere nel futuro, soprattutto ora che la causa contro SEC ha quantomeno escluso che le vendite sul mercato secondario siano security.

Come funziona Ripple

Quando parliamo di Ripple possiamo fare riferimento sia al network in blockchain dedicato ai pagamenti, sia invece al suo token. Le due cose, seppur separate, sono prevedibilmente unite nel funzionamento, del quale cercheremo di occuparci in modo organico in questa sezione dedicata al funzionamento di Ripple. Dividendo però la blockchain (della quale parleremo più avanti), dai sistemi che riguardano i servizi specifici e dal token.

I servizi offerti da Ripple alle banche e agli intermediari

Il nucleo dell’interesse e del funzionamento di Ripple come ecosistema è nei servizi che offre alle banche e agli intermediari di pagamento. Sono servizi efficienti (e relativamente complessi), che hanno come obiettivo principale quello di offrire un’alternativa ai classici e costosi servizi di carattere bancario.

  • RippleNet

RippleNet è un ecosistema che permette ai clienti (che sono banche e istituzioni finanziarie) di comunicare tra loro e di scambiarsi anche asset non omogenei. Il caso tipico è quello del trasferimento una valuta che a destinazione dovrà essere però un’altra. RippleNet si occupa, tramite il suo Liquidity Hub, anche di offrire questo tipo di servizi.

Servizi che rispetto a quelli tradizionalmente utilizzati dalle banche sono più rapidi, meno costosi e più efficienti. Nel momento in cui scriviamo questo approfondimento in realtà la tecnologia supporta già 40 valute fiat.

  • On-Demand Liquidity

Altro pezzo molto importante del funzionamento di Ripple come centro di servizi. Grazie infatti alla On-Demand Liquidity in un tempo massimo di 3 secondi tutti gli intermediari che utilizzano la rete di Ripple possono passare da una valuta all’altra, utilizzando i migliori rate disponibili sul mercato e completando la transazione in poco tempo e pagando poche commissioni almeno rispetto a quanto offerto da servizi analoghi del mondo classico finanziario.

Questo tipo di funzionamento permette anche di ottenere cambi senza impegnare liquidità se non nel momento del cambio stesso, offrendo così una modalità più efficiente di impiego di capitali per tutti i soggetti che sono già iscritti al sistema.

  • Sistema chiuso

Non tutti possono accedere ai servizi offerti da RippleNet. E anzi c’è una selezione piuttosto rigida da parte dell’azienda. Ad oggi sono diversi gli istituti bancari e i soggetti attivi nel mondo dei pagamenti che fanno già parte di questo ecosistema. E molti altri sono quelli che vorrebbero farne parte.

La chiusura intrinseca del sistema di servizi offerti da Ripple è l’emblema della particolarissima natura di questo progetto. Sono servizi di livello corporate e bancario, con accesso ridotto e che sono in controtendenza anche come filosofia di impiego rispetto al resto del mondo cripto.

Ripple come token: $XRP

Ripple ha in $XRP il suo token. Anche questo token è decisamente sui generis, come d’altronde tutto il resto del progetto: non è utilizzato come ricompensa per gli staker così come non è utilizzato per retribuire i partecipanti al network.

  • Ponte con le altre valute

Il funzionamento di $XRP principale riguarda l’utilizzo dello stesso come ponte tra le diverse valute – fiat e non – che vengono supportate dal network. E quindi, almeno sotto il lato speculativo, ad interessare sarà principalmente il livello di utilizzo del token, che sarà funzione della sua domanda e dunque del livello di prezzo che riuscirà a raggiungere.

  • Prezzo anche speculativo

Inutile girarci intorno. I volumi tra 2020 e 2022 non hanno fatto registrare, on chain, una diminuzione, ma il prezzo è lontano dai massimi. Questo perché $XRP è ovviamente letto al mercato delle cripto (con una correlazione piuttosto alta con Bitcoin), così come ha pesato ad esempio la causa intentata da SEC.

  • Pre-Minato

Non c’è mining e non c’è emissione di $XRP. Tutti sono stati “prodotti” durante le fasi iniziali del progetto. Questo ha dato adito a moltissime polemiche – che hanno travolto in realtà anche altri progetti che hanno fatto scelte simili. Nel corso degli anni molti dei fondi sono stati utilizzati anche per far fronte alle spese di sviluppo del network (e anche per liquidare un fondatore che si è mosso altrove).

Approfondimenti sul progetto

Ripple offre documentazione specifica su tutti i vari aspetti del suo funzionamento. Per quanto riguarda i servizi si deve entrare in contatto con il team commerciale, che a seconda dell’istituzione che ne fa richiesta prepara documentazione e casi d’uso. Per tutto il resto che attiene al funzionamento del network abbiamo invece documentazione piuttosto copiosa.

Che al contrario di quanto si potrebbe pensare è in realtà più un sito di documentazione che un sito per incontrare altre persone interessate. Su di un sito che è tecnicamente separato da quello della società che gestisce Ripple c’è tutto quello di cui abbiamo bisogno per comprendere il funzionamento del progetto e anche per cimentarci come programmatori.

È la documentazione più tecnica per chi vuole capire come il progetto sia. Nato, su quali basi tecnologie e con quale approccio alla soluzione dei problemi tipici dei sistemi in blockchain. Un documento che a nostro avviso interesserà più chi ha già investito

Quale sarà il futuro di Ripple

Valutare il futuro di Ripple presuppone la considerazione di diversi aspetti che riguardano il suo presente e il suo futuro. Alcuni riguardano le questioni se vogliamo più di carattere legale, altre lo spazio che riuscirà a ricavarsi all’interno di un comparto, quello dei pagamenti trans-nazionali ovvero cross border, che non può che fare gola a molti.

REGOLATORE: il rapporto con il regolatore, almeno negli USA, è stato sempre relativamente complicato. Non crediamo sia colpa di Ripple, che in realtà si è comportata come tante altre società e fondazioni dello spazio. Riteniamo che sia colpa, se si può utilizzare questo termine, più di SEC che di Ripple.

Sta di fatto che il processo ha avuto delle ripercussioni e continuerà ad averle con ogni probabilità anche per il futuro, e anche dopo la sua conclusione. Vedremo quanto saranno bravi da Ripple ad invertire il trend e a far dimenticare una causa della quale non hanno colpa.

PAGAMENTI TRANS-NAZIONALI: per quanto riguarda i piccoli pagamenti la concorrenza si sta facendo agguerrita, anche se nessuna fino ad oggi può contare sull’appoggio di un fitto network di banche come ha già fatto Ripple. Sui pagamenti di certe dimensioni, sappiamo già che SWIFT si sta muovendo per trovare soluzioni più efficienti a quelle che utilizza attualmente.

Ripple dovrà dunque affrontare una concorrenza sempre più agguerrita e che potrebbe effettivamente essere di ostacolo ad ulteriori espansioni. Vale però anche la pena di ricordare che a Ripple basterebbe anche una porzione ridotta dei traffici monetari internazionali – in particolare le rimesse – per rimanere un progetto prospero.

MARKETING: inutile nasconderlo, è uno degli aspetti fondamentali di questo progetto. A volte ha funzionato, altre volte meno. Ci auguriamo per il futuro che certe campagne contro progetti e protocolli che non hanno nulla a che fare con Ripple si riducano.

Ambigua la posizione verso Bitcoin, ambigua anche quella verso Ethereum: Ripple è uno dei player più aggressivi nello spazio cripto e questo sicuramente non ha contribuito a fargli guadagnare delle simpatie nell’ambiente. Tanto da essere stato lasciato quasi solo durante il processo. Ci auguriamo, anche magari in ottica di integrazione con altri protocolli, atteggiamenti più distesi.

Rischi di Ripple - analisi di Criptovaluta.it
I rischi vanno sempre tenuti in considerazione

STELLAR: anche qui siamo davanti al segreto di Pulcinella. Stellar è un progetto che è nato da fuoriusciti da Ripple e che in buona parte è riuscito anche ad affermarsi su buoni livelli. La lotta sarà serrata, e andranno valutate tutte le opzioni che i progetti hanno a disposizione in futuro. Sì, stanno cercando di mangiare la stessa torta, per dirla con una metafora. Ma non è detto che non sia grande abbastanza per accomodare tutti, anche due progetti apparentemente contrastanti e che provano ad offrire servizi limiti.

CAPACITÀ DI DIVENTARE HUB: i progetti terzi sono per ora pochi, ma forse queste erano le intenzioni già dal concepimento dell’apertura verso altri. È un problema? Apparentemente no, perché Ripple prova ad essere piuttosto autosufficiente.

Sarà però interessante valutare l’arrivo di altri tipi di App che sfrutteranno l’interessante ecosistema di servizi che viene proposto da Ripple. Il tutto condito da un’impostazione decisamente più “corporate” del tutto, almeno rispetto a quanto viene offerto dalla media dei progetti cripto.

Ripple Blockchain

Quando parliamo della blockchain di Ripple ci riferiamo all’XRP Ledger, prodotto proprio e che non dipende da servizi di terzi. Il funzionamento della blockchain è in larga parte simile a quello di altri prodotti simili, con qualche differenza sostanziale però che rende questo progetto, se vogliamo, unico.

  • XRP Ledger

Di primo acchito è una normalissima blockchain, dove i partecipanti concordano, blocco per blocco, sullo stato dell’interno network e degli account. Il Ledger di Ripple è stato concepito per elaborare transazioni con una buona rapidità e con un impatto minimo in termini energetici e di potenza di calcolo.

Questo tipo di impostazione all’inizio era stato speso a livello di marketing come strumento per superare Bitcoin. Non è mai avvenuto e non è un mistero capire il perché. Bitcoin è nato per altre funzionalità e per offrire un network monetario effettivamente distribuito, decentralizzato e che funzioni da hard money.

Sistema di consenso Ripple - analisi
Il sistema di consenso è molto particolare
  • Open Source

Un punto a favore. Nonostante sia di fatto un prodotto proprietario, il codice di XRP Ledger è aperto e tutti possono verificarne qualità, problematiche e modalità di sviluppo. Certo, all’interno di un ambiente così controllato la cosa non farà grande differenza per molti, ma è comunque un lato positivo a nostro avviso da sottolineare per quanto riguarda le caratteristiche di questa chain.

  • Exchange integrato

All’interno dei servizi offerti dall’ecosistema XRP Ledger c’è un exchange decentralizzato, per quanto quota locuzione sia valida in un sistema comunque sotto il controllo dei nodi validatori, che vengono scelti secondo modalità che poi analizzeremo. Insieme a questo servizio c’è anche la possibilità di impostare pagamenti in cross currency, ovvero partendo da una valuta e facendone ricevere un’altra al destinatario. È il fulcro, questo, dei servizi offerti da Ripple.

  • Validatori

La questione validatori è relativamente complessa, ma al tempo stesso ci permette di capire come funziona anche a livello “amministrativo” l’intero apparato di Ripple. Il sistema si basa sulle Unique Node List, liste di validatori che sono compilate dai partecipanti, selezionando quei nodi appunto che si ritengono affidabili. Il punto di base è che ogni operatore di server può scegliere la UNL che preferisce.

Nei fatti si opera andando a scegliere delle UNL che sono già “verificate” da soggetti affidabili, ovvero dei set standard ai quali ci si riferisce in genere con l’acronimo dUNL.

Tutti possono far girare rippled su un proprio server, ammesso che abbia le risorse necessarie in termini di hardware. In realtà però c’è un consiglio importante di seguire le liste di validatori che sono pubblicate da Ripple, dalla XRP Ledger Foundation e anche da Coil. Rimane però la libertà in capo a chiunque partecipi al network di scegliere la propria lista.

  • Centralizzazione?

Secondo Ripple si tratterebbe di liste *opt-in, ovvero di liste che nessuno ha l’obbligo di seguire, il che è vero. È altrettanto vero però che all’interno di questo network il parere di chi lo gestisce, o meglio, di chi governa i servizi e gli accordi commerciali, svolge il ruolo che tutti possiamo immaginare.

  • Partecipazione volontaria

Altra questione molto particolare per quanto riguarda l’assetto di Ripple è che non sono previste ricompense in forma di $XRP o di altra utilità monetaria per chi volesse partecipare come nodo validatore. Si tratta dunque di un’operazione volontaria, che ha come obiettivo quello di rendere il network più stabile. Si lavora, dicono, in cambio del rispetto della community. Questa scelta sarebbe stata presa per evitare che gli incentivi economici possano distorcere il funzionamento del network.

  • E in caso di operatori malevoli?

Finché gli operatori malevoli sono sotto il 20% non dovrebbero esserci problemi. Il sistema tramite UNL, che prevede alla base la fiducia dei nodi che si vanno a scegliere, dovrebbe ulteriormente mitigare questo tipo di situazioni. Rimane il fatto che del Don’t Trust, Verity di bitcoiniana memoria non vi è traccia. Ed è uno dei motivi di attrito con una parte della community. Il sistema funziona largamente su un circolo di fiducia e su questo crediamo che ci sia poco da discutere.

  • No mining, no staking

Dovrebbe essere chiaro a questo punto della nostra trattazione che non sono disponibili né mining, né staking su questa piattaforma. Affronteremo comunque con maggiore dovizia di particolari questo aspetto più avanti nel corso di questo approfondimento su Ripple.

Decentralizzazione Ripple - di Criptovaluta.it
Sulla decentralizzazione in molti hanno da ridire
  • Compatibilità EVM

Non c’è di base, ma sarà integrata tramite un progetto in sidechain ancora agli albori, ma che nel giro di pochi mesi dovrebbe essere completamente operativo. Questo permetterà sia al suo token sia ai suoi servizi di essere integrato con il più grande blocco del mondo della DeFi.

  • NFT e token

Per quanto riguarda i token vi è una certa libertà nel crearli all’interno della piattaforma. Ok anche i NFT, sebbene che questo progetto sia in fase embrionale e andrà valutato con maggiore attenzione in futuro.

Ripple Wallet

Ripple non offre una soluzione propria in termini di wallet. Dovremo pertanto appoggiarci a soluzioni esterne. La buona notizia è che si tratta di un progetto così popolare da essere supportato praticamente da tutte le principali soluzioni che oggi sono disponibili sul mercato.

  • Ledger

Tutte le soluzioni offerte da Ledger offrono la possibilità di detenere $XRP di Ripple. Possiamo scegliere il più economico Ledger Nano S oppure rivolgerci a quanto viene offerto dalla versione più completa e costosa, ovvero Ledger Nano X. Ad ogni modo la scelta di wallet hardware è completa e non prevede ostacoli.

  • Exodus

È una delle soluzioni più utilizzate in particolare dai principianti e offre pieno supporto per Ripple. Anche qui il funzionamento è pieno, possiamo ricevere e inviare senza grossi problemi.

  • Trust

Anche Trust, una delle soluzioni software più gettonate al mondo, è in grado di supportare Ripple completamente. Non ci sono limitazioni di sorta, per una soluzione che ci permette di ospitare centinaia di altri token e coin.

  • Atomic Wallet

Anche Atomic Wallet è una soluzione che ci permette di gestire i nostri XRP, abbinando anche un servizio di compravendita. Fed alte quando si acquista, ma possiamo utilizzarlo anche soltanto come wallet.

  • Dagli exchange?

Tutti i principali exchange di criptovalute che operano in Europa offrono anche supporto per Ripple. Rimane però in questo caso l’avvertenza che dobbiamo fare sempre, ovvero dobbiamo tenere conto dei rischi di soluzioni per le quali non siamo noi i custodi unici delle chiavi. Sconsigliamo questa soluzione, se non per operazioni di brevissimo periodo.

Ripple Mining

Ripple, al contrario di Bitcoin, non utilizza un sistema di consenso in Proof of Work. E quindi non è possibile partecipare all’emissione, attraverso mining, di nuovi token/coin offrendo la propria potenza di calcolo.

Mining Ripple - analisi di Criptovaluta.it
Non si può fare mining su Ripple

Aggiungiamo inoltre che Ripple ha fatto di questo punto uno dei suoi spunti principali per il marketing, ritenendo la PoW un inutile dispendio energetico e un altrettanto inutile impatto sull’ambiente.

Questione che non si è limitata al marketing diretto. Alcuni dei personaggi legati a Ripple hanno finanziato direttamente la campagna Change the Code, per spingere Bitcoin a passare alla Proof of Stake. Sono stati anche pubblicati paper, a nostro avviso non sempre attendibili, sulla questione impatto di Bitcoin.

Al netto di questi posizionamenti, è bene sapere che non è possibile in alcun modo fare mingi su Ripple e che questo non sarà mai possibile farlo neanche in futuro. Chi ha hardware adatto dovrebbe muoversi verso altri protocolli, tra i pochi rimasti ad utilizzare questo meccanismo di consenso.

Ripple Staking

Vanno fatte precisazioni importanti per quanto riguarda lo staking su Ripple. Il meccanismo di consenso utilizzato da Ripple non è un Proof of Stake, il che vuol dire che non si può fare staking. In molti si staranno chiedendo a questo punto perché ci siano tanti intermediari che però pubblicizzano staking $XRP o Ripple: in realtà si tratta di servizi di prestito, centralizzati e dunque che prevedono il passaggio dei nostri coin a parti terze.

Staking Ripple - analisi
No, non si può fare neanche staking

Non è staking in senso stretto: affidiamo i nostri $XRP ad una piattaforma terza, centralizzata, senza avere più il controllo dei nostri token. È un rischio, che nell’ultimo anno si è rivelato enorme.

Ognuno faccia come meglio crede con i propri $XRP, ma sappia che è questa la natura di quanto stiamo facendo. E teniamo dunque conto del rischio di controparte. Che c’è, esiste e può essere disastroso nel caso di crack.

Ripple e I suoi partner bancari

I partner di Ripple sono una delle forze più importanti del gruppo. Parliamo di gruppi che vanno da Bank of America fino a SBI, grande gruppo giapponese del settore, passando per Novatti, per Azimo, SCB, SABB, Modulr e LemonWay. La lista non deve essere considerata come completa in quanto in realtà vengono stretti nuovi accordi di continuo.

Il gruppo è di gran lunga il più attivo in questo tipo di spazio, sebbene il grosso delle collaborazioni siano in Medio Oriente e Lontano Oriente, cosa comprensibile in quanto siamo davanti ad un gruppo che ha avuto difficoltà legate alla causa con SEC negli Stati Uniti.

Ripple Forum & Social tematici

Ci sono altri spazi che ci permettono di tenerci informati su Ripple? Sì, ce ne sono tanti di interattivi, e dunque nella forma che ci permette anche di scambiare opinioni con gli altri.

  • Reddit

Rimane a nostro avviso uno degli snodi principali per quanto riguarda il mondo delle criptovalute, sia per Ripple sia per tanti altri progetti. La sezione dedicata a $XRP è molto frequentata e vi avvengono anche tante discussioni tecniche di buon profilo. Da seguire sempre, anche per fare domande spot.

  • XRP Chat

Si sponsorizza come forum più frequentato per quanto riguarda il mondo di $XRP ed è vero. Si propende maggiormente per l’aspetto speculativo. Si parla in inglese e ci sono diversi thread e sezioni da seguire. Non è ufficiale, ma tanto basta per avere un luogo in più dove discutere di Ripple.

  • Yahoo Finance

Per tutti gli asset che sono a listino da Yahoo. C’è anche $XRP e pertanto potremo utilizzare questa sezione per discutere con altri trader. Non è il massimo, almeno rispetto alle due soluzioni sopra, ma se siamo di quelli che vogliono seguire possibilmente anche l’aspetto più tecnico, può essere una buona aggiunta, senza ombra di dubbio.

  • Bitcointalk

È il forum storico del mondo Bitcoin, ma come è noto ospita discussioni su tutti i principali coin e token presenti sul mercato. La discussione non sarà ampia come altri hub digitali che vi abbiamo segnalato sopra, ma è comunque utile all’integrazione del ciclo informativo.

Principali Pro e Contro di Ripple

Ripple, dovrebbe essere ormai chiaro a questo punto della nostra disamina, è un protocollo decisamente sui generis, almeno rispetto al resto dei protocolli. E questo non può che rendere più complesso ricavarne dei pro e dei contro pronti all’uso. Abbiamo comunque fatto questo sforzo, anche al fine di offrire in modo schematico quanto ci convince e quanto ci convince meno riguardo a $XRP e al suo ecosistema.

  • Pro di Ripple $XRP

COMMERCIALMENTE MOLTO FORTE: su questo si possono avere pochissimi dubbi. Ripple è parte di una realtà commercialmente molto forte e che può vantare tra i clienti e partner gruppi di primo profilo del mondo bancario. Questo ha fatto molto sia per gli introiti della società che lo gestisce, sia segno del fatto che il protocollo è utilizzato. Piacciono poco le banche? Non è importante. Il fattore da considerare qui è un altro.

PROCESSO SEC: un fattore positivo? Dipende dall’angolo dal quale lo guardiamo. In realtà durante il processo Ripple ha dimostrato di essere forte a sufficienza da poter controbattere ad una delle Agency più potenti di tutti gli Stati Uniti. Segno di una struttura corporate molto quadrata e del fatto di essersi mossi bene in passato.

CRESCITA USA: che può riprendere non appena la causa con SEC sarà un lontano ricordo. Sotto questo specifico aspetto possiamo dire facilmente che il peggio è alle spalle, e che le cose da qui non possono che andare meglio.

CONCORRENZA FIACCA: sì, c’è Stellar che prova ad occupare lo stesso spazio, ma a nostro avviso è in netto ritardo e non è riuscita ad approfittare del rallentamento in certe aree del mondo. Segnale che il dominio di Ripple è cosa concreta.

OTTIMA PRESENZA IN LONTANO ORIENTE: mercato in genere complesso per le società americane e per quelle che non si trovano in loco. Come abbiamo visto sopra, Ripple ha una forte collaborazione con SBI, che secondo voci di tempo fa potrebbe anche accompagnarne la quotazione in borsa.

DURATURA: in un mondo dove i fallimenti sono all’ordine del giorno e dove progetti all’apparenza solidi svaniscono nel buio, la lunga militanza di $XRP ai vertici anche della classifica di capitalizzazione non può che essere considerata come un buon segno.

SVILUPPO: va avanti, sebbene per qualcuno con un certo ritardo almeno rispetto ai protocolli generalisti. Il punto, che a nostro avviso sfugge a molti, è che Ripple probabilmente è esattamente dove vuole essere, tenendo anche conto del fatto che non ha mai provato a fare il pigliatutto del mercato, ma ha invece contrapposto a questo modello di sviluppo un’estensione molto controllata.

  • Contro di Ripple $XRP

Vanno valutati i contro a nostro avviso nei termini in cui possano avere delle ripercussioni sul valore di mercato di $XRP e anche della tenuta del network sul medio e lungo periodo.

MINING: il token è stato di quelli pre-minati e nel tempo ha aiutato a sostenere le spese dell’intero apparato. È una situazione che non piace a molti e che va pertanto riportata. La situazione sui wallet principali oggi può essere comunque facilmente verificata con molti strumenti online, per chi dovesse essere preoccupato dell’eventuale eccessiva concentrazione di token nelle mani di pochi.

CENTRALIZZAZIONE: il meccanismo di consenso non è sicuramente il più decentralizzato. Il sistema a liste non aiuta così come non aiutano le risorse necessarie a candidarsi come nodo. Inoltre la maggioranza dei nodi sono nelle mani dei gruppi che partecipano alle attività di Ripple. Più che somigliare ad un sistema distribuito, assomiglia più a quello che vediamo con il sistema SWIFT.

CONCORRENZA DI SWIFT? Anche se in ritardo SWIFT ha annunciato già diversi esperimenti con la blockchain e con le cripto, al fine di rendere maggiormente rapidi e maggiormente convenienti i propri trasferimenti. C’è da vedere quanto potranno diventare più competitivi. Non è detto che SWIFT abbia comunque interesse a cercare di conquistare l’ancora piccola quota di mercato di Ripple.

CONCORRENZA: non tutto dura in eterno. E questo vale anche per la debolezza della concorrenza di Ripple oggi. Con ogni probabilità vedremo crescerla in futuro e proverà a mangiarsi una fetta della torta di Ripple. Staremo a vedere come si evolverà la situazione.

BASTA GUERRA A BITCOIN: non ha portato a nulla, se non a rendere questo progetto inviso ad una larga parte della community. Ripple fa altro, serve ad altro e non ha alcun legame con la natura di Bitcoin.

🟢PRO RIPPLE⛔CONTRO RIPPLE
Commercialmente forteConcorrenza si farà avanti
Grandi partnerSWIFT
In vantaggio sulla concorrenzaPre-mining
Da tempo sul mercato
I pro e i contro di Ripple

Cosa pensa Criptovaluta.it di Ripple

Per quanto inviso ad una parte rilevante della community che gravita intorno al mondo cripto, Ripple può essere considerato senza grossi dubbi uno dei progetti riusciti dello spazio, almeno a giudicare dalla quantità di clienti istituzionale che è riuscito ad imbarcare e anche tenendo conto dei grandi passi in avanti fatti negli anni.

La nostra opinione sarà leggermente controcorrente rispetto a quella della maggioranza della comunità che ruota intorno al mondo cripto, una comunità che più volte si è scontrata con Ripple e che a nostro avviso un po’ facendosi offuscare la vista da comportamenti effettivamente aggressivi di Ripple fa fatica a vederne i lati positivi.

FORZA COMMERCIALE: è indiscutibile. Ripple ha stretto già accordi con banche di mezzo mondo e i suoi servizi sono fattivamente utilizzati da intermediari del mondo della finanza classica. Potrà non piacere, e ne capiamo i motivi, ma è comunque trazione per il progetto.

Progetto che ha continuato ad imbarcare comunque nuovi partner nonostante una causa importante negli USA che, appena iniziata, minacciava multe miliardarie. Questa è una forza che pochi progetti del settore alt hanno. E va tenuta in considerazione.

ANTIPATIA: non dovrebbe essere un fattore nel giudicare i progetti, ma c’è, esiste e ha anche buone fonti che la nutrono. Il comportamento in passato di Ripple (e talvolta anche nel presente) non è stato dei migliori nei confronti del resto delle community. Ci sono stati attacchi ingiustificati a Bitcoin – salvo poi prendere decisioni commerciali che ammattavano che XRP non era nato e non avrebbe mai potuto rimpiazzarlo.

Questo ha fatto terra bruciata in modo importante intorno al progetto, che comunque non ha mai fatto affidamento sulle community crypto per crescere. Ha preferito la via corporate e per ora sta funzionando.

SERVIZI UTILIZZATI: i servizi che vengono offerti da Ripple sono effettivamente utilizzati da gruppi di livello internazionale. E questo continuerà a fare la differenza almeno nel presente rispetto a progetti che a fronte di grandi campagne pubblicitarie fanno fatica ad imbarcare partner analoghi.

In pochi, in un mondo che è ancora in stato embrionale, riescono a vantare qualcosa di simile. E la cosa è in larga parte responsabile della relativa stabilità ai piani alti di Ripple in termini di capitalizzazione di mercato.

STRUTTURA: la struttura è quella di una Corporation, e questo aiuterà sicuramente nell’adozione dei suoi servizi. Sì, al tempo stesso è un indice di assenza di decentralizzazione, non solo per quanto riguarda il funzionamento del protocollo.

La causa intentata da SEC ci ha insegnato che i progetti che sono legati ad aziende o comunque a personaggi riconoscibili finiscono per essere un bersaglio facile per le autorità, anche quando non hanno alcun merito, come nella recente causa di Ripple.

IMPENSABILE NON VEDERLA PIÙ QUI: Ripple ha attraversato almeno due bear market e diverse vicissitudini. Segno che è forte abbastanza per candidarsi a rimanere qui anche per i prossimi anni. Certo, dovrà dimostrare di sapersi tenere al passo sia del mondo che cambia, sia rispetto agli attacchi della concorrenza. Sulla solidità fino ad oggi lo storico è impressionante e forse uno dei migliori del settore altcoin.

TERZE PARTI: arriveranno? Non arriveranno? Ci sarà spazio per rendere il progetto effettivamente un hub di App decentralizzate dedicate alla finanza? Vedremo? Per ora il gap con altri protocolli c’è, anche se i progetti che hanno scelto Ripple hanno forse un atteggiamento più… corporate.

Considerazioni finali

Ripple è un progetto che, tra quelli al vertice della capitalizzazione di mercato, è forse uno dei più risalenti. Questo è stato guadagnato sul campo e sviluppando un business lungo binari a nostro avviso unici, cosa che gli ha fatto guadagnare non poche antipatie all’interno del mercato cripto.

Noi abbiamo cercato di fare chiarezza e abbiamo cercato di evidenziarne in piena imparzialità punti forti e punti deboli, che potrebbero interessare sia chi è più attento sull’aspetto tecnico, sia invece chi si interessa di più all’aspetto speculativo.

FAQ – Ripple $XRP: domande e risposte comuni

Che cos’è Ripple?

Ripple è un network su blockchain nato per risolvere i problemi dei pagamenti trans-nazionali. Ha come principali clienti le banche e offre già servizi molto avanzati e diffusi in tutto il mondo. Il suo token, $XRP, è il gettone per l’utilizzo dei sistemi di liquidità.

$XRP è una criptovaluta affidabile?

XRP è una criptovaluta fondamentale per il funzionamento di questo ecosistema e che è, per ovvi motivi, ad esso legata a doppio filo. Chi punta su $XRP sta puntando sullo stato di salute del progetto, presente e futuro, senza eccezioni.

È rischioso investire in $XRP?

Tutti gli investimenti sono rischiosi e quelli in criptovalute lo sono potenzialmente di più. Chiunque volesse investire in Ripple dovrebbe farlo con cognizione di causa e destinandogli una parte limitata del proprio capitale di rischio.

Conviene investire in $XRP oggi?

Il progetto di Ripple è uno dei più solidi del mondo alt, seppure con qualche considerazione da fare e che troverete esplicata nel nostro approfondimento. Il nostro consiglio è sempre quello di studiare prima di prendere decisioni.

Ripple ha un futuro?

Ripple è uno dei progetti storici di questo spazio, nonché uno di quelli che negli anni ha mostrato la maggiore solidità. Questo non vuol dire che si tratti di un progetto eterno, ma le basi sembrerebbero essere solide.

Quali sono in concorrenti di Ripple?

Principalmente Stellar XLM, seppure in ritardo rispetto all’adozione. Ripple è per ora dominante nel suo comparto di riferimento, cosa che gli conferisce una certa forza anche economica.

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